Un monolocale da un vecchio negozio

A Milano un esperimento per trasformare un negozio di ferramenta in un monolocale su misura fornito di tutto.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 25/08/2019 Aggiornato il 25/08/2019
monolocale da un vecchio negozio

Nel nostro paese non è ancora possibile abitare in locali commerciali con vetrina su fronte strada, a meno che non vi sia un cambio di destinazione d’uso o si sfruttino particolari deroghe dei singoli regolamenti edilizi locali. A Milano l’architetto Martina Margaria, specializzata nel recupero e nella valorizzazione di mini appartamenti, ha fatto un esperimento interessante, trasformando in brevissimo tempo – solo dieci giorni di lavoro – una ex ferramenta in un monolocale di 30 metri quadrati.

Il negozio, chiuso da tempo e in totale stato di abbandono, è stato completamente ristrutturato, riportando alla vista la tessitura di mattoni sottostanti lo strato di intonaco ammalorato e ripristinando gli impianti tecnici preesistenti.

Dotato di tutto ciò che serve a due persone, il monolocale è stato così organizzato sfruttando ogni centimetro disponibile, giocando anche in verticale. L’altezza ragguardevole del volume ha infatti permesso la realizzazione di un soppalco “a due piazze”, che funziona da zona notte raggiungibile mediante una originale scala pieghevole con sistema di molle e contrappesi.

Alle soluzioni su misura – come la composizione della cucina o la porta angolare del bagno – si affiancano arredi standard scelti per le dimensioni ridotte e per la flessibilità di utilizzo. Mentre l’eleganza dell’insieme è data dalla preziosità delle finiture: parquet ungherese a larghe doghe posate a spina di pesce, elementi ceramici tridimensionali per il rivestimento del box doccia, acciaio inox per i componenti tecnici (cucina e scalda-salviette).

«Abbiamo scelto, in collaborazione con DOS – Design Open’ Spaces, una delle location più piccole messe a disposizione dal Comune di Milano – spiega l’architetto Margaria –, per far capire che, come avviene nella nautica, anche per gli immobili è possibile realizzare uno spazio in cui la funzionalità e la ricercatezza si fondano per un risultato finale di grande impatto. I monolocali, nonostante la ristrettezza degli spazi, sono accoglienti e confortevoli. E attraverso l’ottimizzazione degli spazi e la cura del dettaglio, è possibile ricreare la funzionalità di un trilocale

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  • Il negozio di ferramenta, in via Solari a Milano - vivace zona protagonista della settimana del Fuorisalone del Mobile - era chiuso da tempo e in totale stato di abbandono. Il progetto di recupero, dopo il ripristino degli intonaci e degli impianti ammalorati, si è focalizzato sulla qualità del risultato finale, dal punto di vista sia funzionale sia estetico. Una riqualificazione resa possibile dallo studio al centimetro dello spazio
  • Il monolocale ricavato nel negozio ha mattoni originali a vista e superfici in diverse tonalità di grigio. Il pavimento di vecchie marmette esagonali è stato sostituito invece da un parquet ungherese posato a spina di pesce, per dare movimento all’insieme. Grazie all’altezza del volume, la zona notte è ricavata in soppalco, accessibile da una scala retrattile a scomparsa (attualmente in fase di brevetto). E l’illuminazione a faretti su binario richiama l’antecedente uso commerciale del locale.
  • Sotto al soppalco trovano posto il bagno e la cucina a vista. La porta del servizio, tinteggiata di verde smeraldo, si apre ad angolo ed è progettata per sembrare, quando chiusa, un setto murario che faccia da spalla alla nicchia della cucina. Una soluzione che, evitando la posa di un serramento tradizionale, risolve in modo originale e discreto la separazione con l’ambiente principale.
  • Il bagno, di ridotte dimensioni, è posizionato sul fondo del monolocale, accessibile attraverso un serramento angolare realizzato su misura – e verniciato di verde per distinguerlo dal resto delle superfici murarie –. Al posto della maniglia una fenditura sulla costa del setto ne semplifica la presa. Il parquet dell’appartamento continua senza soluzione di continuità anche in questo locale, per ampliare la percezione spaziale.
  • Il vano doccia del piccolo bagno cieco è rivestito con elementi ceramici tridimensionali in una originale tinta cioccolato brillante, che rifrange la luce e i bagliori del pensile contenitore posizionato sopra al lavabo. Una nicchia scavata nella muratura e rivestita sul fondo con le stesse doghe a spina di pesce del parquet dona profondità all’insieme.
  • Piccola, compatta e funzionale, la cucina è stata scelta completamente d’acciaio, per sottolinearne il carattere tecnologico e l’estetica minimalista, dato che risulta totalmente a vista. Medesima finitura high tech anche per il semplice scalda-salviette a parete. Completa la composizione una serie di contenitori bianchi, di cui quello più alto utile anche come dispensa. La scala retrattile, quando aperta, funziona da schermo semi-trasparente sia della cucina sia del piccolo tavolo da pranzo quadrato.
  • Piccola, compatta e funzionale, la cucina è stata scelta completamente d’acciaio, per sottolinearne il carattere tecnologico e l’estetica minimalista, dato che risulta totalmente a vista. Medesima finitura high tech anche per il semplice scalda-salviette a parete. Completa la composizione una serie di contenitori bianchi, di cui quello più alto utile anche come dispensa. La scala retrattile, quando aperta, funziona da schermo semi-trasparente sia della cucina sia del piccolo tavolo da pranzo quadrato.
  • Il progetto sfrutta ogni centimetro disponibile, sia in orizzontale sia in verticale. Così sul lato sinistro del monolocale rispetto alla vetrina, un candido armadio dal disegno lineare serve da cabina-armadio per cappotti e cambio di stagione. Al suo fianco una panca di muratura, che si allunga fino a diventare la base di un camino su misura la cui cappa sinuosa sfrutta una colonna di evacuazione fumi preesistente.
  • L’altezza rilevante della ex ferramenta ha permesso di ricavare la zona notte in quota, realizzando un soppalco leggero accessibile dalla scala pieghevole a scomparsa (la quale, in fase di brevetto internazionale, quando chiusa è celata dieto a un quadro). Cavi metallici proteggono i materassi posati direttamente sull’assito, al fine di non perdere spazio utile con una eventuale struttura del letto, mentre il gioco cromatico tra il color tortora della soletta – in cui sono incassati i corpi illuminanti della cucina e del bagno – e il bianco della finitura lignea del pavimento del soppalco dona leggerezza alla struttura architettonica.
  • Estrema pulizia formale ed essenzialità sul soppalco, con i materassi appoggiati direttamente a terra, per evitare l’ingombro di un letto vero e proprio, e uno stendino appendiabiti al posto di un più tradizionale armadio.
negozio di ferramenta, in via Solari a Milano

Il negozio di ferramenta, in via Solari a Milano – vivace zona protagonista della settimana del Fuorisalone del Mobile – era chiuso da tempo e in totale stato di abbandono. Il progetto di recupero, dopo il ripristino degli intonaci e degli impianti ammalorati, si è focalizzato sulla qualità del risultato finale, dal punto di vista sia funzionale sia estetico. Una riqualificazione resa possibile dallo studio al centimetro dello spazio

monolocale ricavato nel negozio ha mattoni originali a vista e superfici in diverse tonalità di grigio. Camera da letto su soppalco

Il monolocale ricavato nel negozio ha mattoni originali a vista e superfici in diverse tonalità di grigio. Il pavimento di vecchie marmette esagonali è stato sostituito invece da un parquet ungherese posato a spina di pesce, per dare movimento all’insieme. Grazie all’altezza del volume, la zona notte è ricavata in soppalco, accessibile da una scala retrattile a scomparsa (attualmente in fase di brevetto). E l’illuminazione a faretti su binario richiama l’antecedente uso commerciale del locale.

Sotto al soppalco trovano posto il bagno e la cucina a vista

Sotto al soppalco trovano posto il bagno e la cucina a vista. La porta del servizio, tinteggiata di verde smeraldo, si apre ad angolo ed è progettata per sembrare, quando chiusa, un setto murario che faccia da spalla alla nicchia della cucina. Una soluzione che, evitando la posa di un serramento tradizionale, risolve in modo originale e discreto la separazione con l’ambiente principale.

Sotto al soppalco trovano posto il bagno e la cucina a vista

Il c – e verniciato di verde per distinguerlo dal resto delle superfici murarie –. Al posto della maniglia una fenditura sulla costa del setto ne semplifica la presa. Il parquet dell’appartamento continua senza soluzione di continuità anche in questo locale, per ampliare la percezione spaziale.

vano doccia del piccolo bagno cieco rivestito con elementi ceramici tridimensionali

Il vano doccia del piccolo bagno cieco è rivestito con elementi ceramici tridimensionali in una originale tinta cioccolato brillante, che rifrange la luce e i bagliori del pensile contenitore posizionato sopra al lavabo. Una nicchia scavata nella muratura e rivestita sul fondo con le stesse doghe a spina di pesce del parquet dona profondità all’insieme.

cucina scelta completamente d’acciaio

Piccola, compatta e funzionale, la cucina è stata scelta completamente d’acciaio, per sottolinearne il carattere tecnologico e l’estetica minimalista, dato che risulta totalmente a vista. Medesima finitura high tech anche per il semplice scalda-salviette a parete. Completa la composizione una serie di contenitori bianchi, di cui quello più alto utile anche come dispensa. La scala retrattile, quando aperta, funziona da schermo semi-trasparente sia della cucina sia del piccolo tavolo da pranzo quadrato.

lato monolocale con vetrina e cabina armadio

Il progetto sfrutta ogni centimetro disponibile, sia in orizzontale sia in verticale. Così sul lato sinistro del monolocale rispetto alla vetrina, un candido armadio dal disegno lineare serve da cabina-armadio per cappotti e cambio di stagione. Al suo fianco una panca di muratura, che si allunga fino a diventare la base di un camino su misura la cui cappa sinuosa sfrutta una colonna di evacuazione fumi preesistente.

zona notte nel soppalco leggero accessibile dalla scala pieghevole a scomparsa

L’altezza rilevante della ex ferramenta ha permesso di ricavare la zona notte in quota, realizzando un soppalco leggero accessibile dalla scala pieghevole a scomparsa (la quale, in fase di brevetto internazionale, quando chiusa è celata dietro a un quadro). Cavi metallici proteggono i materassi posati direttamente sull’assito, al fine di non perdere spazio utile con una eventuale struttura del letto, mentre il gioco cromatico tra il color tortora della soletta – in cui sono incassati i corpi illuminanti della cucina e del bagno – e il bianco della finitura lignea del pavimento del soppalco dona leggerezza alla struttura architettonica.

zona notte sul soppalco con materassi appoggiati a terra

Estrema pulizia formale ed essenzialità sul soppalco, con i materassi appoggiati direttamente a terra, per evitare l’ingombro di un letto vero e proprio, e uno stendino appendiabiti al posto di un più tradizionale armadio.

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