Si rinnova anche quest’anno il tradizionale appuntamento con le scadenze delle tasse sulla casa, Imu e tasi. Entro lunedì 18 giugno (il termine ufficiale era il 16 ma cade di sabato quindi slitta) si dovranno pagare la prima rata dell’imu e la prima rata della Tasi.
Quando si pagano IMU e TASI nel 2018?
L’IMU 2018 è l’imposta municipale unica il cui presupposto di applicazione è il possesso dell’immobile. La TASI 2018 è invece l’imposta che copre i costi per i servizi comunali rivolti alla collettività, come la manutenzione delle strade, giardini e illuminazione. Entrambe non sono dovute sulla prima casda intesa come abitazione principale del contribuente, intesa quella in cui il possessore e la sua famiglia vi dimorino abitualmente e vi abbiano la propria residenza anagrafica, ma solo se non rientrano nelle seguenti categorie catastali:
- A1 abitazioni di tipo signorile
- A8 abitazioni in ville
- A9 castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e o storici.
Di conseguenza l’Imu così come la Tasi non è dovuta se l’abitazione principale rientra nella categoria catastale:
- A2 civile abitazione
- A3 abitazioni di tipo economico
- A4 abitazioni di tipo popolare
- A5 abitazioni di tipo ultrapopolare
- A6 abitazioni di tipo rurale
- A7 abitazioni in villini.
Per sapere a quale categoria catastale appartiene il proprio immobile, basta verificarlo sull’atto di compravendita o di donazione oppure da una visura catastale da richiedere all’Agenzia delle Entrate.
Di conseguenza l’Imu e la Tasi si pagano sulle prime case di lusso e sulle seconde a prescindere dalla categoria catastale.
Chi paga IMU e TASI nel 2018?
Se l’Imu è dovuta dal proprietario dell’immobile, la Tasi invece deve essere pagata anche dal detentore dell’immobile a qualunque titolo, quindi anche da chi vive in affitto. Tuttavia va sempre ricordata l’esenzione prevista per l’abitazione principale: se l’immobile concesso in locazione è adibito dal conduttore ad abitazione principale e non sia di lusso o di pregio, allora questi non paga la sua quota Tasi, compresa tra il 10 e il 30 per cento, a seconda della delibera del Comune. Rimane però sempre in capo al proprietario l’onere di pagare la sua quota tra il 70 e il 90%.
Le scadenze per entrambe le imposte sono una (acconto) il 16 giugno e l’altra (saldo) il 16 dicembre.