- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura
- Potatura
- Rinvaso e trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure

- L’albero di Giada va coltivata in vasi con fori di scolo sul fondo, per garantire un ottimo drenaggio.
- L’albero di Giada è una succulenta che, come molte altre, ama la luce.
- Come si vede in foto, i fiori della crassula ovata sono piuttosto piccoli, compaiono alle estremità dei rami e possono essere rosa o bianchi.
- L’albero di Giada si coltiva preferibilmente in vaso nel nostro Paese.
- Le foglie color verde brillante orlate di rosso sono il tratto inconfondibile della crassula ovata.
Nella variegata famiglia delle Crassulaceae, composta da circa 300 specie molto diverse fra loro per dimensioni e durata del ciclo vegetativo, la crassula ovata, portulacea o albero di Giada, spicca per la forma ad alberello e la fioritura tardo invernale.
Si tratta di una pianta succulenta originaria del Sud del continente africano, è perenne e può vivere per molti anni raggiungendo con facilità l’altezza di 1 metro. Si caratterizza per la rapida crescita, per il fusto e i rami robusti e le foglie succulente e ravvicinate.
Queste ultime sono di colore verde giada, appunto, ma con una tipica colorazione rossastra lungo i bordi; si presentano brillanti seppur ricoperte da un velo ceroso, hanno forma concava a cucchiaio e al tatto appaiono carnose e turgide.
Tra le piante grasse, l’albero di Giada può essere coltivato anche dai principianti: ama il sole e la luce e vive all’esterno o all’interno a seconda del clima (non sopporta infatti le temperature inferiori ai 7°C). Se non è stata rinvasata, durante l’estate va fertilizzata ogni tre settimane con un concime liquido per piante grasse ricco di carbonato di potassio, mentre la frequenza delle annaffiature dipenderà dalla stagione (in estate anche 1 volta a settimana), sempre evitando il formarsi di ristagni.
Il terreno ideale per la sua coltivazione deve essere molto ben drenante e poroso. Un mix ideale include terra non concimata, sabbia grossolana e magari del materiale inerte come pomice o perlite.
La potatura non è un’operazione strettamente necessaria per la crassula ovata, anche se permette di acquisire le talee per la riproduzione della pianta. Cocciniglia cotonosa e marciume radicale sono i problemi fitosanitari più comuni, ma ovviamente non i soli, riscontrabili nella crassula portulacea.
Fioritura
I fiori compaiono sull’albero di Giada alla fine dell’inverno negli esemplari adulti ben esposti al sole. Hanno forma di stelle, sono bianchi o rosa e vengono portati da scapi fioriferi raccolti in grappoli lunghi 7 cm.
Negli esemplari coltivati in casa, comunque, la fioritura non è un fenomeno così frequente.
Commestibilità
Riproduzione
La riproduzione della crassula portulacea avviene tramite talea: in estate, o quando le temperature sono al di sopra dei 20°C, tagliare in modo netto e pulito un germoglio nuovo lungo 10-15 cm con 3-4 foglie. Appoggiarlo sul terriccio o interrarlo per almeno 5 cm e lasciarlo radicare; bagnare solo dopo la comparsa delle radici, che avviene normalmente in 20-30 giorni.
Lo stesso procedimento eseguito con il germoglio si può ripetere con una singola foglia, tra le più vecchie e grandi.
Semi
La crassula ovata produce piccoli frutti chiamati follicoli (o capsule) dopo la fioritura, e ciascun follicolo contiene molti minuscoli semi scuri, talmente fini da sembrare polvere.
La fioritura, e di conseguenza la produzione di semi, è più comune nelle piante mature e coltivate in condizioni ottimali, soprattutto con sufficiente luce solare e un adeguato sbalzo termico tra giorno e notte in autunno-inverno.
Informazioni e curiosità
L’albero di Giada è mediamente tossico per l’uomo: l’ingestione delle foglie può causare diarrea e vomito, mentre il contatto della linfa con la pelle può generare prurito e irritazione.
L’unica parte edibile, le radici, vengono consumate grattugiate e bollite nella cucina tradizionale di alcune tribù dell’Africa Meridionale.
Coltivazione
Nel nostro Paese, è preferibile coltivare la crassula ovata in vaso, per poter spostare la pianta al riparo all’arrivo dell’inverno.
Collocazione
La crassula ovata è una pianta sia da interno che da esterno, a seconda delle temperature. Può essere spostata sul balcone o in giardino d’estate; in inverno o, con clima freddo, va tenuta al riparo.
Concimazione
La pianta di crassula portulacea rinvasata in primavera non ha bisogno di essere concimata. In tutti gli altri casi, intervenire durante l’estate ogni tre settimane con un concime liquido per piante grasse ricco di carbonato di potassio.
Esposizione e luce
In casa, come in balcone o in giardino, l’albero di Giada deve essere posto in piena luce e in pieno sole. La migliore esposizione è quella a Sud.
Annaffiatura
Le annaffiature della crassula portulacea vanno dosate a seconda della stagione:
- in primavera bagnare una volta ogni due settimane
- una volta alla settimana in estate quando la crescita è massima
- una volta ogni due settimane in autunno ed effettuare annaffiature più distanti nel tempo e meno abbondanti in inverno, valutando sempre prima lo stato d’idratazione delle foglie.
Si ricorda che, come per tutte le succulente, le annaffiature devono essere moderate, lasciando che il terreno si asciughi completamente tra una bagnatura e l’altra per evitare l’insorgere di marciume radicale.
Potatura
L’albero di Giada non richiede potatura, basterà eliminare le foglie che, man mano, disseccano.
Rinvaso e trapianto
Più che di trapianto, per la crassula ovata si parla di rinvaso poiché non in tutta Italia si può coltivare in pena terra: questa operazione va effettuata in primavera impiegando del terriccio specifico per piante grasse o mescolando 7 parti di terriccio grasso con 3 parti di sabbia a granulometria grossa per favorire il drenaggio (in alternativa si può sostituire il terriccio grasso con 3 parti di terra di foglie e 4 parti di terriccio da fiori).
Il vaso andrà scelto di 1 sola misura più grande rispetto al precedente e sul fondo andrà steso del materiale grossolano per assicurare un buon drenaggio.
Ubicazione stagionale
La temperatura ideale per la crescita della crassula ovata è di 20°C ma per ottenere una fioritura abbondante e precoce bisogna mantenere le piante a una temperatura di almeno 13°C.
- Primavera/estate/autunno: la crassula portulacea può stare all’esterno; in casa assicurare alla pianta un buon ricambio d’aria se le temperature si alzano eccessivamente.
- Inverno: la temperatura minima sopportata dalla pianta è di 4°C, ma già sotto i 7°C si può registrare qualche danno e un arresto della crescita. Il ricovero invernale è quindi obbligatorio: le piante di crassula portulacea vanno ospitate in un luogo luminoso e non riscaldato, come delle scale vetrate.
Bonsai
La crassula ovata ben si presta all’arte del bonsai perché facile da gestire e quindi adatta anche ai principianti.
Malattia e cure
La crassula portulacea è una pianta succulenta generalmente robusta e poco incline a molte malattie gravi. Tuttavia, è sensibile a determinate condizioni ambientali e può essere attaccata da alcuni parassiti.
La maggior parte dei problemi deriva, comunque, da errori di coltivazione, in particolare l’eccesso di acqua.
Problemi legati all’eccesso idrico
Marciume radicale e del fusto
È causato da annaffiature eccessive e/o un terreno con drenaggio insufficiente e si manifesta spesso durante l’inverno.
- Sintomi: le radici, e poi il fusto alla base, diventano molli, scuri e maleodoranti, mentre le foglie ingialliscono, diventano molli e cadono facilmente.
- Soluzione: ridurre drasticamente le annaffiature e migliorare il drenaggio del terreno. In casi gravi, è necessario estrarre la pianta dal vaso, tagliare tutte le parti marce (radici e fusto) con una lama sterilizzata, lasciare cicatrizzare la parte tagliata per alcuni giorni e poi ripiantare in un substrato fresco e asciutto, trattando la superficie di taglio con un prodotto fungicida. A questo si aggiunga: spostare la pianta in un luogo più caldo e asciutto, lasciare sempre asciugare il terreno tra una bagnatura e l’altra, favorire il ricambio d’aria e distanziare il vaso dal sottovaso con l’introduzione di ghiaia o argilla espansa.
Macchie nere o marroni sulle foglie (marciume fogliare)
Possono essere causate da funghi che proliferano in condizioni di umidità eccessiva sulle foglie, specialmente se l’aria è stagnante.
- Sintomi: macchie scure o marroni sulle foglie, a volte con alone giallo. Le foglie colpite possono ammorbidirsi e cadere.
- Soluzione: rimuovere le foglie infette, migliorare la circolazione dell’aria, evitare di bagnare le foglie durante l’annaffiatura e ridurre l’umidità ambientale. Se il problema è grave, si può considerare un fungicida specifico.
Parassiti
Cocciniglia cotonosa (farinosa) e cocciniglia a scudetto
Le cocciniglie sono i parassiti più comuni per la crassula ovata. Appaiono come piccole masse bianche e lanuginose o piccoli scudetti marroni/grigi attaccati alle foglie e agli steli. Si nutrono della linfa della pianta, indebolendola.
- Sintomi: presenza visibile dei parassiti, foglie ingiallite, deformate o appiccicose (per via della melata prodotta).
- Soluzione: per infestazioni leggere, rimuoverle manualmente con un cotton fioc imbevuto di alcool denaturato. Per infestazioni più estese, usare insetticidi specifici per piante succulente o un sapone molle di potassio. Ripetere il trattamento più volte.
Acari (ragnetto rosso)
Sono minuscoli parassiti che difficilmente si vedono a occhio nudo, ma i loro danni sono visibili. Prosperano in ambienti secchi e caldi.
- Sintomi: ragnatele sottili (specialmente all’ascella delle foglie), piccole puntinature gialle o bronzate sulle foglie, aspetto opaco o polveroso delle foglie stesse.
- Soluzione: aumentare l’umidità ambientale (nebulizzando l’aria intorno all’albero di Giada, non direttamente sulle foglie se ci sono già problemi fungini), pulire le foglie con un panno umido e usare un acaricida specifico se l’infestazione è grave.
Tripidi
Si tratta di piccoli insetti alati che succhiano la linfa delle foglie, causando distorsioni, scolorimento e caduta.
- Sintomi: macchie argentee o bronzate, strisce o punti sulle foglie, deformazione dei nuovi germogli.
- Soluzione: insetticidi specifici, trappole adesive blu.
Problemi fisiologici (dovuti a carenze o stress ambientale)
Non sono malattie causate da patogeni, ma indicano che la pianta di crassula portulacea non sta ricevendo le cure adeguate.
Caduta delle foglie
Può essere causata da eccesso o carenza d’acqua, sbalzi di temperatura, scarsa illuminazione.
- Sintomi: le foglie si staccano facilmente.
- Soluzione: correggere le pratiche di annaffiatura, assicurare una luce adeguata e temperature stabili all’albero di Giada.
Foglie raggrinzite o molli
Sono spesso un segno di carenza d’acqua.
- Sintomi: foglie che sembrano “svuotate” o avvizzite, perdono turgore e appaiono disidratate.
- Soluzione: annaffiare l’albero di Giada, assicurandosi che il terreno sia asciutto prima della successiva annaffiatura.
Eziolamento (crescita “filata”)
Quando la crassula ovata non riceve abbastanza luce, i rami si allungano eccessivamente, diventano sottili e le foglie sono più distanziate del normale, perdendo la compattezza tipica.
- Sintomi: steli lunghi e deboli, foglie pallide e meno numerose.
- Soluzione: spostare la pianta in un luogo con più luce. Le parti eziolate non torneranno compatte, quindi potrebbe essere necessaria una potatura per favorire una crescita più densa e sana.
Ingiallimento delle foglie
Può indicare carenze nutritive (raro in piante succulente se il terreno è stato rinnovato periodicamente), eccesso d’acqua o scarsa luce.
- Sintomi: foglie che diventano gialle.
- Soluzione: controllare l’annaffiatura, la luce e, se necessario, considerare una leggera concimazione specifica per succulente in primavera/estate.
Macchie marroni/rosse da scottature
L’esposizione improvvisa a sole troppo intenso, soprattutto dopo un periodo di scarsa luce, può causare bruciature sulle foglie dell’albero di Giada.
- Sintomi: macchie marroni o nere, secche e croccanti sulle foglie esposte al sole.
- Soluzione: adattare gradualmente la pianta a condizioni di luce più intensa.
La prevenzione è la migliore cura per la crassula portulacea e consiste in: fornire un terreno ben drenante, annaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto, assicurare molta luce e una buona circolazione dell’aria.