Bonus piastrelle e sanitari: quando spettano?

Chi desidera ristrutturare il bagno e usufruire di bonus fiscali, può ottenere le detrazioni anche per piastrelle e sanitari, ma solo in determinate circostanze. Non tutte le spese relative alla ristrutturazione sono ammesse.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 21/06/2025Aggiornato il 23/06/2025
bagno con doccia e vasca angolare

Per nuovi piastrelle e sanitari del bagno, si può usufruire dei bonus fiscali per la ristrutturazione? La risposta è sì, se rientrano all’interno di lavori di ristrutturazione più ampi che riguardano tutta la casa, con modifica del layout (demolizioni e costruzioni) e presentazione di richiesta di permessi in Comune, oppure il bagno stesso ma a livello di impianti.

Quindi, se non tutte le spese sostenute per il bagno danno diritto alle detrazioni, vediamo esattamente cosa prevede la normativa attuale e come orientarsi.

Bonus piastrelle e sanitari? Sì come manutenzione straordinaria del bagno

I lavori che permettono di avere il bonus ristrutturazione, sul singolo appartamento sono quelli di manutenzione straordinaria. La sostituzione di piastrelle e sanitari, se eseguita da sola, senza alcun lavoro di ristrutturazione sul singolo appartamento, quindi non è detraibile fiscalmente: si tratta infatti di manutenzione ordinaria, che non rientra nel bonus.

Per poter ottenere la detrazione, l’intervento deve essere più ampio, come ad esempio il rifacimento completo del bagno con la revisione degli impianti e contestualmente con l’installazione di nuovi sanitari e rivestimenti. Allora si può inglobare la sostituzione di piastrelle e sanitari nell’intervento più grande.

Così allo stesso modo se le tubazioni del bagno sono malridotte e per sostituirle occorre rimuovere le piastrelle e sostituire i vecchi sanitari, si ha diritto alla detrazione Irpef al 50% fino al 31 dicembre 2025 sull’abitazione principale o al 36% sulla seconda casa con un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Quest’anno sono stati introdotti anche dei limiti in base al reddito (scopri di più qui).

Come pagare per ottenere la detrazione

Per poter usufruire del bonus, è fondamentale che i pagamenti siano effettuati tramite bonifico parlante (bancario o postale), con indicazione di:

  • causale del versamento con riferimento alla normativa (art. 16-bis del TUIR);
  • codice fiscale di chi richiede la detrazione;
  • partita IVA o codice fiscale dell’impresa o del fornitore.

Su questi bonifici viene applicata una ritenuta d’acconto dell’11%, come previsto dalla legge.

Piastrelle e sanitari nuovi si possono considerare “arredobagno” e beneficiare del bonus mobili?

No, sanitari e piastrelle non fanno parte dell’arredobagno detraibile con il bonus mobili, che vale invece per l’acquisto di mobili nuovi (quindi mobili lavabo, specchiere, luci) e grandi elettrodomestici (lavatrici e asciugatrici) da usare in questo ambiente. 

Prima di iniziare i lavori, è comunque utile valutare con un tecnico di fiducia se l’intervento può essere inquadrato come manutenzione straordinaria, così da accedere correttamente alle agevolazioni fiscali.

Si ricorda che, per poter utilizzare il bonus mobili e grandi elettrodomestici (detrazione del 50% su un massimo di 5.000 euro per il 2025), questo deve collegato a una ristrutturazione edilizia agevolata e non può essere richiesto in modo autonomo.  

 

 

 

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