I riscaldamenti si possono accendere in caso di impianto centralizzato in oltre la metà degli 8mila comuni italiani, vale a dire quelli della cosiddetta zona climatica E, che comprende grandi città come Milano, Torino, Bologna, Venezia a partire dal 15 ottobre, mentre per gli altri l’avvio segue le indicazioni date dalla divisione del Paese in fasce climatiche.
Accensione riscaldamenti: le date per zone climatiche
Il nostro Paese è diviso in sei zone climatiche, ognuna con proprie date per l’accensione dei riscaldamenti negli edifici dove l’impianto è centralizzato.
È il Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto del 1993 a stabilire le modalità e le limitazioni sull’accensione dei riscaldamenti in Italia, con la divisione del nostro Paese in sei zone climatiche. Riportiamo alcuni dei Comuni delle diverse zone, ricordando che i comuni montani rientrano nella fascia F.
- Zona A – Dal 1 dicembre al 15 marzo, per 6 ore al giorno
Sud e isole: Comuni di Lampedusa e Linosa (AG); Porto Empedocle (AG) - Zona B – Dal 1 dicembre al 31 marzo, per 8 ore al giorno
Sud e isole: Agrigento; Catania; Crotone; Messina; Palermo; Reggio Calabria; Siracusa; Trapani. - Zona C – Dal 15 novembre al 31 marzo, per 10 ore al giorno
Nord-Ovest: Imperia.
Centro: Latina.
Sud e isole: Bari; Benevento; Brindisi; Cagliari; Caserta; Catanzaro; Cosenza; Lecce; Napoli; Oristano; Ragusa; Salerno; Sassari; Taranto. - Zona D – Dal 1 novembre al 15 aprile, per 12 ore al giorno
Nord-Ovest: Genova; La Spezia; Savona.
Nord-Est: Forlì.
Centro: Ancona; Ascoli Piceno; Firenze; Grosseto; Livorno; Lucca; Macerata; Massa C.; Pesaro; Pisa; Pistoia; Prato; Roma; Siena; Terni; Viterbo.
Sud e isole: Avellino; Caltanissetta; Chieti; Foggia; Isernia; Matera; Nuoro; Pescara; Teramo; Vibo Valentia. - Zona E – Dal 15 ottobre al 15 aprile, per 14 ore al giorno
Nord-Ovest: Alessandria; Aosta; Asti; Bergamo; Biella; Brescia; Como; Cremona; Lecco; Lodi; Milano; Novara; Padova; Pavia; Sondrio; Torino; Varese; Verbania; Vercelli.
Nord-Est: Bologna; Bolzano; Ferrara; Gorizia; Modena; Parma; Piacenza; Pordenone; Ravenna; Reggio Emilia; Rimini; Rovigo; Treviso; Trieste; Udine; Venezia; Verona; Vicenza.
Centro: Arezzo; Perugia; Frosinone; Rieti.
Sud: Campobasso; Enna; L’Aquila; Potenza. - Zona F – Nessuna limitazione
Nord-Ovest: Cuneo.
Nord-Est: Belluno; Trento.
Per vedere in quale fascia climatica si trovi una certa abitazione si può consultare il sito http://www.comuni-italiani.it: selezionando il Comune di appartenenza, si trovano indicati fra l’altro la zona climatica e il periodo di accensione previsto per legge.
A causa dell’arrivo anticipato del freddo, può essere possibile però accendere prima della data prevista gli impianti termici ma per una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita a pieno regime. Spetta ai sindaci la decisione in caso di eventi climatici particolari.
Per legge, la temperatura interna non può superare i 20 gradi centigradi, con 2 gradi di tolleranza all’interno di abitazioni, scuole e uffici, mentre per gli edifici adibiti ad attività artigianali e industriali il limite è di 18 anni.
Il riscaldamento dovrebbe essere acceso dopo le cinque del mattino e spento entro le 23.

Calorifero in alluminio pressofuso Exclusivo D3 di Fondital, efficiente e realizzato con un processo produttivo sostenibile certificato. A differenza di altri materiali, l’alluminio consente una rilevante riduzione dei consumi e dell’energia necessaria, oltre a essere un materiale leggero, che facilita anche trasporto e installazione.
I consigli per risparmiare sul riscaldamento di casa
Per risparmiare in bolletta, Enea ha stilato dieci regole pratiche per scaldare al meglio le nostre case evitando sprechi.
1) Esegui la manutenzione degli impianti: chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).
2) Controlla la temperatura degli ambienti: scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa prevede una temperatura di 20 gradi più 2 di tolleranza, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario.
3) Attenzione alle ore di accensione. È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia).
4) Installa pannelli riflettenti tra muro e termosifone: è una soluzione semplice ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore, soprattutto nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.
5) Scherma le finestre durante la notte. Chiudendo persiane e tapparelle o collocando tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
6) Evita ostacoli davanti e sopra i termosifoni. Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria, ostacola la diffusione del calore verso l’ambiente ed è fonte di sprechi. Attenzione, inoltre, a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte che comporta solo inutili dispersioni di calore.
7) Fai un check-up alla tua casa. Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo da fare per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi-benefici. Oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento, anche fino al 40%, gli interventi diventano ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali. In particolare si potrà fruire del superbonus al 110% , la maxi detrazione prevista per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica tra cui la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati. (Anche il termoarredo e di conseguenza l’installazione rientrano nel Superbonus?)
8) Scegli impianti di riscaldamento innovativi. Dal 2015, tranne poche eccezioni, si possono installare solo caldaie a condensazione. È opportuno valutare la possibilità di sostituire il vecchio generatore di calore con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza. Sono disponibili anche caldaie alimentate a biomassa e sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) abbinati a impianti solari termici per scaldare l’acqua e fotovoltaici per produrre energia elettrica. Anche per questi interventi è possibile usufruire degli sgravi fiscali.

La caldaia murale a condensazione a gas Vitodens 100-W è ideale nelle sostituzioni di vecchi generatori: è disponibile sia in versione istantanea – con funzione booster per la produzione di acqua calda sanitaria – che in versione solo riscaldamento, per l’abbinamento con bollitore mono o bivalente. Grazie alle dimensioni molto compatte, al peso ridotto, alla rumorosità contenuta e al design innovativo, si integra facilmente in qualsiasi appartamento e abitazione mono o bifamiliare, valorizzando ogni ambiente.
9) Scegli soluzioni tecnologiche innovative: oggigiorno la possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico. Anche la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.
Il supervisore Touch Screen con display orientabile a colori da 4.3″ per il controllo delle più avanzate funzioni domotiche del sistema DOMINA Smart IoT di AVE, grazie ad una sonda che rileva la temperatura esterna può fungere da vero e proprio cronotermostato domotico, permettendo una gestione completa della zona termica in cui è collocato. www.ave.it
10) Installa le valvole termostatiche. Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti.
Ci sono anche soluzioni intelligenti e tecnologiche per la gestione del calore, per un confort sempre più su misura. Ciò è possibile con valvole che si collegano wireless a un’apposita centralina e si gestiscono con App da smartphone, anche da fuori casa.
CALEFFI CODE® di Caleffi permette di gestire la temperatura di ciascun ambiente della casa in modo intelligente. Il sistema si compone di quattro elementi che comunicano tra loro: il comando Comfort Control da applicare ai radiatori, il Gateway che controlla tutti i comandi installati, l’app per programmazione e controllo da remoto e l’eventuale Sensor che migliora il rilevamento della temperatura nell’ambiente. www.code.caleffi.com

L’App su smartphone del sistema di controllo Caleffi Code che permette di gestire in modo intelligente e personalizzato il riscaldamento di casa.
Il ripartitore di calore Dorpimo Aperto di Ista permette di calcolare i costi di riscaldamento in modo preciso, poiché ha due sensori: rileva la temperatura della superficie del radiatore e dell’ambiente circostante. Ogni 2 secondi il display (5 cifre + simboli) alterna la visualizzazione del valore attuale dei consumi e del valore del giorno di riferimento, permettendo all’utente di confrontare le prestazioni del proprio terminale di riscaldamento, in relazione ai consumi effettivi e ideali. Si installa su ciascun radiatore e va abbinato alla valvola termostatica. www.ista.com/it
Fonti / Bibliografia
- Comuni-Italiani.it: Informazioni, CAP e dati utiliInformazioni e statistiche sui comuni, le province e le regioni italiane. Indicazione del sito ufficiale, CAP, numero abitanti, utili link, banche, scuole, farmacie, mappe, previsioni meteo.
- ENEA — itLe attività dell'Agenzia