Il bagno di questo bilocale, il tipico ambiente lungo e stretto di alcune vecchie case, era stato ristrutturato qualche anno fa con materiali economici e non particolarmente smart.
Nell’appartamento era già state apportate alcune modifiche contenute ma salienti: l’ingresso è stato ampliato in altezza, togliendo il controsoffitto, valorizzato con una pittura vivace a plafone e aperto sul soggiorno da cui resta diviso da un infisso vetrato a tutta altezza che regala una maggiore profondità visiva; la cucina è stata trasformata con una nuova laccatura dei mobili e con la decorazione effetto marmo sulla parete che fa da sfondo al tavolo; nella camera è bastato cambiare il colore della parete dietro al letto e dei profili dell’armadio.
Nel piccolo appartamento restava dunque da pensare al bagno, dove la disposizione dei sanitari e le forniture erano già state cambiate di recente. Alcuni dettagli però svilivano un po’ l’insieme. Per esempio, a soffitto dei faretti a led da ufficio, che facevano troppa luce, creando un atmosfera fredda e poco personale. Come dare allora un po’ di personalità a questo ambiente poco appealing? Diamo la parola all’architetto Clara Bona che ci guida in cantiere e ci mostra gli interventi del suo relooking.
“Prima di tutto ho scelto di rivestire le vecchie piastrelle delle pareti della doccia e il pavimento con una resina, nello stesso colore delle piastrelle esistenti, per creare una sorta di superficie continua. In questi casi la resina è molto comoda, perché copre il precedente rivestimento senza che si debba spaccare nulla, senza creare polvere e senza avere il problema e il costo dello smaltimento dei materiali esistenti. Il lavoro richiede comunque tempo perché necessita di numerosi passaggi: anche per un bagno così piccolo occorre circa una settimana. Le piastrelline originarie di colori diversi stonavano nell’insieme, non erano né uniformi con il resto del rivestimento né creavano con esso uno stacco.
Durante i lavori di relooking in bagno
Inoltre ho scelto di far dipingere le pareti non rivestite da piastrelle in azzurro, un richiamo cromatico ad altri ambienti (cucina e camera ) in cui si ritrova questa tinta in altre tonalità, così da creare un filo conduttore e una gradevole continuità.
Inoltre, al posto dei faretti, ho fatto montare il lampadario con gocce in cristallo che prima stava in camera e che in bagno è diventato un elemento divertente.
Infine ho fatto sostituire il box doccia con un modello con i vetri trasparenti, più attuale, che lascia anche vedere il nuovo rivestimento dei muri della doccia.
Ultimi tocchi decor che danno personalità all’insieme: ho fatto aggiungere una righina rossa che delimita l’azzurro, prima del soffitto, e un rivestimento delle due nicchie con la carta da parati avanzata dall’altro ambiente”.
Progetto di interior design e foto: architetto Clara Bona