Rinnovare il bagno senza togliere le piastrelle

Dare un nuovo look al bagno senza togliere le piastrelle è un'allettante prospettiva per tutti quelli che vogliono escludere un intervento "invasivo". Seguiamo in cantiere l'architetto Clara Bona che ci mostra il restyling di un ambiente un po' anonimo e poco appealing.

Architetto Clara Bona
A cura di Architetto Clara Bona, Monica Mattiacci
Pubblicato il 03/11/2023 Aggiornato il 03/11/2023
restyling del bagno

Ci sono diversi modi per rinnovare il bagno senza togliere le vecchie piastrelle, ottimizzando tempi e costi: fondamentalmente, sono due: si possono usare speciali smalti o resine per ridipingere le vecchie ceramiche che non piacciono più oppure, specie se il rivestimento è anche abbastanza recente (ma magari un po’ troppo neutro o anonimo per assecondare un nuovo gusto maturato a seguito delle attuali tendenze dell’interior più decorative rispetto al passato) intervenendo con la pittura o la carta da parati nella parte di muro intonacata.

Dipingere le piastrelle con le resine: prima e dopo

Quando si tratta di ristrutturare il bagno esistente e sostituire il rivestimento a parete, non è per forza necessario smantellare le vecchie piastrelle. Alcune resine speciali si applicano in sovrapposizione diretta alle vecchie pareti piastrellate che diventano così superfici dal raffinato design. Il vantaggio è quello di risparmiare i costosi e fastidiosi lavori di demolizione, trasporto e smaltimento delle macerie che di solito sono connessi alle ristrutturazioni di tipo tradizionale. Senza considerare che le operazioni di smantellamento non sempre possono essere eseguite con facilità: è il caso ad esempio di appartamenti situati in condomini dove aree verdi o altre strutture impediscono un agevole transito ad autocarri e macchine operatrici, oppure in centri storici con vie di accesso strette e anguste.

Step dei lavori in un bagno in cui le piastrelle sono state rivestite con resina

Nella prima foto sotto, il bagno si presenta prima dei lavori. Prima dell’applicazione, le piastrelle devono essere sgrassate con alcool denaturato e successivamente rasate con un primer di fondo per ottenere una superficie liscia e omogenea. Successivamente si passa la resina decorativa vera e propria.

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In foto, i passaggi necessari a ottenere il risultato finale con prodotti Litokol. Procedendo da sinistra verso destra troviamo: piastrelle esistenti, la prima mano di Decor Primer Fondo; rete in fibra di vetro; seconda mano con Decor Primer Fondo, prima applicazione di Starlike® Decor con rasatura a zero; seconda mano con effetto nuvolato; terza mano con effetto coprente e infine decorazione a stencil con StenDecor.

 

Dipingere la parete sopra le piastrelle: un progetto di relooking 

Quando le piastrelle sono recenti ma neutre in un ambiente molto uniforme, inserire un contrasto cambia il bagno completamente. Lasciamo la parola all’architetto Clara Bona, che ci racconta il progetto di relooking di un bagno in un bilocale, il tipico ambiente lungo e stretto di alcune vecchie case. Che era stato ristrutturato in precedenza con materiali economici e non particolarmente smart.

il bagno prima della ristrutturazione senza togliere le piastrelleNell’appartamento era già state apportate alcune modifiche contenute ma salienti: l’ingresso è stato ampliato in altezza, togliendo il controsoffitto, valorizzato con una pittura vivace a plafone e aperto sul soggiorno da cui resta diviso da un infisso vetrato a tutta altezza che regala una maggiore profondità visiva; la cucina è stata trasformata con una nuova laccatura dei mobili e con la decorazione effetto marmo sulla parete che fa da sfondo al tavolo; nella camera è bastato cambiare il colore della parete dietro al letto e dei profili dell’armadio.

Nel piccolo appartamento restava dunque da pensare al bagno, dove la disposizione dei sanitari e le forniture erano già state cambiate di recente. Alcuni dettagli però svilivano un po’ l’insieme. Per esempio, a soffitto dei faretti a led da ufficio, che facevano troppa luce, creando un atmosfera fredda e poco personale.  Come dare allora un po’ di personalità a questo ambiente poco appealing? 

Resina sulle vecchie piastrelle doccia

tolto box doccia e coperto le paretiPrima di tutto si è scelto di rivestire le vecchie piastrelle delle pareti della doccia e il pavimento con una resina, nello stesso colore delle piastrelle esistenti, per creare una sorta di superficie continua. Le piastrelline originarie di colori diversi stonavano nell’insieme, non erano né uniformi con il resto del rivestimento né creavano con esso uno stacco.

Coprire tutto con la resina è una soluzione molto comoda, perché nasconde il precedente rivestimento senza che si debba spaccare nulla, senza creare polvere e senza avere il problema e il costo dello smaltimento dei materiali esistenti. Il lavoro richiede comunque tempo perché necessita di numerosi passaggi: anche per un bagno così piccolo occorre circa una settimana. 

Pittura colorata dalle piastrelle al soffitto

Inoltre si è deciso – intervento semplice ma di grande effetto – di far dipingere le pareti (la parte non rivestita da piastrelle) in azzurro, un richiamo cromatico ad altri ambienti della casa (cucinacamera) in cui si ritrova questa tinta in altre tonalità, così da creare un filo conduttore e una gradevole continuità. Per completare l’ambiente con eleganza, al posto dei faretti, si è montato un lampadario con gocce in cristallo, che prima stava in camera e che in bagno è diventato un elemento divertente. Infine si è sostituito il box doccia con un modello con i vetri trasparenti, più attuale, che lascia anche vedere il nuovo rivestimento dei muri della doccia.

  • fine resina sulle piastrelle della doccia
  • inizio pitture

Ultimo tocco decor: righina rossa a parete

Per dare personalità all’insieme si è aggiunta una righina rossa che delimita l’azzurro, prima del soffitto, e un rivestimento delle due nicchie con la carta da parati avanzata dall’altro ambiente.

  • dopo lampadario e box doccia montato
  • fine pitture con la righina rossa

Pittura con rullo a parete

 

Progetto di interior design e foto: architetto Clara Bona

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