Tipo di parquet, essenza e formato

Per acquistare un pavimento in legno, bisogna in via preliminare decidere tre cose: tipo di parquet (massello o prefinito), essenza e formato. Eccoci alla seconda puntata dei nostri appuntamenti sul parquet.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 31/01/2017 Aggiornato il 31/01/2017
Tipo di parquet, essenza e formato
Elite Rovere selecte europa spazzolato verniciato Grigio Sabbia

Tipo di parquet: massello e prefinito

Il parquet tradizionale massello è il classico parquet. I singoli elementi sono composti da legno nobile in tutto il loro spessore. Questo comporta maggior pregio del parquet, ma anche performance tecniche e assenza di colle. Viene fornito grezzo: dopo la posa, il pavimento deve essere levigato con l’apposita macchina, pulito per asportare la polvere di legno che si è formata sulla superficie e rifinito. Esiste però anche già rifinito e maschiato (con incastri su due o su tutti i bordi per una posa più stabile). In sintesi, il parquet massello…

• può essere lamato più volte e rigenerato con nuova finitura
•  si presta a tutte le finiture 
• cambia tonalità rispetto al “grezzo”.

Nel parquet prefinito (multistrato) ogni pezzo è formato da una superficie di materiale nobile a vista (essenza) e un supporto a più strati (due o tre) che rendono stabile l’elemento. Questi possono essere in altre essenze (la betulla è tra le più pregiate e costose) o in materiali ricomposti. In quest’ultimo caso, gli strati sono formati da listelli incollati tra loro a fibra incrociata, caratteristica che rende la pavimentazione stabile all’umidità. In sintesi:
• è pronto da applicare (è già rifinito) ed è calpestabile dopo 24 ore dalla posa
• esiste con molte finiture e in tanti colori
• è resistente grazie alle tante mani di finitura (anche 6 nel caso della verniciatura) 
• in genere si può levigare 1 volta (2 se lo spessore della strato nobile è elevato) 

Il parquet industriale

È formato da lamelle di piccole dimensioni: con larghezza minima nella parte a vista, ma di forte spessore (più elevato rispetto agli altri tipi di parquet). Gli elementi vengono uniti tra loro in modo da formare dei “blocchetti”, sorretti da un supporto (a rete o con nastro adesivo). Esiste grezzo e prefinito ed entrambe le tipologie sono robuste, resistenti e durevoli. Il grande vantaggio è anche la possibilità di rigenerare la superficie molte volte, perché sopporta più interventi di lamatura nel tempo. E per questo è indicato per ambienti soggetti ad alto calpestio. Dal punto di vista estetico, è molto caratterizzato dalla stonalizzazione risultante dalla composizione di elementi diversi disposti di taglio. Diversi anche i formati:  “mattonelle” 30 x 20 cm (con listellini da 1,4 x 22), lastre 30 x 60 cm, plance 20 x 120 cm. I prezzi variano secondo i formati (e quindi la lavorazione): da 20 a 100 euro/mq.

 
Parquet industriale di Parquet International

Parquet industriale di Parquet International. http://parquetinternational.com

 

Le diverse essenze del parquet e la resistenza

La possibilità di scegliere finitura e colore, variando aspetto al legno, talvolta rende meno vincolante la tinta originaria; ai fini della resa restano invece fondamentali texture e performance tecniche.  Con marchio Pefc e Fsc poi si è sicuri provengano da foreste gestite correttamente.

Venature, la trama in superficie, e colore: le venature del legno caratterizzano il rivestimento. Meglio guardare bene l’aspetto delle varie essenze: quelle con i tratti evidenti donano un effetto rustico e naturale; quelle uniformi nella grana (cioè a tessitura densa) sono esteticamente più versatili e moderne. Meglio tenere presente anche che il legno si ossida e cambia colore a contatto con la luce: se tutti i tipi scuriscono, il teak invece diventa più chiaro.

Quelle adatte in bagno e in cucina L’unica causa che può danneggiare il parquet è l’acqua ristagnante a terra. Si è tranquilli con essenze più stabili a contatto con l’umidità, come doussiè, iroko e teak. Se si opta per il rovere (perché utilizzato negli altri ambienti della casa e si prosegue il rivestimento anche a questi locali), può essere utile un ulteriore trattamento protettivo a olio o cera, perché a contatto con l’umidità questo legno tende a formare macchie nerastre. È comunque sconsigliata la posa flottante.

tipologie di parquet: frassino, rovere, faggio, ciliegio, wengè, acero europeo

 

La lamatura (o levigatura) è un trattamento meccanico che asporta lo strato superficiale del parquet e riporta il materiale al suo stato originale.

Il fascino del pavimento in legno sta anche nelle leggere variazioni cromatiche – stonalizzazioni – che si possono verificare con il passare del tempo e che sono caratteristiche di un materiale “vivo”. Più stabile da questo punto di vista è il prefinito verniciato.

In particolari condizioni, per esempio di eccessiva umidità, il parquet può subire leggeri cambiamenti di volume. Una frequente aerazione degli ambienti ne garantisce la stabilità dimensionale. 

parquet Coll. Listoni Elite di Cadorin tre strati di legno massiccio in rovere spazzolato verniciato grigio sabbia

In rovere spazzolato verniciato grigio sabbia, il parquet Coll. Listoni Elite di Cadorin ha tre strati di legno massiccio ed è disponibile in più misure. http://www.cadoringroup.it

 

I formati del parquet

Il range dipende dal tipo: in genere il massello esiste con lunghezza da 25 a 220 cm e larghezza da 4 a 20 cm; il multistrato lo si trova con lunghezza da 40 a 250 cm (e talvolta fino a 3/5 metri) e con larghezza da 6 a 40 cm.

Anche se oggi  sono di tendenza, listoni e plance sono consigliabili solo per ampie superfici; nelle metrature medio-piccole infatti richiederebbero troppi tagli, che fanno lievitare costi e tempi di posa, vanificando oltretutto il risultato di continuità visiva che li contraddistingue. Per questo motivo i listelli (che corrispondono a un formato medio) e i listoncini sono sempre quelli più utilizzati; offrono anche il vantaggio di  consentire maggior estro in fase di posa, prestandosi a diverse geometrie e disegni. Meglio tenere conto anche che una larghezza eccessiva (oltre i 14 cm) può portare a una variazione fisica della superficie del parquet, che tecnicamente viene definita “inarcamento”.

parquet Rovere evaporato oliato Coll. Fior fiore di Fiemme 3000

Rovere evaporato, oliato Coll. Fior fiore di Fiemme 3000. http://www.fiemme3000

 

 

 

 

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