10 cose da sapere quando si ristruttura casa. Una guida per sbagliare il meno possibile

A che altezza mettere il soffione? Fino a dove posare le piastrelle a parete? Si possono spostare il bagno o la cucina? Ecco un vademecum dell'architetto Clara Bona, consigli estetici e indicazioni per una funzionalità senza intoppi e per una ristrutturazione senza troppe spiacevoli sorprese.

Architetto Clara Bona
A cura di Architetto Clara Bona
Pubblicato il 17/05/2023 Aggiornato il 04/07/2023
ristrutturare casa clara bona

La prima volta che ci si trova a ristrutturare una casa si può cadere in errori per inesperienz; la seconda volta – anche se si è molto più preparati – si deve comunque fare fronte a diversi inconvenienti, che in questo tipo di lavoro sono quasi inevitabili. E anche se un architetto ha fatto il progetto e segue al Direzione Lavori, il padrone di casa durante l’iter di solito è assalito da mille dubbi. Chiediamo all’architetto Clara Bona di aiutarci a stilare una guida per sbagliare il meno possibile.

“In tanti anni di attività vedo che alcuni temi si ripresentano quasi sempre, in ogni cantiere. E ci sono tanti piccoli errori che si potrebbero evitare: sono quelli legati proprio al fatto che molte cose non si sanno o le si sottovaluta. E, quando poi si capisce a fondo il problema, spesso è troppo tardi per cambiare o è molto costoso farlo”.

10 CONSIGLI PER EVITARE PICCOLI PROBLEMI DURANTE UNA RISTRUTTURAZIONE

Ecco quindi 10 consigli che non riguardano questioni di progetto sostanziali (alle quali sarebbe troppo difficile dare una risposta univoca perché ogni progetto è diverso e ogni caso ha la sua soluzione) ma di problemi e questioni più piccole e circoscritte, ma altrettanto importanti. Sicuramente se state ristrutturando una casa sono temi che vi capiterà di dover affrontare e questo breve vademecum vi può essere utile.

  1. Bagno o cucina da spostare? Dove sono gli scarichi?

Spesso spostare in un nuovo punto della casa la posizione di un bagno o di una cucina cambia completamente la riuscita del progetto. Da sapere quindi quali sono i vicnoli e le condizioni da rispettare.

Per spostare lo scarico di un bagno ci vuole 1 centimetro di pendenza per ogni metro di spostamento: la conseguenza è che spesso si deve creare un gradino, che magari non si vuole o che in alcune case (specie se piccole) può comportare più svantaggi che benefici.

Per la cucina basta una pendenza minore, ma se non si è vicini a uno scarico ci sono gli stessi problemi. La soluzione è ricorrere a una pompa ma, oltre a considerare il rumore ogni volta che si apre un rubinetto, può accadere – come per ogni motore – che non funzioni e si blocchi. Prima di abbandonare la possibilità di spostare il bagno e la cucina e rinunciare al progetto preferito, il consiglio è di verificare con la massima attenzione questi punti:

  • far fare dal muratore una prova nel pavimento per verificare lo spessore del sottofondo tra pavimento e soletta: a volte si riescono a recuperare centimetri preziosi
  • verificare se si riesce a passare a parete con una controparete fino a una certa altezza affiancata a un muro: in alcuni casi può non disturbare e si può nascondere dietro a un armadio o un arredo fisso
  • accompagnare lievemente il sottofondo del pavimento della casa con una piccola pendenza: pochi centimetri di solito non si avertono, soprattutto se poi il pavimento sarà rivestito in parquet.
     

bagno rialzata da gradino

 

  1. Per il bagno, la priorità è decidere e ordinare tutti i pezzi

Ecco un argomento molto importante e da non sottovalutare: è la priorità nelle scelte e negli ordini che vanno fatti il più presto possibile, o si rischia poi di fermare il cantiere già avviato perché non arrivano i pezzi. I primi elementi che devono arrivare in cantiere sono:

  • i piatti doccia (che vanno murati prima di posare pavimenti e rivestimenti)
  • le rubinetterie a incasso, quindi la parte interna del miscelatore della doccia e le parti interne dei rubinetti dei lavandini se si sceglie un modello a parete
  • la cassetta di scarico del wc
  • le staffe (solo nel caso si scelgano sanitari sospesi)
  • tutto il resto (lavabo, sanitari, rubinetti non a muro) potrà arrivare dopo e verrà montato proprio negli ultimi giorni prima della consegna della casa
posa piatto doccia

Posa piatto doccia

Punto doccia soffione e miscelatore parte incasso

 

 

  1. Ordinare le finestre con anche mesi di anticipo

Quasi sempre, e soprattutto negli ultimi anni, quando si ristruttura una casa si devono rifare tutte le finestre, soprattutto per il risparmio energetico e per isolare acusticamente.

Uno degli errori più frequenti è di non sceglierle per tempo: possono richiedere anche 6 mesi dal momento dell’ordine. La prima cosa da decidere è il materiale: legno, legno all’interno e alluminio all’esterno, alluminio, pvc, ferro… Se devono entrare nella detrazione devono rispettare certi parametri: chiedere subito al fornitore che rientrino nelle caratteristiche. Detto questo si deve fare attenzione a:

  • Le nuove finestre si applicheranno sui vecchi telai esistenti? In questo caso ricordate che la luce delle finestre sarà lievemente più piccola. Se invece rifate i falsi telai, togliendo i vecchi e murando i nuovi, il lavoro è più lungo e costoso, ma la luce non cambia. E il risultato è migliore
  • Aperture: non si può cambiare l’apertura rispetto alle altre finestre del condominio. Se la divisione è in due ante non si può fare un’anta unica. Si può sempre aggiungere invece l’apertura a vasistas
  • Il colore dell’esterno: in alcuni condomini basta avvicinarsi al colore delle altre finestre, ma alcuni richiedono un codice RAL. È sempre meglio chiedere prima all’amministratore.

 

  1. Pavimenti: occhio alla fuga delle piastrelle decorate

Cementine e graniglie sono ormai di gran moda. E i pavimenti decorati vengono spesso scelti per ingressi, corridoi, cucine e bagni. Il problema è che, quando si va in un negozio di materiali, ci si innamora di un bel decoro, si vedono le piastrelle accostate a secco, piacciono e si ordinano. Ma bisogna ricordarsi che poi quelle piastrelle, di solito formato 20×20, andranno posate con una fuga che frazionerà il disegno e potrà farne perdere la continuità. La fuga è necessaria, prevista per legge e regolata da una norma Uni. Bisogna quindi immaginarsi l’effetto finito con queste linee che spezzeranno, seppur lievemente, la continuità del disegno. Si può anche scegliere di farle colorate, in modo da attenuare lo stacco fra gli elementi.

posa piastrelle decorate

posa finita piastrella decorata

piastrelle graniglia con decoro frazionato

piastrella frazionata e con fuga dipinta

A destra piastrella frazionata dalla fuga, a destra la fugaè invece colorata come il decoro

 

  1. Doccia: quale altezza per il soffione

Un errore che capita spesso è la posizione non adatta del soffione. Di solito 220 centimetri di altezza sono corretti, ma meglio valutare caso per caso e fare attenzione a dove viene posizionato. Il punto acqua di quello fisso (non il saliscendi con l’asta) deve essere deciso sulla base del modello di soffione che si sceglie: alcuni sono molto grandi e “scendono” rispetto al punto di uscita del punto acqua col rischio che poi sia troppo basso e per alcuni scomodo starci sotto (soprattutto se in casa c’è qualcuno molto alto).

punto acqua soffione alto

 

  1. Piastrelle a parete: che altezza per i rivestimenti?

Se le pareti del bagno sono rivestite in piastrelle, ma non fino al soffitto, ci sono due posizioni da valutare per scegliere l’altezza giusta:

  • quella della doccia. Qui è fondamentale sapere prima l’altezza del box doccia: infatti se si sceglie un modello standard e non su misura è importante che il rivestimento delle pareti della doccia non superi l’altezza del vetro del box doccia (il box standard di solito misura 190 centimetri)
  • quella dei sanitari. Se si sceglie la posa effetto boiserie (con le pareti rivestite in piastrelle nella parte sotto e dipinte sopra), la cassetta del wc deve stare sopra o sotto la piastrellatura, con un po’ di stacco, non troppo vicina alla placca. Sapendo la misura delle piastrelle, si deve conteggiare fino a che altezza arrivare.
altezza piastrelle in cantiere per doccia e cassetta

altezza piastrelle in cantiere per doccia e cassetta

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altezza piastrelle come vetro doccia

altezza piastrelle e vetro doccia

anche qui piastrelle posate in linea con l’altezza del vetro della doccia

 

  1. Scelta delle lampade e impianto elettrico

Ecco un fattore determinante per la buona riuscita finale del progetto della luce di una casa. La scelta delle lampade, almeno quelle principali, come le applique e i punti a soffitto, deve essere fatta quando si progetta l’impianto elettrico, per evitare di dover poi spaccare e fare tracce nei muri a fine lavori, quando le pareti sono già rasate e spesso anche dipinte. Scegliere le luci quando magari non si sono ancora decisi i mobili non è facile, per questo bisogna sapere da subito che occorre pensarci molto prima: subito dopo il tracciamento dell’impianto idrico si passa a quello dell’elettrico, ed è meglio non arrivare impreparati. Ecco altri 3 tips:

  • Ricordarsi di mettere delle prese dove ci saranno gli armadi (in caso si vogliano poi illuminare con led)
  • Aggiungere prese Schuko dove ci sono elettrodomestici
  • Utilizzare le prese bivalenti, che vanno bene sia per entrata piccola che grande

 

  1. Le campionature dei colori: da fare proprio nel punto da dipingere

Spesso l’imbianchino propone di fare i campioni colori su pannelli in cartongesso o in legno, ma il consiglio è di farli sempre sulla parete che poi andrà dipinta, proprio in quel punto e direttamente sul muro. Vanno finiti con tre mani di pittura, in modo che raggiungano il risultato finale di pienezza e intensità, e possibilmente devono essere grandi: 1 metro per 1 metro è l’ideale, perché un campione troppo piccolo non è mai significativo e diventa difficile capire se piace. L’imbianchino – va detto – farà poi più fatica a toglierli, ma solo così si è sicuri al cento per cento della resa e del risultato finale.

Piccolo trucco per le pareti colorate: se i muri non sono perfettamente in squadra, cosa che succede spesso nelle case d’epoca, meglio tirare una riga con lo scotch e non seguire gli spigoli che risulterebbero storti (vale anche nell’aggancio con il soffitto).

campione colori sul muro

campioni colori sui muri

 

  1. Coerenza di finiture da accostare

Grande tendenza degli ultimi anni, per le rubinetterie e per le maniglie, sono le finiture satinate, nichel, bronzo e ottone satinato con diversi colori. Attenzione però, perché non tutti gli accessori si trovano poi realizzati con le finiture più particolari e di nicchia. Ecco un esempio classico: il rubinetto è in ottone con finitura “oro rosa”, ma la piletta del lavabo con quella finitura non esiste. Ed è impossibile da abbinare agli accessori come i portasciugamani o alle maniglie delle porte… Il rischio è l’effetto confusione: è assolutamente da evitare il mix maniglia cromata + rubinetto ottone satinato + accessori in un’altra finitura. Ancora in questo caso: fondamentale decidere tutto prima.

rubinetto ottone rosato

rubinetto ottone satinato e accessori uguali

 

  1. Occhio agli impianti: nascondere parti tecniche e posizionare gli split

In ogni casa sono presenti tante parti tecniche, che non sono belle dal punto di vista estetico ma che ci devono essere. Per questo si deve almeno cercare di nasconderle e di non averle a vista in posizioni che poi non possiamo coprire facilmente con un mobile, un quadro o altro. Ecco qualche esempio.

  • Gli sportelli delle cassette di derivazione: di solito sono di plastica e se si dipingono nello stesso colore della parete si notano decisamente di meno. Meglio comunque metterli in posizioni nascoste (alcuni per forza in alto)
  • Il quadro elettrico può essere posizionato dentro un armadio o un ripostiglio, dove sarà meno visibile.
  • Attenzione ai termostati: sono piccoli ma spesso non vengono centrati con le prese elettriche
  • La cassaforte: meglio se centrata sulla parete e ad altezza facilmente copribile con un quadr ( non troppo bassa, ma neppure troppo alta).
  • L’areazione forzata dei bagni ciechi: sempre meglio una collocazione defilata e dipinta come la parete.

    cassette derivazione in posto nascostocassette derivazione in posto nascosto

     

    Senza entrare nel merito delle decisioni tecniche legate all’aria climatizzata, che verrà progettata dall’impiantista sulla base delle richieste e delle esigenze del padrone di casa, concentriamoci sugli errori “estetici” da evitare.

    • Le posizioni degli split: è sempre meglio che siano centrati sopra alle porte, verificando però che non siano di fronte al letto o al divano per evitare il flusso dell’aria diretta.
    • Le macchine interne: per la manutenzione richiedono sportelli nel controsoffitto, e anche se sono fatti rasomuro bisogna verificare che non vadano a interferire con le posizioni delle luci, o che non risultino troppo a vista. Anche qui l’asimmetria di solito non funziona
    • Particolare attenzione va riservata al lavoro di chi deve montare gli split, con canaline esterne per non fare tracce nelle pareti: il consiglio è di verificare sul posto il percorso dei tubi. Spesso può essere migliore e meno visibile di quello che il tecnico, senza badare all’estetica, propone per maggior comodità.

    split centrato e in nicchia

    bocchetta aria condizionata centrata

    cantiere sportello per macchina aria condizionata e buchi faretti

    corridoio finito

    botola ripresa dell'aria in controsoffitto

     

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