Unico 2015: breve guida al modello di dichiarazione dei redditi unificato

Chi può presentarlo? Come? Entro quanto tempo? Quali sono le novità introdotte relative agli immobili? Ecco una mini guida al modello Unico Persone fisiche 2015.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 11/05/2015 Aggiornato il 11/05/2015
Unico 2015: breve guida al modello di dichiarazione dei redditi unificato

Il modello Unico è una dichiarazione unificata che permette di presentare più dichiarazioni fiscali. In particolare sono obbligati a presentare il modello Unico:

  • lavoratori dipendenti che hanno cambiato datore di lavoro e sono in possesso di più certificazioni di lavoro dipendente o assimilati (Certificazione Unica 2015), nel caso in cui l’imposta corrispondente al reddito complessivo superi di oltre euro 10,33 il totale delle ritenute subite;
  • lavoratori dipendenti che direttamente dall’INPS o da altri Enti hanno percepito indennità e somme a titolo di integrazione salariale o ad altro titolo, se erroneamente non sono state effettuate le ritenute
  • lavoratori dipendenti a cui il sostituto d’imposta ha riconosciuto deduzioni dal reddito e/o detrazioni d’imposta non spettanti in tutto o in parte (anche se in possesso di una sola Certificazione Unica 2015);
  • lavoratori dipendenti che hanno percepito retribuzioni e/o redditi da privati non obbligati per legge ad effettuare ritenute d’acconto (per esempio collaboratori familiari, autisti e altri addetti alla casa);
  • lavoratori dipendenti e/o percettori di redditi a questi assimilati ai quali non sono state trattenute o non sono state trattenute nella misura dovuta le addizionali comunale e regionale all’IRPEF.

 

Come ogni anno, anche per il 2015 le dichiarazioni dei redditi comprendono le ultime novità fiscali. Così nel modello Unico 2015, in relazione agli immobili, troviamo:

  • la riduzione dell’imposta sostitutiva per la  cedolare secca, dal 15 al 10 per cento per i contratti a canone concordato nei comuni ad alta densità abitativa, in quelli per i quali è stato deliberato, nei cinque anni precedenti al 28 maggio 2014, lo stato di emergenza a seguito del verificarsi di eventi calamitosi, per le unità immobiliari abitative locate nei confronti delle cooperative edilizie;
  • la deduzione dal reddito complessivo pari al 20% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 300.000 euro, per l’acquisto o la costruzione di immobili abitativi da destinare, entro sei mesi dall’acquisto o dal termine dei lavori di costruzione, alla locazione per una durata complessiva non inferiore a otto anni
  • la detrazione dall’Irpef pari a 900 euro per gli inquilini di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro ( la detrazione è pari a 450 euro, se il reddito complessivo non supera 30.987,41 euro
  • la proroga della detrazione del 50 per cento per le spese relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio;
  • la proroga del bonus mobili, la detrazione del 50 per cento per le spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro;
  • la proroga della detrazione del 65 per cento per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici, all’adozione di misure antisismiche, su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità.

 

Il modello UNICO Persone Fisiche 2015 deve essere presentato entro i termini seguenti:

  • dal 2 maggio 2015 al 30 giugno 2015 se la presentazione viene effettuata in forma cartacea per il tramite di un ufficio postale;
  • entro il 30 settembre 2015 se la presentazione viene effettuata per via telematica, direttamente dal contribuente tramite servizio Entratel o Internet (Fisconline) previa registrazione ovvero da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati come professionisti, associazioni di categorie, CAF, altri soggetti abilitati.

Tutti i contribuenti sono obbligati a presentare la dichiarazione esclusivamente per via telematica, direttamente o tramite intermediario abilitato.

Possono presentare il modello Unico 2015 cartaceo e quindi all’ufficio postale, solo coloro che:

  • pur possedendo redditi che possono essere dichiarati con il mod. 730, non possono presentare il mod. 730;
  • pur potendo presentare il mod. 730, devono dichiarare alcuni redditi o comunicare dati utilizzando i relativi quadri del modello Unico (RM, RT, RW, AC);
  • devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti.

In questi casi la dichiarazione va inserita nella sua busta in modo che il triangolo posto in alto a sinistra del frontespizio corrisponda al triangolo sulla facciata della busta e che attraverso la finestra della busta risultino visibili il tipo di modello, la data di presentazione e i dati identificativi del contribuente, altrimenti gli uffici postali non accetteranno la dichiarazione. 

La presentazione del modello Unico 2015 è importante in quanto da questa dichiarazione risultano i versamenti che deve effettuare il contribuente al Fisco.

Il saldo per l’anno 2014 e il primo acconto per il 2015 dell’Irpef, della cedolare secca, nonché per l’IVA (per chi deve presentare la dichiarazione IVA), potranno essere pagati entro il 16 giugno 2015 ovvero entro il 16 luglio 2015. Per chi sceglie di pagare le imposte tra il 17 giugno e il 16 luglio 2015, dovrà versare anche una maggiorazione dello 0,40 per cento.

Tutti i versamenti che derivano dal modello Unico devono essere versati con il modello F24. Per chi ha una partita IVA l’F24 deve essere pagato solo ed esclusivamente in via telematica (ricorrendo anche ai servizi di home banking delle banche e di Poste Italiane o di remote banking (CBI) offerti dal sistema bancario), anche tramite gli intermediari abilitati al servizio telematico Entratel.

Per chi invece non ha la partita IVA, le imposte possono essere versate usando il modello cartaceo (presso qualsiasi sportello di banche convenzionate, uffici postali, agenti della riscossione), ma solo se non si supera la cifra di 1000 euro, altrimenti si devono usare le modalità di versamento telematiche utilizzando i servizi online dell’Agenzia delle Entrate o del sistema bancario e postale.

Il versamento può essere effettuato in contanti o con addebito sul conto corrente bancario o postale tramite carte Pago Bancomat, Postamat, assegni postali, assegni bancari su piazza, assegni circolari e vaglia postali, con assegni bancari e circolari nelle banche e  vaglia cambiari.

 

 

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