Stufe hi-tech e ad alta efficienza energetica

Le nuove stufe hi-tech hanno elevati rendimenti e sono allo stesso tempo attente all’ambiente perché a basse emissioni, secondo quanto richiesto dalle più rigide normative. Come tutti i prodotti a biomassa, dal 1° gennaio 2018 hanno anche l’etichetta energetica.

Tatiana Ceruti
A cura di Tatiana Ceruti
Pubblicato il 23/02/2018 Aggiornato il 23/02/2018
stufe

In stile classico o dal design super moderno, le nuove stufe, a legna e a pellet, sono diventati concentrati di tecnologia, con cui riscaldare più ambienti o, in alcuni casi, anche tutta la casa, in alternativa o in sostituzione alle caldaie tradizionali. I modelli più avanzati sono anche programmabili e controllabili da remoto, tramite app gratuite installate sullo smartphone o sul tablet.

Ma chi pensa che le stufe siano ancora apparecchi inquinanti ed energivori si deve oggi ricredere, perché la ricerca tecnologica si è concentrata in particolare sulla produzione di apparecchi a basse emissioni nocive e con rendimenti energetici superiori rispetto al passato (anche oltre il 90%).

A tutela dei consumatori, dal 1° gennaio 2018 tutte le stufe e i camini in commercio devono essere dotati dell’etichetta di efficienza energetica (e questa deve essere esposta, nei negozi, vicino alla stufa). La stessa che, in tempi diversi, è stata già resa obbligatoria per tutti i grandi elettrodomestici (direttiva 2010/30/EU).

Etichetta energetica di stufe e caminetti

Etichetta energetica di stufe e caminetti, obbligatoria dal I gennaio 2018

Come leggere l’etichetta

La classe di efficienza energetica, dalla  A++ (la più elevata) alla G (la più bassa), viene attribuita in base al cosiddetto indice di efficienza energetica (EEI). Il valore EEI dipende dalle prestazioni energetiche della caldaia a potenza parziale e nominale (efficienza energetica stagionale) e dai consumi elettrici a potenza parziale, nominale e in fase di stand-by. Di conseguenza, maggiore è l’indice di efficienza energetica del prodotto, più alta sarà la classe energetica che gli verrà attribuita.

L’etichetta dovrà riportare

  • nome o marchio del fornitore;
  • identificativo del modello del fornitore;
  • classe di efficienza energetica dell’apparecchio, secondo una scala da G a A++;
  • potenza termica diretta dell’apparecchio, ossia la potenza nominale, in kW;
  • potenza termica indiretta, ossia la potenza rilasciata dall’apparecchio all’acqua dell’impianto (esclusivamente per le idrostufe e i termocamini).
stufa a pellet Ecofire® Mirella Idro 15 di Palazzetti efficienza energetica classe A+

La stufa a pellet Ecofire® Mirella Idro 15 di Palazzetti è in classe di efficienza energetica A+ e in attesa di certificazione ufficiale Aria Pulita. Ha una potenza di 15,4 kW e un rendimento superiore al 90%. Il serbatoio ha una capacità di 30 kg. Misura L 62 x P 59 x H 122 cm. (www.palazzetti.it)

Aria Pulita

Molte aziende hanno certificato volontariamente i loro prodotti in base alle emissioni prodotte. Si tratta di Aria Pulita, promossa dall’Associazione Italiana Energie Agroforestali (www.aiel.cia.it): è la prima certificazione nazionale delle prestazioni ambientali degli apparecchi di riscaldamento a legna e a pellet inferiori a 35 kW. Volontaria, attesta che il prodotto è stato sottoposto a una valutazione imparziale da parte di un Comitato di Certificazione che ne ha verificato la conformità ai requisiti di emissioni e rendimento.

Ad ogni apparecchio vengono assegnate da 2 a 4 stelle. Rispetto a quelli che rispettano solo i requisiti per l’immissione sul mercato (1 stella), meritano:

  • due stelle, i prodotti che riducono le emissioni di polveri del 40% nel caso del pellet e del 46% nel caso della legna
  • tre stelle, se le abbassano del 60%;
  • quattro stelle, se la riduzione è del 70%. 

Ma non finisce qui, perché dal I gennaio 2022 (Regolamenti UE 2015/1189 e 2015/1185), la normativa diventerà ancora più rigorosa (Ecodesign 2022): sul mercato europeo sarà possibile acquistare solo prodotti per il riscaldamento con un rendimento minimo garantito e prestazioni virtuose in termini di emissioni di particolato. Alcuni produttori si sono già portati avanzati.

termostufa a pellet Club Hydromatic 16 di MCZ aria pulita 4 stelle e classe A++

In classe A++, la termostufa a pellet Club Hydromatic 16 di MCZ è certificata Aria Pulita (4 stelle) ed è già conforme alla direttiva Ecodesign 2022. Ha una potenza di 16 kW e un rendimento del 93,60%. Può scaldare insieme i termosifoni e l’ambiente. (www.mcz.it)

La nuova etichetta energetica delle stufe e la certificazione Aria Pulita, insieme agli strumenti per ridurre le emissioni, sono al centro dei convegni della Fiera Progetto Fuoco 2018 di Verona, in programma dal 21 al 25 febbraio.

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  • In classe A++, la termostufa a pellet Club Hydromatic 16 di MCZ è certificata Aria Pulita (4 stelle) ed è già conforme alla direttiva Ecodesign 2022. Ha una potenza di 16 kW e un rendimento del 93,60%. Può scaldare insieme i termosifoni e l’ambiente. (www.mcz.it)
  • La stufa a pellet Ecofire® Mirella Idro 15 di Palazzetti è in classe di efficienza energetica  A+. Ha una potenza di 15,4 kW e un rendimento superiore al 90%. Il serbatoio ha una capacità di 30 kg. Misura
L 62 x P 59 x H 122 cm. (www.palazzetti.it)
  • Etichetta energetica di stufe e caminetti, obbligatoria dal I gennaio 2018
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