Imu
L’IMU – imposta municipale unica sugli immobili, introdotta dal decreto legge n. 201 del 2011, convertito in legge n. 214 del 2011, anche conosciuto come decreto salva Italia – è nata in sostituzione dell’ICI. Dal 2013 l’IMU non è stata più dovuta per le abitazioni principali tranne che per quelle appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (immobili di pregio, ville e castelli).
La legge di Bilancio 2020 (art. 1, comma 738) ha abolito, a decorrere dall’anno 2020, l’imposta unica comunale (IUC), di cui l’IMU era parte, insieme alla Tasi, tributo per i servizi indivisibili, ad eccezione della Tari, la tassa sui rifiuti (TARI). In sostanza dal 2020 la cosiddetta Nuova IMU accorpa Imu e Tasi.
Per la nuova IMU valgono le stesse regole previste in precedenza. Il presupposto dell’imposta è il possesso di immobili; la nuova IMU non si paga sull’abitazione principale, salvo che si tratti di un’unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 o A/9, quindi di lusso e/o di pregio. La nuova IMU si paga sempre sugli immobili diversi dall’abitazione principale, quindi sulle seconde case, a prescindere dalla categoria catastale.
Le scadenze per il pagamento della nuova IMU 2021 sono divise in due date: il 16 giugno per il versamento dell’acconto e il 16 dicembre per il saldo a conguaglio.
Di seguito gli articoli sull’IMU con informazioni, scadenze e modalità di pagamento, riferimenti di legge.