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Spesso capita all’interno di uno spazio di avere l’esigenza di creare una separazione con una porta, ma un modello tradizionale in legno si rivela una soluzione “pesante” da un punto di vista visivo. La porta a scomparsa (scorrevole) in vetro risolve invece due problemi: lascia filtrare la luce naturale e sottolinea la continuità tra ambienti offrendo un effetto open space. Bella e funzionale, la porta a scomparsa in vetro è adatta ad ambienti spaziosi, come il soggiorno, o di piccole dimensioni, come il bagno.
Tipi di vetro e finiture per la porta a scomparsa
Le porte in vetro vengono generalmente realizzate su lastre di cristallo temperato e possono avere la base trasparente, satinata oppure fumé. Lo spessore in genere è pari ad un centimetro. Per realizzare i decori, le tecniche più utilizzate sono quelle della sabbiatura (lavorazioni di incisioni) oppure l’applicazione di vetrofusioni.
Decorata come un’opera d’arte
Un amante dell’Art Nouveau non può non apprezzare questa libera interpretazione delle opere di Klimt (foto sotto). L’assenza di stipiti e cornici coprifilo dà il massimo risalto al decoro, che diventa non solo parte dell’arredamento, ma protagonista. Interamente realizzata a mano, questa tipologia di decori può esser effettuata sia su base trasparente, sia su base satinata.
La porta a scomparsa in vetro adatta anche al bagno
Massima luminosità, discrezione e apertura salvaspazio sono le caratteristiche della porta a scomparsa in vetro che la rendono perfetta anche per ambienti come il bagno. Un modello in vetro satinato senza decori ha la duplice funzione di enfatizzare la luce e preservare l’intimità di chi è all’interno.
Porta in vetro e legno, per uno stile più caldo e accogliente
Una porta completamente in vetro per alcuni ambienti può avere un look troppo algido e austero. Per un effetto diverso, basta abbinare alla finitura calda del legno. Omaggio al modernariato, questa soluzione è sicuramente più classica.
Fissaggio della porta scorrevole: con pinze oppure staffe?
Una porta a scomparsa in vetro può essere fissata al sistema di scorrimento del controtelaio in almeno due modi. Le pinze sono una tipologia di fissaggio che non ha bisogno di alcuna lavorazione per l’installazione, poiché si fissano direttamente sulla parte superiore della lastra in vetro, assicurandone il bloccaggio. La staffa invece richiede due incisioni “a coda di rondine” sulla parte superiore del pannello porta.
ECLISSE propone inoltre Vitro, un adattatore per le porte in vetro che permette di fissare il pannello al controtelaio per porte senza finiture esterne. Il kit comprende una veletta in acciaio inox, un complemento per il montante di battuta rivestito in pvc verniciabile, due porta spazzolini in alluminio rivestiti in pvc verniciabile e il guidaporta.
Quale tipologia di controtelaio scegliere?
Una porta a scomparsa in vetro si può installare sia in pareti in muratura sia in cartongesso, purché vi sia lo spazio necessario per l’apposito controtelaio. Una delle cose che bisogna considerare è la presenza o meno di cornici e stipiti intorno al pannello porta. Lo stile più moderno e minimale viene enfatizzato attraverso l’eliminazione di qualsiasi elemento esterno al pannello porta. Per ottenere questo risultato è richiesta l’installazione di un controtelaio ECLISSE Syntesis Line scorrevole.
In caso contrario, se il pannello porta prevede la presenza degli elementi di finitura esterni, è sufficiente installare un controtelaio classico ECLISSE Unico, nel caso di un’anta singola, ECLISSE Estensione nel caso di una doppia anta.
Immagini di Eclisse
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