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In casa gli elementi funzionali, ma esteticamente poco accattivanti che vorremmo nascondere, possono essere infiniti, dalla lavatrice al televisore, a seconda dei gusti e della sensibilità di ognuno: c’è chi non ci fa neppure caso e chi invece “soffre”di fronte a certe imperfezioni.
Non solo chi è alle prese con una ristrutturazione, ma anche chi abita in una casa appena finita e non ancora perfettamente a posto o chi da troppo tempo mal tollera un piccolo dettaglio “stonato”, apparentemente insignificante, può avere il desiderio di mimetizzare o quantomeno rendere meno visibili certe “brutture”. Un esempio? Un calorifero brutto o anonimo che non piace si veda, uno split del condizionatore che rovina l’estetica di una parete, o ancora la caldaia o il quadro elettrico da nascondere, la cassaforte da camuffare…
Di seguito, una serie di problematiche molto comuni, e qualche idea già testata per risolverle in modo efficace e originale.
NASCONDERE IL CONDIZIONATORE
Una delle esigenze più comuni riguarda gli split del condizionatore. Sono comodi, più pratici ed economici dell’impianto di aria canalizzata, ma bisogna ammettere che non sono belli da vedere. Esiste qualche trucco per camuffarli, soprattutto se se trovano nella zona giorno?
Lo split “scompare” nella nicchia
L’idea vincente per far “sparire” lo split è quella di inserirlo in una nicchia di dimensioni adeguate: se non sporge, già diventa più accettabile. Per completare il camouflage, si può poi chiudere il vano con una griglia realizzata in legno, che lasci filtrare l’aria e possa eventualmente essere anche rimossa. In questo esempio i listelli orizzontali permettono di usare lo split anche senza rimuovere il pannello, anche se il rendimento, in effetti, cala un poco.
Split sopra la porta a vetri, schermato da una griglia
Per posizionare lo split in questa cucina è stata scelta la classica posizione sopra alla porta, ma per farlo sparire ancora di più è stata creata una nicchia nel controsoffitto. Una griglia è stata montata a filo della rientranza per nasconderlo alla vista.
Split inglobato nella credenza
Con lo stesso disegno della griglia della foto sopra, relativa alla cucina, è stato creato nell’attiguo soggiorno un mobile credenza, sopra al quale c’è il climatizzatore che rinfresca tutta la sala.
Camuffare il condizionatore con la pittura
Un’idea vincente per mimetizzare lo split, in modo che il suo impatto sia poco significativo consiste nel dipingerlo dello stesso colore della parete, una scelta semplice, ma d’effetto. Dal punto di vista pratico, perché il risultato sia gradevole, si deve dare una mano di aggrappante sullo split prima di procedere con la pittura.
Lo split inglobato nella libreria su misura
Quando si ha la possibilità di realizzare un mobile su misura, conviene approfittare per trovare al suo interno anche lo spazio adatto per inserire lo split. In questa libreria, per esempio, si trova nell’anta in alto a sinistra. Nei mesi in cui si mette in funzione lo sportello si apre a ribalta, ma per il resto del tempo scompare completamente alla vista.
Spostare l’attenzione su qualcosa di interessante
Prima di tutto un consiglio semplice: se si è ancora nella fase di progetto, conviene indirizzarsi verso modelli accattivanti ed essenziali oppure linee di design minimal o che non danno nell’occhio. Posizionarli sopra alle porte è un altro piccolo trucco per renderli meno visibili. Oppure si può cercare di spostare l’attenzione su qualcos’altro, come in questo caso l’insegna di metallo vintage.
Un’altra declinazione dello stesso trucco: in questa sala, la tinta decisa scelta per la parete sotto lo split, su cui è stata creata anche una composizione simmetrica di fotografie in bianco e nero, rende lo split meno evidente.
NASCONDERE IL CALORIFERO O EVIDENZIARLO?
Dove posizionare i caloriferi? Meglio evidenziarli o nasconderli? Se la risposta a questa alternativa pressuppone criteri legati al gusto personale per la prima domanda, invece, bisogna contemplare anche questioni tecniche.
“Iniziamo dicendo che il tema va trattato differenziando due categorie di persone: quelle che odiano vedere i caloriferi e cercano quindi soluzioni che spariscono o si possno nascondere dietro a dei copricaloriferi, e quelle che invece li vogliono vedere valorizzati da soluzioni più decorative, che possono diventare anche un elemento caratterizzante dell’interior.”
Termosifoni, stile e collocazione: trucchi da interior designer
Prima di decidere di voler nascondere il calorifero, può essere utile considerare alcuni consigli su tipo di calorifero e stile della casa. Guarda la gallery; più sotto trovi tutte le specifiche.
Calorifero alto a colonnine, adatto a tutti gli stili
Iniziamo con una tra le proposte che si fanno più notare, per dimensioni e per posizione a vista: il calorifero alto, nella versione a colonnine in acciaio bianco. Un calorifero nato per non essere nascosto ed essere un elemento di arredo, anche se si è scelto un colore non in contrasto per cui il radiatore armonizza con lo sfondo. Il suo stile è semplice, può essere realizzato in varie misure e si può inserire in qualsiasi stile di casa proprio perché è visivamente di grande impatto ma allo stesso tempo molto semplice nel design. In questo caso l’acciaio bianco contrasta con la matericità della parete in pietra naturale, che però – dipinta di bianco – integra perfettamente il calorifero nello stile del contesto.
Maxi calorifero a piastra per le case dal design essenziale
Sempre nella serie dei caloriferi alti (ma anche questo modello esiste in tutte le misure) ecco la soluzione a piastra piatta: un’idea valida per chi vuole vedere il calorifero, ma non troppo. Infatti in questo caso il radiatore diventa una superficie uniforme piatta e bianca, che potrebbe essere un pannello e quasi sparisce nella parete. Molto indicato per le case moderne, dal design essenziale, ispirate al motto “less is more”.
Moderno scaldasalviette…
Quando si sceglie, si deve tener conto del fatto che lo stesso scaldasalviette in finitura bianca ha molta più resa che nella finitura cromata (come in foto). Se si preferisce la versione cromo bisogna quindi scegliere un modello di dimensioni maggiori. Le posizioni migliori sono o in prossimità della doccia o della vasca, oppure sopra al bidet, che è uno spazio di solito non sfruttato.
Gli scaldasalviette esistono anche in funzione elettrica, molto comoda sia con l’impianto di riscaldamento a pavimento senza radiatori sia con impianto condominiale spento nelle nelle stagioni intermedie per scaldare e asciugare le salviette o gli accappatoi – un piccolo lusso molto piacevole.
Radiatore basso e lungo per sfruttare bene lo spazio
Questo modello – chiamato spesso anche “porcellino” – è particolarmente utile in tutte quelle situazioni in cui non si sa dove mettere il calorifero o dove magari c’è una parete libera nella parte bassa e la si vuole invece allestire in quella alta, per esempio con mensole libreria (come nella foto sotto), o con una panca. Anche questo modello esiste in svariate misure e colori (per chi vuole osare).
Calorifero “normale” a colonnina per una casa con ambientazioni non moderne
Ecco il calorifero più classico, in una dimensione normale per riscaldare una stanza. È realizzato in acciaio verniciato a fuoco di bianco: una soluzione basic ma ideale per un’ottima prestazione di riscaldamento. Questa immagine dimostra che un calorifero di questo tipo può benissimo integrarsi con armonia che in una situazione di casa non troppo moderna, ma più naturale (un ex fienile con arredi molto semplici in cui presenza del calorifero non disturba l’insieme).
Termosifone nelle case d’epoca: classico old style
Completamente diverso da tutti gli altri è il caso dei vecchi caloriferi solitamente realizzati in ghisa e con qualche decoro. Anche quando sembrano rovinati si possono sabbiare e riportare allo stato originale, per essere poi riverniciati del colore scelto. Per fare questo intervento vanno smontati e portati in laboratorio. Tra i caloriferi old style alcuni sono particolarmente belli, avendo lavorazioni particolari ed essendo molto decorati. Come questo, che ha addirittura uno sportello scaldavivande al suo interno. Comodissimo anche per aggiungere tepore ai guanti o al cappello in inverno! Una soluzione bella da vedere e pratica da usare.
Scaldasalviette rétro
Questo modello, che ricorda i vecchi tubi, aggiunge sicuramente una nota decor a un ambiente bagno di sapore retrò. Ma è utile solo per la funzione di scaldasalviette, e non basta a riscaldare l’interno bagno: ci vuole quindi sempre anche un radiatore in più. Ma il fascino di questo elemento è indiscutibile e diventa un elemento caratterizzante del bagno.
Mimetizzare il calorifero: come distogliere l’attenzione dal radiatore
Per chi l’elemento calorifero proprio non lo vuole vedere, la soluzione sono i copricaloriferi che trasformano i radiatori in una sorta di mobile. Non pensate però a quelle soluzioni con griglia in metallo che si vedevano nelle case delle nonne: si può realizzare a qualcosa di adatto allo stile della casa, facendolo realizzare su misura dal falegname. Qui vedete alcune proposte di copricaloriferi realizzati ad hoc, con bacchette verticali, orizzontali o un pannello chiuso (che nasconde un piccolo fan coil a terra nella parte bassa di una nicchia con libreria). L’importante – per non sprecare energia inutilmente – è che ci sia sempre un buon passaggio di aria, perché più si chiude meno calore passa (nel caso del calorifero, deve restare aperto sopra e davanti, mentre in quello del fan coil sopra). Volendo, poi, il pannello frontale si può togliere quando le temperature scendono.
Pannelli-griglia in legno, su misura, per nascondere i caloriferi
Anche i caloriferi spesso andrebbero nascosti alla vista, ma non sempre è possibile e talvolta conviene optare per qualche trucco più semplice. Se il calorifero è in nicchia, la soluzione più efficace dal punto di vista della resa estetica è quella di far realizzare su misura un pannello in legno che chiuda il vano. Se invece il calorifero è sporgente, occorre una struttura che lo inglobi, formata da due spallette laterali, un pannello e un top. In entrambi i casi, occorre fare attenzione che ci sia abbastanza areazione per non perdere il calore.
Ecco un esempio di pannello in costruzione nel laboratorio del falegname, prima della laccatura. Nella seconda foto è montato sul calorifero, bianco, semplice ed essenziale.
Il concetto del pannello copricalorifero può anche essere declinato in una versione più compatta ed elaborata, come nella foto sopra, dove il pannello ha feritoie orizzontali stondate, in sintonia con il design dell’armadio; sopra c’è una mensola su cui appoggiare piccoli oggetti. Uno sfondo gradevole per il mini angolo lettura/relax posto davanti, arredato con una poltrona e un tavolino.
Termosifone in nicchia + mensola sopra
Dove ci sia una nicchia e si debba trovare una collocazione per il radiatore, la rientranza della parete è proprio il posto migliore per posizionarlo. Ma non sempre è profonda abbastanza per ospitarlo totalmente: in questo caso si può comunque sfruttare la spazio utile e compensare poi la parte che sporge aggiungendo sopra una mensola, soluzione che evita tra l’altro che si formino antiestetici segni neri su muro dovuti al riscaldamento. Nella foto sotto, vedete il prima e il dopo, la fase di montaggio in cantiere e la parete finita e allestita, con mensola, quadri appesi e due poltroncine davanti che schermano il calorifero.
Dipingere il calorifero come la parete
Ecco una soluzione interessante quando si ha un calorifero non particolarmente bello o in una posizione che si vuole nascondere: dipingerlo dello stesso colore della parete. Nelle foto sotto, prima e dopo, l’aver verniciato il radiatore nella camera da letto nello stesso blu del muro lo fa sparire e diventare bello… Accorgimento importante è però dipingerlo con uno smalto apposito, altrimenti quando i caloriferi sono caldi la pittura non regge e inizia a scrostarsi.
In queste foto sotto, ecco passaggio per passaggio la trasformazione di una zona conversazione in un piccolo soggiorno. Il calorifero era posizionato proprio a lato del divano ed era visivamente molto ingombrante. Si è scelto quindi di fare una boiserie dipinta in color ottanio sulla parete dietro al divano, delimitata da una sottile riga nello stesso colore. Unica accortezza: utilizzare uno smalto adatto ai termosifoni, altrimenti quando sono in funzione si rischia che si sfoglino.
NASCONDERE IL FANCOIL IN UN MOBILE
Il tema dei fancoil è molto simile a quello dei caloriferi. In queste due foto si vede il prima e il dopo di un fancoil che per problemi tecnici doveva per forza trovarsi in quella posizione, dove però rovinava la vista della parete tra il soggiorno e la cucina. È stato quindi disegnato un mobile su misura, con due nicchie: in una è stato inserito l’apparecchio, nell’altra previsto un vano chiuso. L’effetto finale è molto equilibrato, e il macchinario è diventato lo spunto per la creazione di un progetto ad hoc che ha caratterizzato positivamente tutto l’ambiente.
RENDERE PIÙ BELLA LA VASCA
Non solo split e caloriferi ma anche certe vasche a incasso, in questo momento non troppo di tendenza rispetto alle freestanding, possono essere resi più belli o meno visibili con qualche “trucco”. Ecco per esempio come è stata alleggerita visivamente la presenza di questa vasca in un bagno sottotetto.
NASCONDERE CASSAFORTE E QUADRO ELETTRICO CON UNA TELA
La soluzione più semplice e per questo da sempre usata per camuffare la cassaforte consiste nel coprirla con uno specchio o con un quadro, possibilmente non troppo pesante da spostare, un modo non certo a prova di ladro, ma comunque efficace dal punto di vista dello stile. Quando la cassaforte è piatta non ci sono problemi, ma alcuni modelli hanno la ghiera della combinazione sporgente: in questo caso un’idea molto pratica è far realizzare una tela, come quelle dei pittori, montata su un telaio di legno leggero, da rivestire con un tessuto con colori o fantasie in sintonia con il décor della stanza. Il telaio ha il vantaggio di essere cavo all’interno e quindi può essere appeso sopra la cassaforte o anche sopra al quadro elettrico (altro elemento che non sta bene a vista).
NASCONDERE LA TELEVISIONE DIETRO UN’ANTA SCORREVOLE
C’è chi ama vedere la televisione e la rende protagonista della sala o della camera: più è grande e meglio è. Ma c’è anche chi proprio non sopporta di vedere l’apparecchio e dopo l’utilizzo preferisce farlo sparire. Premessa doverosa è che oggigiorno le tv a schermo piatto sono sottili e poco ingombranti, oltre che belle, in un colore, il nero, che è anche di supertendenza, ma comunque per alcuni non sono da lasciare in mostra. Ecco allora una proposta: in questa sala, per risolvere il problema, la zona TV è organizzata all’interno di una libreria bassa, in cui il vano centrale è chiudibile con un’anta scorrevole, che viene spostata solo quando si guarda un programma, una serie o un film.
NASCONDERE LA LAVATRICE
Un altro elemento da far scomparire è senz’altro la lavatrice. Se non si ha a disposizione un ambiente da dedicare alla lavanderia e si ha la necessità di tenerla in bagno, conviene pensare di inserirla in un mobile su misura oppure sotto un semplice top che integri anche il lavabo. Anche in una lavanderia però, se si riesce, la lavatrice si può evitare di lasciarla a vista, per avere un ambiente più ordinato e gradevole.
In questo bagno non c’era la profondità necessaria per inserire una lavatrice tradizionale da 60 centimetri ed è stata quindi scelta una versione slim, da 45 centimetri. In questo modo il bagno è sempre ordinato e si presenta bene. Il lavabo è a incasso nel piano (un modello da appoggio sarebbe stato troppo alto e poco pratico, dato che la lavatrice è già alta 85 centimetri).
Un’altra idea semplice ed economica ma risolutiva per un bagno/lavanderia più ordinato è quella di nascondere lavatrice, asciugatrice, scaffale per i detersivi e cesta per i panni sotto un piano, dietro a una semplice tenda in lino.
Progetti di interior design e foto: architetto Clara Bona
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