Riscaldamento: quando accenderlo e come risparmiare

Considerate le temperature elevate di settembre e ottobre, vengono posticipate le date di accensione dei riscaldamenti per l'inverno in arrivo da parte di numerosi Comuni. Chi ha un impianto centralizzato deve infatti rispettare un calendario che, a determinate condizioni, può subire qualche deroga.

Stefania Lobosco
A cura di Stefania Lobosco, Monica Mattiacci
Pubblicato il 20/10/2023 Aggiornato il 20/10/2023
termovalvole airzone

I riscaldamenti si possono accendere in caso di impianto centralizzato in oltre la metà degli 8mila comuni italiani, vale a dire quelli della cosiddetta “zona climatica E”, che comprende grandi città come Milano, Torino, Bologna, Ravenna, Parma, Venezia, Trieste, Treviso, a partire dal 22 ottobre fino al 7 aprile per 13 ore al giorno, mentre per gli altri Comuni l’avvio segue le indicazioni date dalla divisione del Paese in fasce climatiche (zone climatiche).

A causa dell’arrivo anticipato o posticipato del freddo, può essere possibile accendere prima o obbligatorio dopo della data prevista gli impianti termici, ma per una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita a pieno regime. La decisione ultima, in caso di eventi climatici particolari, spetta dunque ai Sindaci delle singole città; ogni condominio, poi, può decidere autonomamente ma sempre all’interno delle decisioni prefissate: quindi gli impianti non possono essere accesi prima e spenti dopo.

Accensione riscaldamenti per fasce climatiche 2023/2024

Accensione riscaldamenti per fasce climatiche 2023/2024

Accensione riscaldamenti: le nuove date per zone climatiche

Il nostro Paese è diviso in sei zone climatiche, ognuna con proprie date per l’accensione dei riscaldamenti negli edifici dove l’impianto è centralizzato. È il Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto del 1993 a stabilire le modalità e le limitazioni sull’accensione dei riscaldamenti in Italia, suddividendo il territorio nazionale in 6 zone climatiche in base alla media delle temperature giornaliere. La zona A (comuni con gradi-giorno inferiori a 600), B (tra 600 e 900); C (tra 901 e 1400), D (tra 1401 e 2100), E (tra 2101 e 3000) ed F (comuni con gradi-giorno superiori a 3000).

Mentre i Comuni montani di Trento, Belluno e Cuneo rientrano nella fascia F, nella zona A troviamo i Comuni di Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle, nella Zona B Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani, nella zona C, Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto, nella Zona D Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova,Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa, Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Verona, Vibo Valentia, Viterbo, nella Zona E Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Cesena, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Vicenza.

Ecco di seguito la mappa per individuare rapidamente le fasce climatiche italiane:

Mappa_Fasce_Climatiche_Italia

Quando si possono accendere i riscaldamenti?

Secondo quanto disposto dalle regole indicate dal Piano Nazionale di contenimento dei consumi di gas, l’accensione del riscaldamento 2023/2024 è stata così predisposta:

  • Zona A: per ore 5 giornaliere dall’8 dicembre 2023 al 7 marzo 2024; Sud e isole: Comuni di Lampedusa e Linosa (AG); Porto Empedocle (AG)
  • Zona B: per ore 7 giornaliere dall’8 dicembre 2023 al 23 marzo 2024; Sud e isole: Agrigento; Catania; Crotone; Messina; Palermo; Reggio Calabria; Siracusa; Trapani.
  • Zona C: per ore 9 giornaliere dal 22 novembre 2023 al 23 marzo 2024; Nord-Ovest: Imperia; Centro: Latina; Sud e isole: Bari; Benevento; Brindisi; Cagliari; Caserta; Catanzaro; Cosenza; Lecce; Napoli; Oristano; Ragusa; Salerno; Sassari; Taranto.
  • Zona D: per ore 11 giornaliere dall’8 novembre 2023 al 7 aprile 2024; Nord-Ovest: Genova; La Spezia; Savona; Nord-Est: Forlì; Centro: Ancona; Ascoli Piceno; Firenze; Grosseto; Livorno; Lucca; Macerata; Massa C.; Pesaro; Pisa; Pistoia; Prato; Roma; Siena; Terni; Viterbo; Sud e isole: Avellino; Caltanissetta; Chieti; Foggia; Isernia; Matera; Nuoro; Pescara; Teramo; Vibo Valentia.
  • Zona E: per ore 13 giornaliere dal 22 ottobre 2023 al 7 aprile 2024; Nord-Ovest: Alessandria; Aosta; Asti; Bergamo; Biella; Brescia; Como; Cremona; Lecco; Lodi; Milano; Novara; Padova; Pavia; Sondrio; Torino; Varese; Verbania; Vercelli; Nord-Est: Bologna; Bolzano; Ferrara; Gorizia; Modena; Parma; Piacenza; Pordenone; Ravenna; Reggio Emilia; Rimini; Rovigo; Treviso; Trieste; Udine; Venezia; Verona; Vicenza; Centro: Arezzo; Perugia; Frosinone; Rieti; Sud: Campobasso; Enna; L’Aquila; Potenza.
  • Zona F: nessuna limitazione; Nord-Ovest: Cuneo; Nord-Est: Belluno; Trento.

Inoltre la temperatura dei riscaldamenti dovrà essere ridotta di 1 °C come segue:

  • a 17 °C con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
  • a 19 °C con più o meno 2 gradi di tolleranza di tolleranza per tutti gli altri edifici (scuole, abitazioni, uffici, etc.).

Per vedere in quale fascia climatica si trovi la propria abitazione si può consultare il sito http://www.comuni-italiani.it: selezionando il Comune di appartenenza, si trovano indicati fra l’altro la zona climatica.

Frame Trends di Cordivari Design radiatore

Radiatore Frame Trends di Cordivari Design

Cosa possiamo fare per ridurre i consumi del gas?

L’adozione di una serie di comportamenti virtuosi può contribuire a limitare il consumo di energia con riduzione dei costi di bolletta degli utenti e impatti positivi anche sull’ambiente. In particolare tra i comportamenti da promuovere troviamo:

  • riduzione della temperatura;
  • riduzione della durata delle docce;
  • riduzione del tempo di apertura dell’acqua calda;
  • rinnovare l’aria di una stanza tenendo le finestre aperte pochi minuti più volte al giorno (mentre lasciarle troppo a lungo aperte comporta solo inutili dispersioni di calore);
  • chiudere, quando possibile, persiane e tapparelle o mettere tende pesanti che riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.

Volendo prevedere interventi sulla casa invece:

  • scegliere rubinetti sostenibili, che limitano l’accensione dello scaldabagno (oltre che il consumo idrico);
  • utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo;
  • sostituire vecchi infissi con altri isolanti (con doppi vetri o tripli in base alle esigenze climatiche e camera d’aria con argon, in materiali altamente coibentanti come ad esempio PVC e legno, a taglio termico e con una particolare attenzione all’insonorizzazione e al comfort acustico interno dell’abitazione);
  • verificare che i cassonetti delle tapparelle siano ben coibentati in modo da evitare infiltrazioni d’aria che possono alterare il comfort della casa;
  • prevedere un isolamento efficace dell’involucro edilizio;
  • installazione, quando possibile, di pompe di calore elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie a gas;
  • installazione, quando possibile, pannelli solari termici per produrre acqua calda.

Migliorare la coibentazione dell’abitazione è un passo molto importante poiché riduce significativamente il fabbisogno energetico. La realizzazione di un isolamento termico a cappotto dell’involucro e in particolare la coibentazione della copertura, riduce le dispersioni tra il 40 e il 50%. È utile isolare, oltre ai muri, tetto e soffitto.

Ulteriori risparmi possono conseguirsi con misure comportamentali mirate al contenimento del dispendio di elettricità, dai piccoli comportamenti quotidiani virtuosi (come il non lasciare apparecchi in standby) ad interventi più incisivi come:

  • sostituire elettrodomestici a più elevato consumo con quelli più efficienti (con un’occhio di riguardo all’etichetta energetica);
  • sostituire climatizzatori con quelli più efficienti;
  • sostituire lampadine tradizionali con quelle a led.
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Schiara 2 di Clivet

Il climatizzatore Split Schiara 2 di Clivet può essere utilizzato anche per riscaldare. Dotato di tecnologia inverter e gas refrigerante ecologico R32, raggiunge la classe di efficienza A++ in riscaldamento e A+++ in raffrescamento. Compatibile con sistemi MonoSplit e MultiSplit fino a 5 unità interne, può essere gestito comodamente da remoto attraverso App NetHome Plus e gli assistenti vocali Alexa o Google Home. La funzione Breeze Away evita che il flusso d’aria sia direzionato direttamente verso le persone e quella Cascata crea un rapido raffrescamento dell’ambiente. È disponibile con potenza a partire da 9.000 Btu/h. L’unità interna misura L 80 x P 19 x H 30 cm. Prezzo da rivenditore. http://www.clivetlive.com

Consigli Enea per risparmiare sul riscaldamento  

Per risparmiare in bolletta, ecco dieci regole pratiche – suggerite anche da Enea – per scaldare al meglio le case evitando sprechi.

1) Esegui la manutenzione degli impianti: chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).

2) Controlla la temperatura degli ambienti: scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa prevede una temperatura di 19 gradi più 2 di tolleranza (ma 18 gradi +2 sarebbero più che sufficienti a garantire il comfort necessario).

3) Attenzione alle ore di accensione: è inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia.

4) Installa pannelli riflettenti tra muro e termosifone: è una soluzione semplice ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore, soprattutto nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.

5) Scherma le finestre durante la notte: chiudendo persiane e tapparelle o collocando tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.

6) Evita ostacoli davanti e sopra i termosifoni: posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria, ostacola la diffusione del calore verso l’ambiente ed è fonte di sprechi. Attenzione, inoltre, a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte che comporta solo inutili dispersioni di calore.

7) Fai un check-up alla tua casa: chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo da fare per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi-benefici. Oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento, anche fino al 40%, gli interventi diventano ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali. 

8) Scegli impianti di riscaldamento innovativi. Dal 2015, tranne poche eccezioni, si possono installare solo caldaie a condensazione. È opportuno valutare la possibilità di sostituire il vecchio generatore di calore con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza. Sono disponibili anche caldaie alimentate a biomassa e sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) abbinati a impianti solari termici per scaldare l’acqua e fotovoltaici per produrre energia elettrica. Anche per questi interventi è possibile usufruire degli sgravi fiscali.

 

 

9) Scegli soluzioni tecnologiche innovative: oggigiorno la possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico. Anche la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.

termostato intelligente connesso TS01 di AVE

Supervisore Touch Screen sistema DOMINA Smart IoT di AVE

Il supervisore Touch Screen con display orientabile a colori da 4.3″ per il controllo delle più avanzate funzioni domotiche del sistema DOMINA Smart IoT di AVE, grazie ad una sonda che rileva la temperatura esterna può fungere da vero e proprio cronotermostato domotico, permettendo una gestione completa della zona termica in cui è collocato. http://www.ave.it

App Airzone Cloud di Airzone

App Airzone Cloud di Airzone

 
Il sistema Easyzone di Airzone, controllabile tramite l’app Airzone Cloud, facilita l’integrazione di un controllo centralizzato accurato degli elementi radianti, dell’unità di produzione e delle pompe di ricircolo all’impianto zonificato (fino a otto zone). Beneficiando del controllo intelligente dell’inerzia termica del pavimento, questa soluzione ottimizza il comfort con una gestione combinata degli impianti ad acqua, aria e radiante, consentendo di raggiungere un comfort termico ideale nel modo più rapido ed efficiente. Attraverso la centrale di controllo produzione, il sistema gestisce automaticamente la produzione del sistema idronico e le pompe di ricircolo in base alle zone in regime di domanda, evitando eccessi di consumo. Inoltre, garantisce il sistema di purificazione e controllo della qualità dell’aria interna mediante ionizzazione, la funzione antigelo di sicurezza che previene il congelamento delle tubazioni, e il controllo della temperatura di comfort in ogni zona. Ed è compatibile con le principali tecnologie di BMS/domotica e IoT. http://www.airzonecontrol.com
 

10) Installa le valvole termostatiche: queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. Ci sono anche soluzioni intelligenti e tecnologiche per la gestione del calore, per un comfort sempre più su misura. Ciò è possibile con valvole che si collegano wireless a un’apposita centralina e si gestiscono con app da smartphone, anche da fuori casa.

Caleffi Code di Caleffi valvola su radiatore Scirocco H

Caleffi Code di Caleffi valvola su radiatore Tiffany di Scirocco H

CALEFFI CODE® di Caleffi permette di gestire la temperatura di ciascun ambiente della casa in modo intelligente. Il sistema si compone di quattro elementi che comunicano tra loro: il comando Comfort Control da applicare ai radiatori, il Gateway che controlla tutti i comandi installati, l’app per programmazione e controllo da remoto e l’eventuale Sensor che migliora il rilevamento della temperatura nell’ambiente. http://www.code.caleffi.com. Il sistema qui in foto è installato su radiatore Tiffany di Scirocco H. http://www.sciroccoh.it

Caleffi Code di Caleffi sistema di controllo della temperatura da smartphone

L’App su smartphone del sistema di controllo Caleffi Code che permette di gestire in modo intelligente e personalizzato il riscaldamento di casa.

Valvole Termostatiche di Airzone

Valvole termostatiche di Airzone

Le testine termostatiche senza fili di Airzone permettono di controllare i radiatori nelle zone. Una soluzione Plug&Play semplice da installare. Il sistema RadianT365 si adatta anche al riscaldamento centralizzato degli edifici. Permettono di impostare la limitazione delle temperature minime e massime per un controllo efficiente con la funzione Eco-Adapt oltre all’ottimizzazione del comfort con controllo proporzionale dell’apertura della valvola del radiatore in base alla temperatura ambiente, inoltre, garantiscono il miglioramento del controllo dell’impianto e una riduzione del consumo di energia, grazie alla gestione della produzione attraverso le interfacce di comunicazione e l’azione sulle pompe di ricircolo. Si adattano a diversi radiatori grazie agli adattatori inclusi per le diverse valvole disponibili sul mercato. Lo schermo a LED mostra la temperatura impostata, lo stato della batteria e la copertura radio. A scelta, è possibile aggiungere un’interfaccia dell’utente nelle zone. La funzione blocco bambini evita un’attivazione involontaria del dispositivo, mentre le funzioni antigelo e anticalcare proteggono l’impianto dal congelamento delle tubazioni e dalla condensa. Sono compatibili con le principali tecnologie di BMS/domotica e IoT. http://www.airzonecontrol.com

 

Doprimo Aperto di Ista ripartitore di calore

Ripartitore di calore Doprimo Aperto di Ista

Il ripartitore di calore Doprimo Aperto di Ista permette di calcolare i costi di riscaldamento in modo preciso, poiché ha due sensori: rileva la temperatura della superficie del radiatore e dell’ambiente circostante. Ogni 2 secondi il display (5 cifre + simboli) alterna la visualizzazione del valore attuale dei consumi e del valore del giorno di riferimento, permettendo all’utente di confrontare le prestazioni del proprio terminale di riscaldamento, in relazione ai consumi effettivi e ideali. Si installa su ciascun radiatore e va abbinato alla valvola termostatica. http://www.ista.com/it

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