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La cucina in muratura è una soluzione tradizionale che – rivisitata con uno stile più contemporaeo – viene scelta sempre più di frequente nelle case di vacanza, che siano in campagna o al mare. Come nel progetto dell’architetto Clara Bona, che qui vi presentiamo, improntato a semplicità e sobrietà (che celano lo studio e l’accuratezza con cui ogni dettaglio è stato pensato) e connotato da una caratterizzazione dell’ambiente più spiccata rispetto quanto accade con i modelli di cucina di produzione. Lasciamole la parola.
Scegliere di costruire una cucina in muratura implica però anche diversi problemi da risolvere. Prima di raccontarvi la storia della trasformazione di questa cucina, facciamo quindi il punto tra vantaggi e svantaggi
I pro e i contro della cucina in muratura…
Vantaggi
- Personalizzazione totale: possiamo scegliere come farla, se aperta o chiusa con tende o ante, con buchi e vani regolari e simmetrici o tutti diversi e mossi… Un processo che può dare ottimi risultati, a fronte però di una progettazione curata nei minimi dettagli per evitare possibili errori.
- Velocità e risparmio: rispetto a scegliere e ordinare una cucina di produzione, che può metterci da 45 giorni a 3 mesi di tempo per essere consegnata, la cucina in muratura viene realizzata in circa 2 settimane di lavoro ma dipende dalle dimensioni). E il costo è di solito inferiore rispetto alle cucine di marca.
- Grande impatto visivo. Tutte le cucine in muratura, qualunque sia il loro stile finale, sono sempre molto particolari e speciali, e caratterizzano in modo decisivo l’ambiente.
Svantaggi
- Rimane per sempre e non è modificabile. Si deve fare massima attenzione al suo progetto: la cucina in muratura è una scelta definitiva. Per esempio, non possiamo aggiungere un modulo, se in un secondo tempo ci accorgiamo che ci manca qualcosa.
- Particolare attenzione agli elettrodomestici. I buchi per l’inserimento degli elettrodomestici devono essere precisi e, se in futuro si cambia forno o lavapiatti, bisogna stare molto attenti alle misure. Dato che gli elettrodomestici restano tutti a vista – anche la lavastoviglie per esempio, in genere pannellata – è preferibile scegliere la finitura acciaio, più bella da vedere e resistente (ma più costosa di quella tradizionale bianca).
- Perdita di spazio. Ogni spalletta verticale occupa circa 8/10 centimetri, quindi su una parete lunga si perdono almeno 50 centimetri di spazio: per questo non è consigliata negli spazi piccoli.
- Piano lavoro. Il bancone può essere rivestito in piastrelle o coperto con un piano di pietra, marmo. Se si sceglie di trattarlo, invece, con resina o con uno smalto resistente, rimane più delicato.
- Ante e spazi contenitivi. Si possono inserire delle ante, ma se tutti i vani vengono chiusi si perde un po’ l’effetto della cucina in muratura. L’ideale è lasciare tanti vani vuoti a vista: non è adatta, quindi, a chi vuole avere tutto nascosto.
Vediamo ora la costruzione di questa cucina, che si trova in una casa di vacanza al mare, in Liguria.
Nuovo progetto in pianta della cucina
Prospetti frontali della cucina in muratura
Come era prima l’ambiente
Ecco come era la cucina prima dell’intervento: mobili molto “normali”, spazio rettangolare lungo e stretto, una parete attrezzata con bancone operativo, con pensili sopra e di fronte un tavolo appoggiato contro la parete. La cosa più bella di questa cucina era la vista: dalla portafinestra si accede a un terrazzo con il mare proprio davanti. Ma lo stile era troppo “cittadino” per una casa di vacanza e in quel contesto: bisognava proprio progettare una nuova cucina in muratura, più easy e dallo stile più “estivo”.
Il progetto è stato quindi realizzato perseguendo questo obiettivo ma prendendo subito in considerazione un’altra importante idea, quella di creare una grande apertura (di 2 metri di larghezza per 1,50 di altezza) tra i due ambienti, che mettesse in comunicazione la cucina e la sala, aprendo lo spazio e liberando la vista verso le altre finestre. Un’intuizione che ha completamente cambiato gli spazi e ha reso la cucina visivamente molto più spaziosa.
Demolizioni
Dopo aver definito il progetto e chiesto i preventivi, si passa alla fase delle demolizioni. Per iniziare, sono stati rimossi tutti i mobili e gli elettrodomestici, poi sono state tolte le piastrelle a parete, mentre è stato mantenuto il pavimento esistente.
Dato che il progetto prevedeva di eliminare i pensili e di sostituirli con una mensola in muratura, si è rivelato necessario lo spostamento della caldaia, che si trovava nell’angolo verso la finestra. È stata tolta e sostituita con un nuovo modello adatto all’installazione in esterni e posizionata sul balcone, che confina con quella parete.
La demolizione di un pezzo di muro tra cucina e soggiorno, per creare una finestra interna tra i due ambienti, non ha presentato problemi, ma trattandosi di una parete in mattoni forati si è creata molta polvere (come si vede nella foto sotto, dato che la casa era arredata, in soggiorno alcuni arredi sono stati accostati alla libreria e protetti con cellophane).
Costruzione della cucina in muratura
Prima della costruzione delle spalle in muratura, si è atteso l’arrivo sul posto degli elettrodomestici acquistati, in modo da essere sicuri al cento per cento degli spazi e dei vani da realizzare.
Per la costruzione, si possono usare tavelle di mattoni forati o mattoni di gas beton. Il risultato finale è uguale, perché alla fine tutta la struttura viene intonacata e rasata. In questo caso si è scelto un mix: gas beton (più leggero) per le spallette, tavelle in mattoni (più resistenti) per il piano lavoro. Questa fase ha richiesto circa 4 giorni di lavoro, compreso il tempo per creare le tracce nei muri per lo spostamento di qualche punto elettrico e del punto acqua per lo scarico del lavandino.
Rasatura delle parti in muratura della cucina
Dopo la costruzione vera e propria dei vani, si è passati alla fase successiva: la rasatura prima ad intonaco grigio, più grezza, e poi a gesso, necessaria per ottenere una superficie perfettamente liscia prima della verniciatura (nel nostro caso una finitura a resina). Questa fase ha richiesto circa 2 giornate di lavoro.
Intanto sono state preparate le mensole interne e le ante esterne da provare sul posto per vedere che fossero a misura giusta. Si è provato anche a posizionare il lavello e gli elettrodomestici: solo dopo aver verificato che tutti i vani fossero delle misure giuste, si sono rismontate le parti in legno e si è proceduto alla fase finale ovvero alla stesura delle mani di resina. La finitura a resina, che a prima vista sembra richiedere un procedimento semplice, è invece quella che richiede più tempo, perché va stesa in diversi passaggi, almeno due o tre, e tra un passaggio e l’altro il materiale deve asciugare. Il colore (scelto da una cartella colori) è un grigio chiaro molto neutro. Questa fase ha richiesto 4 giorni. Poi si è passati all’ultima mano di resina, quella trasparente, che funge anche da protettivo, da scegliere lucida o opaca (come in questo caso).
Fine della rasatura e inserimento dei mobili
Subito dopo la finitura con la resina, si sono potuti finalmente posizionare in modo definitivo il lavello, i fuochi, il forno e la lavapiatti, poi sono stati montati i ripiani interni in legno nei vani, che saranno chiusi con le ante. La scelta è stata quella di chiudere con ante le parti sotto alla “finestra” tra cucina e sala, in modo da avere uno spazio contenitivo in cui mettere tutte le cose che non si vogliono lasciare a vista. A destra dell’apertura si è creato un vano più alto, una sorta di colonna, utile per nascondere scope, aspirapolvere e prodotti per la pulizia. Sopra al bancone attrezzato niente pensili, ma solo una lunga mensola di 8 centimetri di spessore realizzata in muratura e finita poi anch’essa in resina.
Vani aperti o chiusi nella cucina in muratura? Con tende o ante?
Dopo i ripiani, laccati bianchi e già finiti, sono state montate le ante esterne, utilizzate anche nello spazio sotto al lavandino, che a causa di sifoni e contenitori per la differenziata non è consigliabile lasciare aperto. Si può chiudere anche solo con una semplice tenda o, come in questo caso, con ante in Medium Density, materiale che si può facilmente dipingere e uniformare nella pittura alle spallette laterali.
In questa cucina, tutto è stato rivestito con la resina: parti in legno e parti in muratura (sia le ante sia le spalle, i piani, l’alzata dietro la cucina e il mensolone in muratura) sono tutte declinate in un colore grigio chiaro, in modo da avere un effetto molto uniforme.
Mini video della cucina in muratura finita!
Progetti di interior design e foto: architetto Clara Bona