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Una ristrutturazione può completamente trasformare un appartamento senza spostare neppure un muro. Seguiamo l’architetto Clara Bona, in uno dei cantieri che segue, e iniziamo il nostro tour virtuale a puntate, cominciando da una zona di passaggio quale il corridoio, vano che, se in tanti layout deve essere necessariamente eliminato per recuperare spazio, in tanti altri sempre più spesso viene invece mantenuto e valorizzato con soluzioni décor o sfruttato per altre funzioni (contenere, esporre… ).
Siamo all’ottavo piano di un palazzo degli anni Sessanta con un’ottima esposizione: la casa era molto luminosa ma non aveva caratteristiche particolari. La disposizione in pianta degli ambienti rispondeva già alle esigenze di una mamma con figlia che la abitano, ma lo stile, pratico ma banale, proprio non piaceva più.
L’unica opera muraria importante è stata l’apertura di una vetrata tipo finestra tra la cucina e la sala, creata proprio per far passare la luce e mettere in connessione tutti gli ambienti della zona giorno. Per il resto sono state fatte solo opere di manutenzione ordinaria: sono state rimosse le piastrelle dei pavimenti del corridoio, della cucina e dei bagni, sono stati sostituiti gli impianti e cambiate le finestre.
Finita la parte più tecnica, si è passati all’interior con un progetto di nuovi colori e di arredi. Ma il cambiamento è stato radicale: la nuova casa è irriconoscibile e le foto del prima e dopo lo dimostrano.
In questa prima puntata, vediamo la trasformazione del corridoio, che è il primo ambiente che si incontra quando si entra e che conduce a tutte le stanze: la cucina e la zona giorno infatti si trovano in fondo alla casa. Possiamo dire che non era per nulla valorizzato: era spoglio, con le pareti bianche, il pavimento in piastrelle, il controsoffitto costellato da banali faretti incassati. La sua forma un po’ irregolare non aiutava l’insieme.
Ecco come era prima il corridoio
Via le piastrelle, sì al parquet
La prima scelta del progetto è stata quella di togliere le piastrelle e posare un nuovo parquet, il più simile possibile a quello che era già presente in tutte le altre stanze (dove è stato semplicemente lamato e verniciato con vernice all’acqua opaca): niente listoni, ma piccoli listelli in rovere posati a spina italiana, per uniformarsi meglio al resto della casa. Per lo zoccolino, ne è stato scelto uno semplice laccato bianco.
Nuove lampade, non simmetriche ma ad effetto bilanciato
L’altro tema che era sicuramente da rinnovare era l’illuminazione: i faretti decisamente datati sono stati sostituiti con piccole lampade esterne a forma di sfera (modello Dioscuri di Artemide), che sono state disposte in maniera irregolare sul soffitto. Nella foto, stiamo proprio studiando la disposizione dei punti luce perché la forma del corridoio è molto irregolare e si voleva creare un effetto bilanciato ma non simmetrico.
Una boiserie colorata a parete
Purtroppo questo corridoio non è molto alto, perché nel controsoffitto passano tutti gli impianti. Si è quindi cercato attraverso l’uso della pittura di creare una vista prospettica più interessante. Scelta decisiva, quindi, quella di dare maggior carattere alle pareti dipingendole: la parte bassa in un intenso verde muschio che crea una sorta di zoccolatura, mentre la parte sopra in un lieve grigio perla, per avere un piccolissimo stacco dal soffitto bianco.
E per aumentare l’effetto boiserie, le due zone sono state delimitate da una piccola riga nera di circa 2 centimetri che fa da bordo.
Come succede in molte case, anche in questa c’erano tanti quadretti che non si sapeva bene dove mettere. Molti erano a tema botanico, che è una delle passioni della padrona di casa. Si è quindi sfruttata la parte grigio perla del corridoio per appenderli con una disposizione apparentemente random, in realtà studiata a tavolino, anzi a terra, dove le cornici sono state prima appoggiate per verificare l’effetto compositivo migliore dei singoli pezzi accostati, sia per colore sia per forma.
Il corridoio completato con i quadri appesi
Nuova vita al vecchio mobile
In fondo a questo corridoio si aprono due porte: una è quella che conduce al disimpegno con la camera padronale. Qui si è creato un piccolo spazio in cui sono stati collocati due pezzi che prima erano in bagno: un mobiletto aperto e uno specchio.
Il mobiletto è stato dipinto con smalto all’acqua colore verde salvia, in una tonalità più chiara della zoccolatura. E sopra è stato messo lo specchio che prima era sopra al lavabo.
Nella prossima puntata vedremo proprio la ristrutturazione del bagno, smantellato e completamente rifatto!
Foto e progetto di interior design: architetto Clara Bona