Bonus porte e porte blindate 2025: quali aliquote e modalità

Per l'acquisto ex novo o per la sostituzione di una porta, interna o di ingresso, possono esserci alcune detrazioni Irpef, al 50%, al 36% o al 30% a seconda che il lavoro sia eseguito sull'abitazione principale opure no. E dal 2026 ulteriore cambio di aliquote...

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 12/04/2025Aggiornato il 01/08/2025

L’acquisto delle porte per la casa può essere agevolato con  le detrazioni fiscali del bonus ristrutturazione (porte interne) o dell’ecobonus (porta di ingresso). La legge di Bilancio 2025 ha poi profondamente modificato il novero dei bonus casa, prevedendo diverse aliquote:

  • al 50% sull’abitazione principale fino al 31 dicembre 2025
  • al 36% sulla seconda casa fino al 31 dicembre 2025.

Dal 2026 le aliquote cambiano ancora e diventano al 36% sulla prima casa e al 30% sulla seconda casa per poi uniformarsi al 30% per tutti, senza distinzione tra prima e seconda casa dal 2028.

Vediamo nel dettaglio quali sono le agevolazioni fiscali per l’acquisto delle porte di casa e come goderne.

Bonus porte: come pagare 

L’agevolazione si ottiene tramite detrazione IRPEF in 10 rate annuali di pari importo facendo la dichiarazione dei redditti.

  • Pagamenti con bonifico bancario/postale parlante, riportando:

    • riferimento all’art. 16-bis del DPR 917/1986

    • codice fiscale del beneficiario della detrazione

    • codice fiscale o P.IVA dell’impresa esecutrice

  • Necessario conservare ricevute e documentazione in caso di controlli.

Bonus porte interne

La sostituzione di porte interne quando è:

  • manutenzione ordinaria sul singolo appartamento non dà diritto a nessun bonus fiscale. Se si sostituiscono semplicemente delle porte, non si può godere di nessun tipo di detrazione
  • manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia permette di avere la detrazione fiscale per ristrutturazione. Quindi se all’interno di questi lavori rientra anche il cambio delle porte, fino al 31 dicembre 2025 si può avere il 50% di bonus per la prima casa e il 36% sulla seconda casa. Se per esempio si rifanno gli impianti dei servizi igienici di casa, anche la sostituzione della porta del bagno può essere fatta rientrare nei lavori complessivi di manutenzione straordinaria detraibili. Come ha avuto modo di precisare l’Agenzia delle entrate nella sua rubrica La posta di Fiscoggi, si verifica, infatti, in tale ipotesi, un effetto di trascinamento, per cui l’intervento di manutenzione ordinaria può essere considerato assorbito nell’ambito della categoria di intervento edilizio di maggior rilievo.
Porta scorrevole interno muro Cristal Frame con anta in cristallo. http://www.ferrerolegno.com

Porta scorrevole interno muro Cristal Frame con anta in cristallo. http://www.ferrerolegno.com

Bonus fiscale per porte d’ingresso blindate

L’installazione di porte d’ingresso blindate o rinforzate rientra tra gli interventi agevolabili ai fini della sicurezza contro atti illeciti (es. furti, aggressioni), secondo l’art. 16-bis, comma 1, lett. f del TUIR. Inoltre se si procede ad una ristrutturazione generale di casa, l’acquisto dei serramenti fra cui rientra anche la porta di ingresso, può rientrare nel computo generale dei lavori eseguiti.

Detrazione prevista

  • Fino al 31 dicembre 2025: detrazione 50% su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare (prima casa); per abitazioni diverse dalla prima casa, aliquota al 36%.

  • Dal 2026 al 2027: la detrazione per l’abitazione principale scende al 36%, per la seconda casa al 30%.

  • Dal 2028: detrazione al 30%, tetto massimo 48.000 euro, senza distinzione tra prima e seconda casa.

Classe di sicurezza

Le porte antieffrazione si dividono in sei classi, regolate dalla norma Uni En 1627, con le quali si misura la capacità di resistenza e si distinguono in base al superamento di particolari test, con criteri che riguardano la serratura. La detrazione fiscale al 50% o al 36%, a seconda se prima o seconda casa, è fruibile per tutte le classi di sicurezza.

Porta blindata D180 di Dierre

Porta blindata D180 di Dierre. http://www.dierre.com

Ecobonus per porte d’ingresso: quando spetta

L’Ecobonus si applica solo in caso di sostituzione di una porta d’ingresso già esistente con una nuova coibentata, che migliori l’efficienza energetica dell’edificio.

Requisiti principali

  • La porta deve separare un ambiente riscaldato (come un appartamento) dall’esterno o da locali non riscaldati.

  • Deve rispettare i valori di trasmittanza termica previsti per gli infissi (come le finestre).

  • L’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento.

Esempi pratici

Non viene agevolato l’acquisto di una porta collocata tra vano scale non riscaldato e esterno, ma si può avere l’ecobonus per:

  • Porta tra appartamento riscaldato e vano scale non riscaldato

  • Porta tra appartamento riscaldato e esterno

  • Porta tra vano scale riscaldato e esterno

Aliquote previste

  • 50% di detrazione sulla prima casa fino al 31 dicembre 2025; al 36% nel 2026.

  • 36% di detrazione su abitazioni diverse dalla principale fino al 31 dicembre 2025; al 30% nel 2026.

Cosa serve per ottenere l’ecobonus

Approfondisci tutto quelle che serve sapere sull’ecobonus qui. In sintesi, però, relativamente all’acquisto della porta di ingresso, considera che occorre:

  • pagare con bonifico parlante (bancario o postale) 

  • inviare Scheda Descrittiva sul sito Enea, nella sezione dedicata all’Ecobonus.

  • Conservare documenti come fatture, schede tecniche e ricevute, che non vanno inviati ma tenuti per eventuali controlli.

Chi può avere le detrazioni fiscali per le porte di casa

Sia il bonus ristrutturazione che l’ecobonus spettano ai proprietari e ai titoli di diritti reali di godimento sull’immobile. 

In particolare, la detrazione al 50% per le spese sostenute nell’anno 2025 e al 36% per quelle sostenute negli anni 2026 e 2027, spetta a condizione che:

  • il contribuente sia titolare di un diritto di proprietà (compresa la nuda proprietà e proprietà superficiaria) o di un diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (usufrutto, uso, abitazione), al momento di inizio dei lavori
  • l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale.

Come ricorda l’Agenzia delle entrate nella circolare n. 8/E del 2025, l’aliquota alta al 50% non si applica al familiare convivente e al detentore dell’immobile (ad esempio, il locatario o il comodatario) che possono applicare invece, nel rispetto di ogni altra condizione, la detrazione nella misura del 36 per cento delle spese sostenute nel 2025 e del 30 per cento delle spese sostenute nel 2026 e nel 2027.

L’Agenzia inoltre chiarisce che, nella nozione di abitazione principale, rientra anche l’unità immobiliare adibita a dimora abituale di un familiare del contribuente. Inoltre, qualora l’immobile non sia adibita ad abitazione principale all’inizio dei lavori, l’aliquota al 50% spetta a condizione che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale al termine dei lavori.

Niente bonus mobili per l’acquisto delle porte

Non si può usufruire del bonus mobili per l’acquisto delle porte, né di quelle interne né di ingresso, in quanto questa agevolazione Irpef è prevista solo per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+.

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