Sicurezza contro i furti: porte blindate, finestre, allarmi per proteggere la casa

Il periodo estivo (insieme a quello di Natale) è quello in cui aumentano furti in appartamento. Per stare tranquilli a casa e anche in vacanza, bisogna scegliere (per tempo) serramenti antieffrazione e impianti di allarme a protezione delle mura domestiche.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 23/05/2024 Aggiornato il 20/06/2024
serratura di sicurezza

La percezione del senso di sicurezza, dentro le mura domestiche, è importante ma soggettiva: per questo i sistemi oggi disponibili, tanti e diversificati, puntano alla personalizzazione e a una configurazione “sartoriale”, in modo da soddisfare l’intero spettro delle esigenze e delle abitudini. Senza che queste debbano minimamente essere cambiate.

Negli ultimi anni le abitazioni private sono diventate il principale obiettivo dei ladri, che oggi le preferiscono a negozi, banche e uffici postali. Perché questo? La ragione principale è dovuta ai sofisticati sistemi di sicurezza e di videosorveglianza, che non solo scoraggiano, ma sono in grado di individuare facilmente i malintenzionati, assicurandoli alle Forze dell’Ordine. Oltre a considerarle più facili da svaligiare, i ladri sanno di trovare nelle abitazioni un sicuro “bottino”, in quanto sono molte le persone che ora preferiscono tenere i soldi in casa, piuttosto che in banca. Alla luce di queste considerazioni, la soluzione migliore è quella di rafforzare le difese domestiche. Due i modi per farlo, meglio se in sinergia fra di loro: con sistemi di sicurezza passiva – barriere che hanno lo scopo di impedire al ladro di entrare in casa – e di sicurezza attiva, dispositivi che rivelano i tentativi di intrusione, lanciando immediatamente l’allarme.

Consigli delle forze dell’ordine contro i furti

  • Installare dispositivi antifurto, collegati possibilmente con i numeri d’emergenza, come il 112.
  • Acquistare una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza.
  • La chiave non deve essere facilmente duplicabile.
  • Attivare l’allarme ogni volta che si esce di casa.
  • Non apporre targhette con nomi o indirizzi al portachiavi.
  • Mettere solo il cognome sul citofono, soprattutto se si è single: il nome indica solo l’individuo, il cognome una famiglia.
  • Mettere grate o vetri antisfondamento alle finestre, soprattutto se si abita in una casa indipendente o al pianterreno.
  • Adottare un cane se si vive in una casa isolata.
  • Far amicizia con i vicini, scambiandosi numeri e recapiti per le emergenze. Un buon vicinato è una delle migliori difese contro le intrusioni.
  • Se ci si assenta a lungo, non mettere al corrente tutte le persone che si conoscono, ma si avvisino soltanto quelle di fiducia, che possono fare controlli periodici all’abitazione.
  • Durante assenze brevi, di poche ore, lasciare una luce accesa. In commercio esistono timer che possono essere programmati per l’accensione e lo spegnimento a tempi stabiliti.
  • Mai lasciare la chiave nello zerbino o in altri posti intuibili vicino all’ingresso.
  • I primi posti esaminati dai ladri sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l’interno dei vasi, i quadri, i letti e i tappeti: non usarli come nascondiglio per i beni preziosi.
  • Se si possiedono oggetti di valore, fotografarli e descriverli con i dati utili al riconoscimento.

Bonus fiscali per i sistemi di sicurezza della casa

L’ultima Legge di Stabilità ha prorogato le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, che comprende sia le spese sostenute per la messa in sicurezza dell’abitazione, tramite serramenti blindati, inferriate, serrature, sia quelle per l’installazione di allarmi antifurto e di videosorveglianza. Le spese sostenute sono detraibili nella misura del 50% e si recuperano in 10 anni. Spese per la progettazione e per le altre prestazioni professionali connesse.

  • Spese per l’acquisto dei materiali.
  • Compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti.
  • Imposta sul Valore Aggiunto (Iva). Come ottenere l’agevolazione

Tutti i pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale “parlante” che indichi, cioè: causale del versamento, codice fiscale del soggetto che paga, codice fiscale o numero di Partita Iva del beneficiario. Nella dichiarazione dei redditi vanno trascritti i dati catastali identificativi dell’immobile. Le ricevute dei bonifici devono essere conservate ed esibite in caso di accertamenti, insieme ad altri documenti quali fatture e ricevute che comprovino le spese sostenute.

Come rendere sicura la casa, soprattutto per le vacanze

  • ThermoCarbon di Hörmann di serie in classe RC3 di sicurezza ma disponibile anche RC4, ha bloccaggio a 9 punti e cerniere occultate antiscardinamento. La struttura di alluminio e carbonio incrementa anche l’isolamento acustico e termico grazie a un pannello di riempimento di schiuma rigida
di poliuretano. Le finestrature sono di vetro stratificato antischegge (spessore 8 mm)
e il portoncino può essere motorizzato
con tecnologia BiSecur, che sfrutta
la codifica AES 128 e reagisce
a inserimento di codice, lettura di impronta digitale, comandi via smartphone.
Disponibile in diverse finiture
e colorazioni, prezzo su richiesta
www.hormann.it
  • Solid di Bertolotto ha la struttura del battente di acciaio 15/10 ed è coibentata. Per la sicurezza include 2 omega di rinforzo verticali, serratura a ingranaggi comandata da cilindro a profilo europeo con codolo, protezione antitrapano e antitubo, doppio deviatore superiore e inferiore, 5 rostri fissi antistrappo e antitaglio (rotanti) dal lato delle cerniere (registrabili in orizzontale e in verticale), spioncino grandangolare. Pomolo esterno e maniglia interna sono disponibili di serie in finitura argento o bronzo, se dalla linea arrotondata, o argento, se quadra. Prezzo su preventivo. www.bertolotto.com
  • 883 di Di.Bi. in classe antieffrazione 3, è personalizzabile nel disegno e nelle finiture e disponibile anche a 2 ante, sia in dimensioni standard sia fuori misura, fino ad una altezza massima di 240 cm. Costa a partire da 2.070,80 euro + Iva. www.dibigroup.com
  • D180 di Dierre per installazione a filotelaio, ha la scocca monoblocco a doppia lamiera di acciaio zincato a freddo con sandwich isolante dalle ottime prestazioni di isolamento, sia termico sia acustico. Le cerniere a scomparsa ne permettono l’apertura a 180° e possono essere regolate su 3 assi per una aderenza perfetta. In classe 3 di antieffrazione (portabile a 4) ha la serratura a 3 catenacci dal cilindro New Power, con piastra antitrapano e sistema Lock Blocking System che la blocca irreversibilmente in caso di forzatura. Disponibile anche con doppio cilindro e con serratura motorizzata Hibry 4.0 e spioncino digitale D-Eye (sviluppato con Ezviz), oltre che limitatore Open View (evoluzione della “catenella”), nella misura L 90 x H 210 cm con rivestimenti standard costa 1.850 euro. www.dierre.com
  • Safe 3+ di Iperceramica, in classe di resistenza 3, offre ottime prestazioni di isolamento e ha come dotazione standard due cilindri di sicurezza CISA (uno padronale, l’altro di servizio), defender antitrapano e antistrappo, spioncino, limitatore di apertura, para-aria a ghigliottina inferiore, maniglia interna argento e pomolo esterno bronzo. Le cerniere sono registrabili su tre assi. Configurata con pannello in laminato bianco liscio interno e impiallacciato Tanganica medio (noce) esternamente, è personalizzabile con diverse maniglie e rivestimenti, al fine di armonizzarsi con le porte interne, mentre telaio e carena sono bianchi. Il modello standard costa 899,90 euro. www,iperceramica.it
  • Silence di Dierre protegge gli ambienti sensibili della casa dietro un aspetto normale. Per chiuderla basta ruotare la maniglia verso l’alto, in modo che esternamente serva una chiave. Le cerniere a scomparsa, registrabili su 3 assi, ne permettono l’apertura a 180° e l’installazione a filomuro, mentre l’anta (spessa solo 54 mm, con 3 rostri fissi e anima del battente in doppia lamiera e lamina parafreddo) è in classe 3 di antieffrazione. Equipaggiata con serratura a cilindro, nella misura L 90 x H 210 cm con rivestimenti standard costa a partire da 1.700 euro + Iva. www.dierre.com
  • Door Keeper di Somfy incorpora la tecnologia brevettata IntelliTAG™ del marchio, che permette di controllare con la app Somfy Keys se la porta d’ingresso è aperta ed eventualmente di bloccarla da remoto. Inoltre, avvisa se non risulta chiusa correttamente o se si avvicinano degli intrusi, consentendo così di attivare l’allarme. Sempre con l’ausilio della app è possibile generare codici di accesso permanenti o temporanei. Il motore connesso di apertura e di chiusura della serratura, invisibile all’esterno, è alimentato a batteria della durata fino a 12 mesi, ricaricabile con cavo USB-C. Prezzo su richiesta. www.somfy.it
  • Prismatic Evolution di Oknoplast basa il disegno sulla simmetria, con nodo centrale ridotto e maniglia posizionata esattamente al centro, e sull’ampia superficie vetrata, che permette il passaggio di +22% di luce solare rispetto a una finestra tradizionale. Il profilo da 76 mm a 3 guarnizioni garantisce elevato isolamento termico e acustico. Può essere dotata di ferramenta antieffrazione in classe RC1 e RC2 con possibilità di aggiungere vetrocamere antieffrazione P2 e P4 (di vetro laminato con due lastre da 3 mm) e pellicola antieffrazione. Prezzo su preventivo. www.oknoplast.it
  • I serramenti con sistema certificato antieffrazione Guardian Angel di BG Legno contano ben 15 punti di chiusura speciali lungo tutto il perimetro, mentre il vetro è in classe P4A. Vengono sottoposti a una serie di test (deformazione, tentativo di intrusione e di scardinamento) e rientrano in classe antieffrazione RC 2. Prezzo su preventivo. www.bglegno.it
  • Le finestre di alluminio di Schüco possono integrare accessori per la sicurezza, come maniglie con chiave, rostri, serrature a più punti di chiusura, sensori a scomparsa connessi all’allarme, per rientrare in classe di antieffrazione RC3. Inoltre, il set SimplySmart Open Source integrabile di componenti meccanici di rinforzo e protezione, completamente a scomparsa nel perimetro dell’anta, mantiene la classe RC 2 anche a finestra aperta a ribalta fino a 17,5 cm.
Prezzo su preventivo. www.schueco.it
  • La finestra per tetti certificata antieffrazione GGL Q di Velux con apertura a bilico, realizzata con legno di pino stratificato e isolato internamente con polistirene espanso sinterizzato, è dotata di due blocchetti di chiusura con chiave e di cerniere rinforzate. Rientra nella classe 2 di resistenza antieffrazione ed è equipaggiata con vetro stratificato anti vandalismo, in classe P4A. Disponibile in versione manuale, può essere completata con tapparelle e tende sia interne sia esterne, manuali o solari. Nella misura L 55 x H 78 cm, in legno naturale, costa 474 euro + Iva. www.velux.it
  • I serramenti della gamma Ravia PRO di WnD risultano complanari esternamente e grazie a un’anta spessa 92 mm permettono elevate prestazioni di isolamento termico e acustico. Dal nodo centrale ridotto e dalla superficie vetrata più ampia, presentano un’aletta lungo tutto il perimetro interno del profilo, che rallenta i tentativi di effrazione, mentre possono essere completati con ferramenta antieffrazione in classe RC2. Prezzo su preventivo. www.finestrewnd.it
  • B-Lock di Fischer è un sistema antiintrusione
per tapparelle motorizzate con elementi di nylon
fibro-rinforzato e anima
di acciaio inox. Semplice
da installare, anche su sistemi preesistenti, è acquistabile in kit completo di tutti gli accessori necessari ed è disponibile in versione a 4 o a 5 snodi. Prezzo a 4 snodi 15,50 euro. www.fischer.it
  • Il frangisole avvolgibile di alluminio Alika Flat RC2 di Kikau in versione blindata ha speciali accessori che in posizione di chiusura completa delle lamelle assicurano una resistenza all’effrazione in classe 2: guide speciali rinforzate a doppia camera, funghetti antistrappo su ogni lamella, serratura di sicurezza a fascia con puntali d’acciaio, dispositivi superblock antisollevamento. Resistente alla corrosione, grazie ad ossidazione anodica, e 100% riciclabile, nella misura L 160 x H 230 cm costa a partire da 1.108 euro + Iva. www.kikau.it
  • L’inferriata Dea Silver di Mito, in classe antieffrazione 2 (disponibile in classe 3 con doppio puntale), ha le cerniere a bilico su perni a spessore maggiorato. Si apre sia verso l’esterno sia verso l’interno, per agevolare la movimentazione di persiane o scuri, e in versione con snodo, quest’ultimo
è rotante su un rostro antistrappo fissato sul telaio, che blocca ulteriormente l’anta, che può così aderire alla parete esterna. In dimensione L 70 x H210 cm, ad anta unica con snodo, finitura canna di fucile, classe 2, costa 899 euro + Iva. www.mito.it
  • Compatibile anche con impianti radio preesistenti, l’antifurto smart AVE si integra nelle soluzioni smart home del marchio in un’unica piattaforma a servizio di domotica, videocitofonia, antintrusione. La centrale IoT - in due modelli, con e senza schermo touch screen da 7” - supporta soluzioni miste radio/filo e il telecomando con funzioni personalizzabili richiama scenari domotici. Controllabile anche da remoto, via app AVE Cloud, il sistema (espandibile fino a 120 ingressi totali con diversi tipi di rivelatori e di periferiche radio) comunica in tempo reale, inviando notifiche e visualizzando immagini delle telecamere e stato dell’impianto. Prezzo su preventivo. www.ave.it
  • La telecamera di sicurezza per interni e esterni Tapo C425 di TP-Link, alimentata a batteria ricaricabile (300 giorni di autonomia) e connessa wi-fi, ha la base magnetica per il posizionamento su qualsiasi base metallica, oltre che il fissaggio tradizionale a parete. Ha una risoluzione video QHD 2K e sistema di rilevamento basato sull'intelligenza artificiale e può essere abbinata ad apposito pannello solare per l'alimentazione green. Costa 149,99 euro. www.tp-link.com/it
  • L’antifurto wireless 868MHZ di Urmet da Leroy Merlin si alimenta sia da rete elettrica sia a batteria ed è dotato di collegamento senza fili. Molto semplice da usare, ha l’unità di rilevamento con sensore di movimento installabile a muro con apposito sostegno oppure semplicemente appoggiabile su piano. Grazie alla connessione internet, è possibile monitorare la casa da remoto, anche rivedendo i video. Il kit è composto da centrale antintrusione, 1 sensore porta/finestra, 1 sensore infrarosso,
2 tags e costa 299,99 euro. www.leroymerlin.it
  • Le IP cameras di Nice grazie alla memorizzazione locale tramite USB permettono di far rivedere i video di sorveglianza preregistrati e di monitorarli in streaming a distanza via app. Nelle versioni MyEye Dome e MyEye Bullet, con analisi avanzata delle immagini
e risoluzione HD, monitorano in tempo reale sia di giorno sia di notte, integrando allarmi luminosi e sonori, altoparlante
e microfono. Prezzo su preventivo. www.niceforyou.com
  • Lo smart screen SD7 di Ezviz, touch e wireless, controlla tutti i dispositivi di sicurezza della casa in modo intuitivo e immediato. Collegabile via app per la gestione anche da remoto, è personalizzabile in base alla priorità di ogni membro della famiglia e posizionabile in qualsiasi ambiente. Prezzo 149,99 euro. www.ezviz.com
  • By-alarm Plus di Vimar, impianto anti-intrusione modulare, scalabile, professionale, è espandibile anche in radiofrequenza. Include centrali di controllo con schede radio e GSM, sirene, tastiere da parete (con e senza trasponder), con display e tasti retroilluminati. La sirena esterna, sottile 5 cm, ha protezioni antiapertura, antistrappo e antischiuma. La videosorveglianza Elvox TVCC ad alta risoluzione ha segnalazione preventiva e deterrenza. Il tutto gestibile e visualizzabile anche da remoto via app View. Il kit centrale costa a partire da 794,69 euro + Iva. www.vimar.com
  • Integrabile con il sistema domotico MyHome del marchio, l’antifurto filare BTicino, grazie all'interfaccia bus radio, può accogliere dispositivi wireless e gestire le funzioni anti-intrusione con le potenzialità di un sistema integrato (ad esempio abbassando le tapparelle o accendendo le luci). La centrale con combinatore GSM in 4G si connette a Internet e l’app Alarm Next informa sullo stato dell’impianto anche da remoto. Le telecamere intelligenti da interno e da esterno Netatmo migliorano il grado di protezione. Prezzo su preventivo. www.bticino.it

LA PORTA BLINDATA

È il più importante strumento di difesa passiva, ma occorre fare attenzione nella scelta, perché non tutti i modelli offrono lo stesso tipo di sicurezza.

La maggior parte dei ladri entra dalla porta d’ingresso ed è da qui dunque che bisogna cominciare per difendersi. Per garantire davvero la sicurezza della casa, è opportuno scegliere la porta blindata più adeguata alle esigenze, in particolare al livello di rischio cui la casa è esposta. Diversa è infatti la situazione di un appartamento condominiale in centro città e con portineria da quella di una villa isolata. Per questo esiste la certificazione in base alla norma ENV 1627, che indica il grado di sicurezza antieffrazione dei serramenti. Si va dalla classe 1 alla 6, in ordine crescente di resistenza. È consigliabile l’acquisto di un serramento che sia almeno di classe 2, indicata se il rischio è basso: attesta che la porta resiste ai tentativi di forzarla ricorrendo ad attrezzi semplici, come cacciaviti o tenaglie. Può andare bene per appartamenti condominiali, ma per villette o ville unifamiliari meglio scegliere una in classe 3 (resistente anche al cosiddetto “piede di porco”) o in classe 4, efficace anche contro seghe, martelli e trapani.

QUESTIONE DI TEMPO Anche se nessuna porta è inviolabile, più la classe è alta, più il ladro impiegherà tempo e farà rumore per entrare. Sarà perciò più facile scoprirlo e avere la possibilità di avvertire le forze dell’ordine.

Come è fatta una porta blindata

  • Controtelaio: deve essere realizzato in acciaio zincato di spessore non inferiore a 20/10 (2 mm), meglio se sagomato, perché a più alta tenuta.
  • Telaio: deve essere resistente soprattutto nei punti in cui può venire forzato; è preferibile quello con lamiera ripiegata, che garantisce maggiore rigidità.
  • Anta, con all’interno rinforzi in acciaio elettrozincato e a profilo ripiegato.
  • Zanche in acciaio (di solito una dozzina), per fissare il telaio e il controtelaio al muro; meglio se penetrano nella parete di 10-15 cm  e se sono bloccate con cemento a presa rapida.
  • Rostri laterali: dispositivi antiscardinamento  che vengono disposti sul lato delle cerniere.
  • Serratura di sicurezza: con cilindro antistrappo e antitrapano, protetta da un “defender”.
  • Limitatore d’apertura: indispensabile per garantire la sicurezza quando si apre ad estranei.

Schema porta blindata come è fatta

 

L’installazione della porta blindata

Anche la porta blindata più resistente si rivela inefficace se montata su una muratura fragile, magari di laterizio forato, come capita spesso negli appartamenti condominiali. Occorre quindi scegliere tra: rafforzare le pareti per circa un metro lineare sui tre lati, applicando attorno all’apertura della porta una rete metallica elettrosaldata e collegata alla muratura esistente a cui viene fissato il controtelaio. Tenere presente che, per questo lavoro, è necessario togliere parte dell’intonaco, che poi deve essere rifatto. Utilizzare prodotti a iniezione: possono essere usati per rinforzare murature in mattoni pieni o pietra. Sono miscele cementizie che irrobustiscono la parete senza dover rimuovere l’intonaco.

La serratura della porta blindata

È il cuore della porta blindata, un meccanismo sofisticato che protegge dai tentativi di intrusione ed effrazione. Oggi sono sempre meno utilizzate quelle con chiavi a doppia mappa, perché vulnerabili al cosiddetto “grimaldello bulgaro”, in grado di aprire la porta in pochi minuti e senza lasciar tracce.

 
La più efficace è invece quella con cilindro a profilo europeo di sicurezza. È composta da due elementi: la serratura propriamente detta – dotata di chiavistelli e di scrocco – e il cilindro, un sistema a molle e pistoncini che, quando viene azionato dalla chiave, apre o chiude la porta.
 
Il profilo invece è la forma della fessura in cui si inserisce la chiave: più è elaborato, maggiore è la sua sicurezza, perché è difficile forzarlo. Tuttavia, anche un buon cilindro europeo può essere aperto almeno in tre modi, da cui ci si può difendere con ulteriori protezioni.

Duplicazione di chiavi

Facile da realizzare, soprattutto se si lasciano spesso incustodite. Per impedirla, è utile dotarsi di chiavi con profilo brevettato e a duplicazione protetta: solo chi è in possesso di un codice Pin (consegnato in busta chiusa al momento dell’acquisto) può richiederla.

Rottura del cilindro

Una serratura si può rompere sia trapanandola, sia spezzandola con un tubo Innocenti (utilizzato in edilizia per le impalcature). Per evitare entrambe le minacce, si può proteggere il cilindro con un defender, una borchia in acciaio fissata, attraverso viti passanti, alle lamiere interne della porta blindata.

Key bumping

È una tecnica che utilizza una speciale chiave e un martello, con cui si forzano con delicatezza i pistoncini della serratura, fino a sbloccarla. Indispensabile, quindi, la protezione antibumping. Può essere utile anche acquistare un cilindro europeo a trappola, che blocca la serratura in caso di forzature e manomissioni.

Schema serratura di sicurezza porta di casa come è fatta

Porta di Dierre

D180 di Dierre

D180 di Dierre per installazione a filotelaio, ha la scocca monoblocco a doppia lamiera di acciaio zincato a freddo con sandwich isolante dalle ottime prestazioni di isolamento, sia termico sia acustico. Le cerniere a scomparsa ne permettono l’apertura a 180° e possono essere regolate su 3 assi per una aderenza perfetta. In classe 3 di antieffrazione (portabile a 4) ha la serratura a 3 catenacci dal cilindro New Power, con piastra antitrapano e sistema Lock Blocking System che la blocca irreversibilmente in caso di forzatura. Disponibile anche con doppio cilindro e con serratura motorizzata Hibry 4.0 e spioncino digitale D-Eye (sviluppato con Ezviz), oltre che limitatore Open View (evoluzione della “catenella”), nella misura L 90 x H 210 cm con rivestimenti standard costa 1.850 euro. http://www.dierre.com

Porta di Iperceramica

Safe 3+ di Iperceramica

Safe 3+ di Iperceramica, in classe di resistenza 3, offre ottime prestazioni di isolamento e ha come dotazione standard due cilindri di sicurezza CISA (uno padronale, l’altro di servizio), defender antitrapano e antistrappo, spioncino, limitatore di apertura, para-aria a ghigliottina inferiore, maniglia interna argento e pomolo esterno bronzo. Le cerniere sono registrabili su tre assi. Configurata con pannello in laminato bianco liscio interno e impiallacciato Tanganica medio (noce) esternamente, è personalizzabile con diverse maniglie e rivestimenti, al fine di armonizzarsi con le porte interne, mentre telaio e carena sono bianchi. Il modello standard costa 899,90 euro. www,iperceramica.it

Porta di Bertolotto

Solid di Bertolotto

Solid di Bertolotto ha la struttura del battente di acciaio 15/10 ed è coibentata. Per la sicurezza include 2 omega di rinforzo verticali, serratura a ingranaggi comandata da cilindro a profilo europeo con codolo, protezione antitrapano e antitubo, doppio deviatore superiore e inferiore, 5 rostri fissi antistrappo e antitaglio (rotanti) dal lato delle cerniere (registrabili in orizzontale e in verticale), spioncino grandangolare. Pomolo esterno e maniglia interna sono disponibili di serie in finitura argento o bronzo, se dalla linea arrotondata, o argento, se quadra. Prezzo su preventivo. http://www.bertolotto.com

Porta di Dibi Legno

883 di Di.Bi.

883 di Di.Bi. in classe antieffrazione 3, è personalizzabile nel disegno e nelle finiture e disponibile anche a 2 ante, sia in dimensioni standard sia fuori misura, fino ad una altezza massima di 240 cm. Costa a partire da 2.070,80 euro + Iva. http://www.dibigroup.com

Porta di Hormann

ThermoCarbon di Hörmann

ThermoCarbon di Hörmann di serie in classe RC3 di sicurezza ma disponibile anche RC4, ha bloccaggio a 9 punti e cerniere occultate antiscardinamento. La struttura di alluminio e carbonio incrementa anche l’isolamento acustico e termico grazie a un pannello di riempimento di schiuma rigida di poliuretano. Le finestrature sono di vetro stratificato antischegge (spessore 8 mm) e il portoncino può essere motorizzato con tecnologia BiSecur, che sfrutta la codifica AES 128 e reagisce a inserimento di codice, lettura di impronta digitale, comandi via smartphone. Disponibile in diverse finiture e colorazioni, prezzo su richiesta. http://www.hormann.it

 

Serratura intelligente

Door Keeper di Somfy

Door Keeper di Somfy

Door Keeper di Somfy incorpora la tecnologia brevettata IntelliTAG™ del marchio, che permette di controllare con la app Somfy Keys se la porta d’ingresso è aperta ed eventualmente di bloccarla da remoto. Inoltre, avvisa se non risulta chiusa correttamente o se si avvicinano degli intrusi, consentendo così di attivare l’allarme. Sempre con l’ausilio della app è possibile generare codici di accesso permanenti o temporanei. Il motore connesso di apertura e di chiusura della serratura, invisibile all’esterno, è alimentato a batteria della durata fino a 12 mesi, ricaricabile con cavo USB-C. Prezzo su richiesta. http://www.somfy.it

 

Porta blindata interna alla casa, anche per la camera

Anche nel nostro paese, come nel Nord America, cominciano a diffondersi le panic room, stanze “fortificate” che siano riparo sicuro in caso di intrusione. Se le prime installazioni prevedevano semplici grate, a separazione ad esempio della zona notte, oggi le soluzioni sono più sofisticate, dal punto di vista delle prestazioni ed estetico.  Porte interne blindate, indistinguibili dalle altre, che celano sistemi di apertura e di chiusura intelligenti, semplici  da manovrare e intuitivi  (spesso senza neanche bisogno  di una vera e propria chiave),  ma invalicabili da chi non deve invadere il nostro spazio privato.

Porta blindata di Dierre

Silence di Dierre

Silence di Dierre protegge gli ambienti sensibili della casa dietro un aspetto normale. Per chiuderla basta ruotare la maniglia verso l’alto, in modo che esternamente serva una chiave. Le cerniere a scomparsa, registrabili su 3 assi, ne permettono l’apertura a 180° e l’installazione a filomuro, mentre l’anta (spessa solo 54 mm, con 3 rostri fissi e anima del battente in doppia lamiera e lamina parafreddo) è in classe 3 di antieffrazione. Equipaggiata con serratura a cilindro, nella misura L 90 x H 210 cm con rivestimenti standard costa a partire da 1.700 euro + Iva. http://www.dierre.com

LE FINESTRE DI SICUREZZA, CONTRO FURTI E EFFRAZIONI

Sono i punti più deboli, in particolare se l’abitazione è situata al piano terra. Negli infissi la sicurezza è garantita da due fattori: il tipo di ferramenta e i vetri.

Il 12% dei furti avviene entrando dagli infissi, che devono quindi essere protetti allo stesso modo degli ingressi. Un buon serramento antieffrazione deve resistere allo scardinamento dell’anta (per mezzo del cosiddetto “piede di porco”) e allo sfondamento del vetro.

Come le porte, anche le finestre si dividono in 6 classi (norma ENV 1627). La differenza la fa innanzitutto il tipo di ferramenta. Uno degli elementi più efficaci è il nottolino a fungo, un dispositivo di chiusura che vincola l’anta al telaio, incastrandosi saldamente nello “scontro” di chiusura e rendendo più difficile lo scasso. Tre scontri per nottolino costituiscono il più alto livello di sicurezza per una finestra. Tra questi, quello bifungo assicura efficacia antieffrazione anche quando l’anta è aperta a ribalta.

Importanti sono gli spessori dell’anta e del telaio e la presenza di rinforzi interni in acciaio ripiegato più volte per garantire la massima rigidità.

Impedire l’apertura

Per rendere ancora più difficoltosi i tentativi di intrusione, è consigliabile scegliere finestre con maniglie che si aprano con un bottone o una chiave estraibile. Un’ulteriore protezione è l’applicazione di un defender (come quello utilizzato per le porte) antitrapano e antiscasso.

Vetri speciali antieffrazione

Il vetro occupa la maggior parte della superficie di una finestra e di conseguenza per maggior sicurezza vanno scelti prodotti certificati antieffrazione. Anche qui la differenza la fanno le “classi”.
  • Contro i tentativi di scasso esistono vetrate stratificate, costituite da due o più lastre, assemblate tramite pellicole in materiale plastico (Pvb) antisfondamento e definite antieffrazione in seguito ai risultati di test di laboratorio che simulano tentativi di scasso manuali. Vengono classificati 8 livelli (Uni En 356), in ordine crescente di resistenza, da P1A a P5A e da P6B a P8B.
  • Contro i colpi d’arma da fuoco si utilizzano vetri speciali, anch’essi costituiti da lastre accoppiate con elastomeri che, in caso di attacco, mantengono i vetri coesi. Le classi (in ordine crescente di sicurezza) da BR1 a BR7 attestano la resistenza a pistole e fucili; quella da SG1 a SG2 ai fucili da caccia (Uni En 1063).
Finestre di Oknoplast

Prismatic Evolution di Oknoplast

Prismatic Evolution di Oknoplast basa il disegno sulla simmetria, con nodo centrale ridotto e maniglia posizionata esattamente al centro, e sull’ampia superficie vetrata, che permette il passaggio di +22% di luce solare rispetto a una finestra tradizionale. Il profilo da 76 mm a 3 guarnizioni garantisce elevato isolamento termico e acustico. Può essere dotata di ferramenta antieffrazione in classe RC1 e RC2 con possibilità di aggiungere vetrocamere antieffrazione P2 e P4 (di vetro laminato con due lastre da 3 mm) e pellicola antieffrazione. Prezzo su preventivo. http://www.oknoplast.it

 

Finestre di Bg Legno

Guardian Angel di BG Legno

I serramenti con sistema certificato antieffrazione Guardian Angel di BG Legno contano ben 15 punti di chiusura speciali lungo tutto il perimetro, mentre il vetro è in classe P4A. Vengono sottoposti a una serie di test (deformazione, tentativo di intrusione e di scardinamento) e rientrano in classe antieffrazione RC 2. Prezzo su preventivo. http://www.bglegno.it

 

Finestre di Schuco

Finestre di alluminio di Schüco

Le finestre di alluminio di Schüco possono integrare accessori per la sicurezza, come maniglie con chiave, rostri, serrature a più punti di chiusura, sensori a scomparsa connessi all’allarme, per rientrare in classe di antieffrazione RC3. Inoltre, il set SimplySmart Open Source integrabile di componenti meccanici di rinforzo e protezione, completamente a scomparsa nel perimetro dell’anta, mantiene la classe RC 2 anche a finestra aperta a ribalta fino a 17,5 cm. Prezzo su preventivo. http://www.schueco.it

 

Finestra di Velux

GGL Q di Velux

La finestra per tetti certificata antieffrazione GGL Q di Velux con apertura a bilico, realizzata con legno di pino stratificato e isolato internamente con polistirene espanso sinterizzato, è dotata di due blocchetti di chiusura con chiave e di cerniere rinforzate. Rientra nella classe 2 di resistenza antieffrazione ed è equipaggiata con vetro stratificato anti vandalismo, in classe P4A. Disponibile in versione manuale, può essere completata con tapparelle e tende sia interne sia esterne, manuali o solari. Nella misura L 55 x H 78 cm, in legno naturale, costa 474 euro + Iva. http://www.velux.it

 

Finestra di Wnd

Ravia PRO di WnD

I serramenti della gamma Ravia PRO di WnD risultano complanari esternamente e grazie a un’anta spessa 92 mm permettono elevate prestazioni di isolamento termico e acustico. Dal nodo centrale ridotto e dalla superficie vetrata più ampia, presentano un’aletta lungo tutto il perimetro interno del profilo, che rallenta i tentativi di effrazione, mentre possono essere completati con ferramenta antieffrazione in classe RC2. Prezzo su preventivo. http://www.finestrewnd.it

Tapparelle

Esteticamente sono simili a quelle tradizionali, ma irrobustite con catenacci d’acciaio o con ferri che s’inseriscono direttamente nella muratura. Il controtelaio è di ferro con spessore non inferiore ai 2 mm, con zanche d’ancoraggio al muro, controtelaio e lamelle in trafila d’alluminio. Alcuni modelli hanno aste orientabili in diverse posizioni, per lasciare passare aria e luce, e sono dotati di serratura di sicurezza a cilindro europeo.

Aggiunte di qualità

L’evoluzione dell’offerta del settore della protezione si concentra anche sul parco edilizio preesistente, al fine di migliorarne le prestazioni. È il caso degli accessori intelligenti, capaci di aggiungere tranquillità in modo semplice e immediato, senza tralasciare la gradevolezza alla vista: inferriate, oscuranti, piccoli meccanismi nascosti diminuiscono così la permeabilità senza troppo impegno, sia di tempo sia economico.

Ingranaggio di Fischer

B-Lock di Fischer

B-Lock di Fischer è un sistema antiintrusione per tapparelle motorizzate con elementi di nylon fibro-rinforzato e anima di acciaio inox. Semplice da installare, anche su sistemi preesistenti, è acquistabile in kit completo di tutti gli accessori necessari ed è disponibile in versione a 4 o a 5 snodi. Prezzo a 4 snodi 15,50 euro. http://www.fischer.it

Persiane

Quelle blindate sono interamente in lamiera d’acciaio zincata da 20/10 per il telaio, da 15/10 per i profili delle ante e da 10/10 per le stecche. Robuste cerniere di ferro su telaio e ante, con perno in acciaio e cuscinetto reggispinta completano la messa in sicurezza. Come una porta blindata, hanno rostri antistrappo sia sulle cerniere che sulle ante. Le serrature (a più punti di chiusura) sono in mezzo cilindro europeo.

Frangisole

Finestra di Kikau

Alika Flat RC2 di Kikau

Il frangisole avvolgibile di alluminio Alika Flat RC2 di Kikau in versione blindata ha speciali accessori che in posizione di chiusura completa delle lamelle assicurano una resistenza all’effrazione in classe 2: guide speciali rinforzate a doppia camera, funghetti antistrappo su ogni lamella, serratura di sicurezza a fascia con puntali d’acciaio, dispositivi superblock antisollevamento. Resistente alla corrosione, grazie ad ossidazione anodica, e 100% riciclabile, nella misura L 160 x H 230 cm costa a partire da 1.108 euro + Iva. http://www.kikau.it

Inferriate

Rappresentano uno dei sistemi più efficaci, perché possono essere eliminate soltanto tramite strumenti di grande potenza e molto rumorosi. Sono costituite da barre d’acciaio, spesse almeno 15 cm, che si estendono per tutta la larghezza della finestra e fissate al muro da entrambi i lati. Per evitare l’effetto “prigione”, oggi si utilizzano grate apribili a pacchetto. D’obbligo, quindi, l’utilizzo di una serratura di sicurezza. Esistono anche modelli con sensori che rivelano l’apertura dell’anta, dando  così l’allarme.

Inferriata di Mito

Dea Silver di Mito

L’inferriata Dea Silver di Mito, in classe antieffrazione 2 (disponibile in classe 3 con doppio puntale), ha le cerniere a bilico su perni a spessore maggiorato. Si apre sia verso l’esterno sia verso l’interno, per agevolare la movimentazione di persiane o scuri, e in versione con snodo, quest’ultimo è rotante su un rostro antistrappo fissato sul telaio, che blocca ulteriormente l’anta, che può così aderire alla parete esterna. In dimensione L 70 x H210 cm, ad anta unica con snodo, finitura canna di fucile, classe 2, costa 899 euro + Iva. http://www.mito.it

Box auto più sicuri

Se il posto auto è in comunicazione con l’abitazione principale, renderlo impenetrabile è una priorità. Le chiusure più sicure sono i portoni blindati con struttura d’acciaio. Se però non si può o non si vuole sostituire il portone, un buon compromesso è cambiare la serratura standard con una corazzata, corredata da una piastra che protegge contro gli attacchi tramite la forza fisica ed è inoltre antistrappo e antitrapano. Meglio sceglierle con più punti di chiusura, per ostacolare così il sollevamento dell’anta. Il massimo della sicurezza lo si ottiene con le serrature elettroniche motorizzate. L’apertura del portone può avvenire anche tramite riconoscimento biometrico delle persone abilitate, eliminando del tutto la necessità di chiavi, codici e telecomandi.

I portoni motorizzati per il box, che devono avere sempre il marchio CE, possono prevedere vari dispositivi di sicurezza. Tra questi:

  • magneti che, in caso di intrusione, si attivano automaticamente  bloccando il motore in qualsiasi posizione.
  • allarmi che si azionano in caso di tentata effrazione e durante la chiusura della porta.
  • radiocomandi che utilizzano codici crittografati a prova di hacker.

IMPIANTI ANTIFURTO

Sono attivi i dispositivi che difendono la casa intervenendo nel momento in cui si verifica il tentativo di effrazione, in base a decisioni preautorizzate.

Una buona difesa passiva può essere ulteriormente rafforzata con un sistema d’allarme, una sinergia che rappresenta un deterrente all’azione di un potenziale ladro non professionista. L’impianto antifurto rimane inoltre l’ultima linea di difesa se la barriera fisica viene meno (si pensi, per esempio, alle finestre lasciate aperte d’estate). È qui che intervengono le difese attive: nel momento in cui si verifica un evento del genere, i sensori rilevano la presenza di estranei in casa (oppure la forzatura di un serramento) e attivano la centralina, che fa così scattare l’allarme: si accende una sirena, spesso accompagnata da una luce (il lampeggiante) che permette di individuare a colpo d’occhio da dove proviene il segnale acustico. Se previsto, vengono avvertite automaticamente le forze dell’ordine o il servizio di sorveglianza privato. La sirena non teme il taglio dei cavi della corrente, perché è alimentata da una batteria autonoma.

Smarthome di AVE

Centrale IoT smart AVE

Compatibile anche con impianti radio preesistenti, l’antifurto smart AVE si integra nelle soluzioni smart home del marchio in un’unica piattaforma a servizio di domotica, videocitofonia, antintrusione. La centrale IoT – in due modelli, con e senza schermo touch screen da 7” – supporta soluzioni miste radio/filo e il telecomando con funzioni personalizzabili richiama scenari domotici. Controllabile anche da remoto, via app AVE Cloud, il sistema (espandibile fino a 120 ingressi totali con diversi tipi di rivelatori e di periferiche radio) comunica in tempo reale, inviando notifiche e visualizzando immagini delle telecamere e stato dell’impianto. Prezzo su preventivo. http://www.ave.it

Smarthome di Urmet

868MHZ di Urmet da Leroy Merlin

L’antifurto wireless 868MHZ di Urmet da Leroy Merlin si alimenta sia da rete elettrica sia a batteria ed è dotato di collegamento senza fili. Molto semplice da usare, ha l’unità di rilevamento con sensore di movimento installabile a muro con apposito sostegno oppure semplicemente appoggiabile su piano. Grazie alla connessione internet, è possibile monitorare la casa da remoto, anche rivedendo i video. Il kit è composto da centrale antintrusione, 1 sensore porta/finestra, 1 sensore infrarosso, 2 tags e costa 299,99 euro. http://www.leroymerlin.it

Impianti sicurezza casa con fili, senza e misto

  • In un impianto cablato tutte le componenti sono collegate tramite  cavi elettrici. Per questo è poco consigliato in una casa esistente, soprattutto se non è in progetto nessuna ristrutturazione: nonostante il costo in sé non sia eccessivo, le opere murarie necessarie a mettere i fili sotto traccia possono essere molto onerose.
  • • L’impianto wireless, al contrario, non richiede opere murarie: i vari sensori comunicano attraverso onde radio con la centralina. Quest’ultima e la sirena d’allarme sono alimentate da batterie. La sostituzione ciclica di queste, negli impianti al cento per cento senza fili, è il tipo di manutenzione più importante, da effettuarsi secondo le indicazioni del produttore (generalmente da un minimo di due a un massimo di 10 anni).
  • • Esiste poi l’impianto combinato, che unisce i pregi di entrambi i sistemi: la centralina, la sirena e il lampeggiante sono collegati alla corrente elettrica domestica, mentre rilevatori e sensori comunicano con la centrale di comando attraverso onde radio. ATTENTI ALLE FREQUENZE!

Un buon impianto wireless deve rispettare la normativa europea sulle trasmissioni. Per essere a norma deve quindi  usare le frequenze 433 Mhz o 868 Mhz: i migliori le utilizzano entrambe (i sistemi a frequenza singola sono ormai obsoleti), per evitare che qualche interferenza possa comprometterne il funzionamento.

La centralina, il cuore del sistema

Componente più importante nonché indispensabile, attiva, disattiva e gestisce l’intero impianto. È l’unità centrale, infatti, che determina le azioni da intraprendere, non appena i rilevatori segnalano che è in atto un’intrusione. Ci sono molti modi per accedere ai suoi comandi. Il più comune è il tastierino numerico: digitando un codice si attiva oppure si disattiva l’allarme. Altrettanto diffuse sono la chiave elettronica – dotata di un microprocessore, da inserire nell’apposito quadro – e il radiocomando, che controlla il dispositivo tramite segnali radio. Occorre prestare attenzione per non annullare la sicurezza di questi sistemi: in particolare, il codice alfanumerico può essere spiato, la chiave e il radiocomando possono essere trafugati o smarriti. Oggi, però, la maggior parte delle centraline prevede comandi a distanza e, tramite un qualunque tipo di collegamento Internet, si gestisce anche dal proprio computer e/o dallo smartphone, grazie alle app specifiche progettate dalla stessa azienda che costruisce l’antifurto.
Con questi software si ha un controllo totale sui dispositivi, ovunque ci si trovi. Oltre alle notifiche di allarme, si possono ricevere segnalazioni in tempo reale di guasti o problemi tecnici di vario tipo.

Sensori e ripartizione in zone

Una delle caratteristiche più importanti della centralina è la possibilità di suddividere il sistema antifurto in diverse aree, con la possibilità di gestirle in modo indipendente l’una dall’altra. A ciascuna zona, così, associa uno o più sensori.

Si attiva l’allarme solo in determinati ambienti della casa, escludendone altri. In un’abitazione di piccole dimensioni, per esempio, sarà possibile, durante la notte, tenere in allerta soltanto i sensori esterni, delle porte e delle finestre, escludendo quelli interni.

Quando si è fuori casa, invece, si rende operativo l’intero sistema, dentro e fuori. La suddivisione in zone permette di accertarsi della natura degli allarmi. Se scatta soltanto sul perimetro esterno, può darsi che si tratti di un errore (per esempio in caso del passaggio di un gatto). Ma se suona anche all’interno, molto probabilmente sta avvenendo un’effrazione.

Un’effrazione può essere contrastata in due modi: bloccandola sul perimetro della casa – quando l’intruso sta penetrando nell’abitazione attraverso una porta, una finestra o un lucernario – oppure dentro l’abitazione, intervenendo se il malintenzionato è riuscito a superare indenne la prima linea di difesa. Per questo motivo, i sensori (detti anche rivelatori) vengono suddivisi in due macrocategorie: quelli perimetrali, che segnalano la forzatura di serramenti o recinzioni, e quelli volumetrici, che completano la difesa all’interno della casa.

Sensori perimetrali

  • a contatto magnetico Vengono applicati a porte e finestre e sfruttano la cosiddetta tecnologia Reed, che si basa sull’equilibrio di due campi magnetici. Quando uno dei due si allontana dall’altro, l’assenza di contatto fa scattare l’allarme. I modelli più economici sono piuttosto vulnerabili: basta applicare un magnete all’esterno del varco (anche con allarme inserito) per simulare il campo. I sensori più avanzati, invece, sono a triplo bilanciamento oppure dispongono di tecnologie antisabotaggio, garantendo livelli di sicurezza maggiori.
  • piezodinamici Impediscono le intrusioni da recinzioni e cancelli, oppure da grandi vetrate fisse, in quanto riescono a percepire tutte le vibrazioni a cui tali barriere possono essere sottoposte, scattando in caso di taglio, sfondamento e arrampicamento. Possiedono un’elevata tolleranza ai fattori di disturbo climatici, come vento, pioggia, neve e temperature estreme. Per proteggere grandi recinzioni, ancor più affidabili sono i sensori con accelerometro. Sono formati da un sensore master e 6 sensori “slave”, che dialogano fra loro e sono in grado di localizzare con precisione la zona del perimetro in cui si è verificata l’intrusione. Molto sensibili, scattano anche in caso di piegamento e sollevamento della rete.
  • A infrarossi attivi Tra i più usati per la protezione esterna delle case, sono costituiti da un trasmettitore che emette un fascio di raggi infrarossi a impulsi e da un ricevitore che li trasforma in segnali elettrici. Se il raggio s’interrompe per il passaggio di cose o persone, scatta l’allarme. Sono utili nei passaggi obbligati come corridoi, cortili, scale comuni. I sensori a infrarossi attivi possono produrre falsi allarmi, provocati dal passaggio di animali. Per questo motivo esistono in commercio rivelatori pet friendly, che escludono automaticamente interruzioni del fascio grandi come un cane o un gatto.

Sensori volumetrici

  • A infrarosso passivo

Detti anche PIR, sono in grado di captare l’emanazione infrarosso prodotta dal calore di un corpo in movimento, facendo di conseguenza scattare l’allarme. La tecnologia è così sofisticata da poter distinguere tra un essere umano e un animale domestico, evitando segnalazioni ingiustificate (grazie alla tecnologia DMT, cioè Random Dynamic Time Segmentation).

  • A microonde

Utilizzano la riflessione di onde elettromagnetiche dei corpi in movimento: la stanza viene saturata da queste onde, la cui presenza è captata dal sensore e percepita come stato di quiete. Non appena lo schema viene infranto dal passaggio di un corpo umano, lo stato di quiete cessa e il rivelatore fa scattare l’allarme.

  • Misti

Molti dei sensori volumetrici usano sia la rilevazione di calore e movimento, sia la tecnologia a microonde.In questo modo, l’ambiente da proteggere è coperto nella sua interezza, senza punti ciechi o deboli. Poiché l’allarme scatta soltanto se tutti i sistemi di rilevamento sono attivati, si riduce il rischio dei falsi allarmi.

Due tipi di allarme e avviso in tempo reale

Ricevuta la comunicazione dai sensori, la centralina rielabora i segnali e li invia ai dispositivi che hanno il compito di lanciare l’allarme, avvisando dell’intrusione in casa. Diversi i modelli sul mercato, che si possono suddividere in due famiglie: sirene e combinatori telefonici.

  • Sirene

Oltre all’allarme acustico, hanno tutte un lampeggiante e sono sempre alimentate in maniera autonoma: anche tagliando il cavo elettrico, proseguirebbero a suonare grazie a una batteria d’emergenza. I vecchi modelli, tuttavia, sono a rischio di sabotaggi: possono essere riempiti di schiuma per attutirne il suono o strappate dal muro e gettate in acqua per mandarle in corto circuito. Quando si sceglie una sirena, quindi, è meglio optare per una soluzione con apposita protezione antischiuma e antisabotaggio. Oltre a un modello per esterni è inoltre consigliabile prevedere- a un costo contenuto – anche una sirena interna.

  • Combinatori telefonici

Hanno il compito fondamentale di avvisare i proprietari di casa e, previa autorizzazione, anche gli organi di polizia. La richiesta può essere inoltrata alla Questura (www.poliziadistato.it) e il servizio è gratuito. Il combinatore telefonico, che nelle più moderne centraline è integrato, sfrutta la linea tradizionale: appena si verifica un’intrusione, l’unità centrale compone uno o più numeri prestabiliti in fase di configurazione dell’impianto. Ancora più sicuri sono i combinatori gsm, in quanto evitano il rischio che i ladri disattivino i cavi telefonici.

Telecamere per tenere tutto sotto controllo

Anche se generalmente non impediscono intrusioni indesiderate in casa, possono rappresentare un ulteriore deterrente contro le intrusioni. Hanno infatti lo scopo di registrare una o più aree per un determinato lasso di tempo, con la possibilità di visionare, anche in seguito, le riprese effettuate. Gli ultimi sistemi consentono inoltre di tenere sotto controllo la casa anche da remoto, con smartphone, tablet o pc. Anche l’impianto di videosorveglianza può essere però associato a un impianto antifurto. I modelli più avanzati sono dotati di sensori di movimento che, in caso di intrusione, attivano l’allarme. Sono dotate della funzione di registrazione digitale e si connettono alla rete wireless di casa senza altri cavi. Le telecamere IP hanno una risoluzione HD (1280×720 pixel), con eccellente nitidezza delle riprese. Richiedono però una connessione Internet ad alta velocità. ALLACCIATE AL ROUTER  
Per contenere i costi, si possono scegliere modelli con collegamento diretto (Ethernet) al router Internet. Tra questi, i migliori sono detti PoE (Power over Ethernet): grazie a un adattatore, sfruttano un unico cavo sia per l’alimentazione elettrica, sia per il collegamento alla rete.

Camera di Tapo

Tapo C425 di TP-Link

La telecamera di sicurezza per interni e esterni Tapo C425 di TP-Link, alimentata a batteria ricaricabile (300 giorni di autonomia) e connessa wi-fi, ha la base magnetica per il posizionamento su qualsiasi base metallica, oltre che il fissaggio tradizionale a parete. Ha una risoluzione video QHD 2K e sistema di rilevamento basato sull’intelligenza artificiale e può essere abbinata ad apposito pannello solare per l’alimentazione green. Costa 149,99 euro. http://www.tp-link.com/it

Camera di Nice

IP cameras di Nice

Le IP cameras di Nice grazie alla memorizzazione locale tramite USB permettono di far rivedere i video di sorveglianza preregistrati e di monitorarli in streaming a distanza via app. Nelle versioni MyEye Dome e MyEye Bullet, con analisi avanzata delle immagini e risoluzione HD, monitorano in tempo reale sia di giorno sia di notte, integrando allarmi luminosi e sonori, altoparlante e microfono. Prezzo su preventivo. http://www.niceforyou.com

 

Computer di Ezviz

SD7 di Ezviz

Lo smart screen SD7 di Ezviz, touch e wireless, controlla tutti i dispositivi di sicurezza della casa in modo intuitivo e immediato. Collegabile via app per la gestione anche da remoto, è personalizzabile in base alla priorità di ogni membro della famiglia e posizionabile in qualsiasi ambiente. Prezzo 149,99 euro. http://www.ezviz.com

 

Smarthome di Vimar

By-alarm Plus di Vimar

By-alarm Plus di Vimar, impianto anti-intrusione modulare, scalabile, professionale, è espandibile anche in radiofrequenza. Include centrali di controllo con schede radio e GSM, sirene, tastiere da parete (con e senza trasponder), con display e tasti retroilluminati. La sirena esterna, sottile 5 cm, ha protezioni antiapertura, antistrappo e antischiuma. La videosorveglianza Elvox TVCC ad alta risoluzione ha segnalazione preventiva e deterrenza. Il tutto gestibile e visualizzabile anche da remoto via app View. Il kit centrale costa a partire da 794,69 euro + Iva. http://www.vimar.com

 

Netatmo di BTicino

Antifurto filare BTicino

Integrabile con il sistema domotico MyHome del marchio, l’antifurto filare BTicino, grazie all’interfaccia bus radio, può accogliere dispositivi wireless e gestire le funzioni anti-intrusione con le potenzialità di un sistema integrato (ad esempio abbassando le tapparelle o accendendo le luci). La centrale con combinatore GSM in 4G si connette a Internet e l’app Alarm Next informa sullo stato dell’impianto anche da remoto. Le telecamere intelligenti da interno e da esterno Netatmo migliorano il grado di protezione. Prezzo su preventivo. http://www.bticino.it

 

INSTALLAZIONE CERTIFICATA DELL’ALLARME

È sempre consigliabile affidarsi a uno specialista del settore, piuttosto che installare da soli l’impianto antifurto, nonostante la proposta di numerose soluzioni fai da te. Innanzitutto per i documenti di certificazione, che qualunque agenzia assicurativa chiederà, se si ha intenzione di assicurarsi contro i furti. Molte società, inoltre, offrono sconti se l’antifurto è presente e correttamente installato, cosa che soltanto una certificazione può dimostrare.  Ma anche per una migliore progettazione: ogni ambiente ha il suo antifurto ideale e un impianto sottodimensionato comporta rischi tanto quanto uno sovradimensionato. Solo un professionista potrà consigliare la soluzione migliore per ogni esigenza.

Documenti obbligatori

Verificare i componenti del sistema d’allarme: devono tutti possedere la marcatura CE, obbligatoria per legge, che attesta la sicurezza delle parti elettriche. Sui prodotti che utilizzano onde radio e sui combinatori telefonici, la marcatura CE attesta anche la conformità alla Direttiva Europea R&TTE che regolamenta le frequenze radio e le potenze da usare, oltre ai parametri necessari per collegarsi alla rete telefonica pubblica (PSTN) o cellulare (GSM).
• Impianto elettrico: se l’installatore ha dovuto allacciare il sistema antifurto alla rete elettrica, deve rilasciare la conformità ai sensi della legge 37/08 (l’ex 46/90).
• Se l’impianto è interamente wireless, quindi senza alcun allacciamento alla linea elettrica, l’installatore non è obbligato a rilasciare nessuna certificazione.

Volontari o su richiesta
• Le certificazioni relative alle prestazioni dei prodotti sono rilasciate soltanto se l’installatore lo desidera oppure se il cliente fa esplicita richiesta. Si riferiscono alla norma CEI 79-x (79-2 per prodotti filari, 79-3 per gli impianti, 79-16 per i sistemi senza filo), oppure alla norma europea EN50131. Il marchio di certificazione IMQ, per esempio, attesta la conformità dei prodotti alla norma CEI 79-x.

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