Rapporti aeroilluminanti: aria e luce giuste in mansarda

Per trasformare un sottotetto in una mansarda abitabile, gli ambienti devono rispettare determinati rapporti aeroilluminanti. E in alcuni casi le finestre per tetti consentono di garantire un fattore di luce diurna maggiore rispetto ad altre tipologie di infissi. Scopriamo qualcosa in più in proposito.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 09/10/2016 Aggiornato il 09/10/2016

Per chi sta ripensando la distribuzione delle funzioni e delle stanze delle propria casa, scoprire che esistono dei rapporti aeroilluminanti da rispettare può non essere una piacevole sorpresa. Ovvero non possiamo ricavare locali della grandezza che vogliamo e dove vogliamo, ma dobbiamo tenere conto delle metrature minime e della presenza o meno di una finestra, di quanta aria e luce possano da essa entrare.

Ogni stanza della casa deve infatti avere delle metrature minime a seconda della funzione cui è destinata e anche serramenti apribili della giusta dimensione in base alla superficie del locale. Il rappporto tra la superficie delle finestre e quella del pavimento si chiama appunto rapporto aeroilluminante.

Nei sottotetti, quindi, affinché la mansarda possa essere idonea ad accogliere persone al suo interno, vi sono da rispettare metrature minime come negli altri tipi di appartamenti, i rapporti aeroilluminanti previsti dalla normativa comunale e le altezze minime. La normativa nazionale (Decreto Ministeriale 5 luglio 1975) stabilisce un fattore medio di luce diurna non inferiore al 2% e una superficie apribile non inferiore a 1/8 della superficie calpestabile. Luce e ricambio d’aria sufficienti all’interno dei locali: per ogni tipologia di abitazione il rapporto aeroilluminante (ovvero il rapporto tra la superficie del pavimento e quella della finestre) non deve essere inferiore a 1/8.

Anche in questo caso molte leggi regionali sul recupero ad uso abitativo dei sottotetti hanno modificato la normativa nazionale:

      • Per le leggi regionali il rapporto aeroilluminante è calcolato in genere solo sulla parte di pavimento dove si supera l’altezza minima consentita: ad esempio in Veneto l’altezza minima è di 1,8 metri, in Calabria, Lombardia, Sardegna e Sicilia di 1,5 metri. Ci sono poi alcune deroghe previste sia a livello regionale sia comunale per zone montane e centri storici;
      • In alcune Regioni, ad esempio in Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Umbria e in Veneto, è previsto un rapporto aeroilluminante di 1/16, quindi più basso rispetto quello stabilito a livello nazionale. Il che significa che un locale di 40 metri quadrati dovrà avere una superficie vetrata minima di 2,5 metri quadrati.

Nonostante la normativa, che ricordiamo fissa i limiti minimi, numerosi studi hanno dimostrato che un fattore di luce diurna medio del 5% garantisce comfort visivo e risparmio energetico. Per ottenere un fattore di luce diurna maggiore è indispensabile valutare l’orientamento della casa, il posizionamento delle finestre e la loro quantità. Spesso, a parità di superficie finestrata, la quantità di luce varia moltissimo proprio in funzione della tipologia di finestra inserita.

Consideriamo un esempio riportato su http://www.mansarda.it

  1. – area stanza 12,5 m²
  2. – altezza soffitto 2,7m,
  3. – area finestra/area stanza 1:8

Calcoliamo con un apposito software (VELUX Daylight Visualizer) il fattore di luce diurna con tre diverse tipologie di finestre: una finestra in verticale, un abbaino, una finestra per tetti. Ecco il risultato: la finestra in verticale e l’abbaino non raggiungono il minimo richiesto dalla legge per quanto riguarda il Fattore di Luce Diurna. Pertanto la stanza non solo non è a norma, ma non è sicuramente nemmeno confortevole. L’inserimento di una finestra per tetti consente di raggiungere e addirittura di superare il minimo richiesto nonostante la superficie vetrata sia la medesima nei tre casi. Ciò è possibile per due principali motivi: la finestra posta sul tetto riceve una maggiore quantità di luce; l’imbotte interno permette una migliore e più profonda distribuzione della luce nella stanza.

Finestra per tetti Velux GGU Integra elettrica.

Finestra per tetti Velux GGU Integra elettrica.

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