Doccia in camera e cabina armadio:

Tra funzionalità e comfort contemporaneo, la zona notte della casa può essere ripensata con soluzioni particolari, come quella della doccia in camera o quella di tendenza della cabina armadio.

Architetto Barbara Piccinno
A cura di Architetto Barbara Piccinno, Giovanna Strino
Pubblicato il 16/05/2013Aggiornato il 16/05/2013
camera da letto

Progettare una zona notte non significa soltanto suddividere correttamente le superfici disponibili, ma immaginare un’esperienza abitativa in cui ogni gesto quotidiano – vestirsi, riposare, prendersi cura di sé – avvenga in spazi fluidi, proporzionati e accoglienti. 

Dal punto di vista progettuale, questa scelta è significativa: porta all’interno della zona notte un elemento di benessere solitamente confinato al bagno, rafforzando l’idea di suite domestica. L’esperienza quotidiana diventa così più intima e confortevole, senza rinunciare alla funzionalità di un bagno autonomo.

Un progetto casa con doccia in camera

Nella camera matrimoniale di questo appartamento di nuova costruzione, progettato all’insegna dell’efficienza energetica e di un’estetica urbana, il bagno a uso esclusivo introduce una soluzione che coniuga comfort, praticità e design: la doccia è visivamente e funzionalmente collegata alla stanza da letto grazie alla superficie vetrata della porta (gemella di quella che dà accesso al bagno).

Da un lato, infatti, una vetrata fumé fissa lascia intravedere il box doccia in muratura, trasformandolo in una quinta architettonica che dialoga con il letto e con l’insieme della stanza. Dall’altro, una seconda vetrata, apribile a bilico, consente l’accesso diretto al bagno.

Il sistema di apertura sfalsato rispetto alla parete è una scelta raffinata ma anche ingegnosa, che consente di guadagnare centimetri preziosi e rende più fluida la relazione tra i due ambienti.

camera da letto

La presenza della doccia in camera, in questo caso specifico, dialoga con il carattere generale dell’appartamento in stile minimale e metropolitano, lontano dall’immaginario alpino che ci si aspetterebbe in questa abitazione in Valtellina e che trova nei contrasti – tra cemento a vista e parquet in rovere, tra volumi pieni e superfici trasparenti – la propria cifra estetica. Progetto: arch. Stefano Viganò, via Venusti, 12, Sondrio, Tel. 347/9943943, http://www.stefanovigano.com Foto: Cristina Galliena Bohman – Styling: Laura Mauceri. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Da due stanze e un corridoio: doccia in camera e cabina armadio aggiunte   

Questo intervento parte da una configurazione tradizionale con due camere e un corridoio di distribuzione, e la trasforma radicalmente: attraverso un attento lavoro di ridisegno dei perimetri, entrambe le stanze sono state dotate di cabina armadio e, nella camera matrimoniale, è stato inserito un box doccia di ampie dimensioni, direttamente accessibile dall’interno.

Il progetto ha avuto come obiettivo quello di migliorare la qualità abitativa introducendo funzioni tipiche delle residenze di fascia alta – cabina armadio e bagno “in camera” – pur senza sacrificare la spaziosità delle stanze. Le superfici rispettano e superano le soglie minime richieste dalla normativa, mentre la percezione dello spazio risulta ampliata grazie all’uso calibrato delle aperture, delle porte scorrevoli e delle finiture.

Zonanotte

Progetto: Studio Patetta-Piccinno arch. Barbara Piccinno

La palette cromatica, studiata con attenzione, si articola su toni neutri e rilassanti: grigio chiaro per le porte, tessili nelle sfumature dell’azzurro e del verde, capaci di trasmettere una sensazione di equilibrio e freschezza. Un linguaggio materico che unisce discrezione ed eleganza, coerente con il carattere funzionale ma raffinato del progetto.

1. Il corridoio come spazio architettonico

Il corridoio, spesso relegato a semplice zona di passaggio, diventa qui un elemento architettonico di valore. Spostato rispetto alla configurazione originaria, ha ora una larghezza generosa di 100 cm ed è suddiviso in due tratti distinti: il primo conduce alla camera singola, il secondo si apre sulla matrimoniale.

A scandire questo percorso vi sono porte in vetro colorato minimali: più che elementi di chiusura, veri dispositivi scenografici. L’effetto è quello di un filtro leggero, che sottolinea i passaggi senza interrompere lo sguardo.

Le porte scorrono sulla pareti del corridoio “liberando le stanze” 

Dal punto di vista funzionale, la scelta di adottare porte scorrevoli esterno muro alle camere ha due vantaggi significativi: libera tutte le pareti interne, rendendole pienamente sfruttabili per arredi e attrezzature, ed elimina la necessità di lavori sulla muratura per installare controtelai a incasso, con una conseguente riduzione dei costi.

In questo modo il corridoio non è più un semplice disimpegno, ma una vera “spina dorsale” distributiva che ordina e qualifica lo spazio.

Approfondisci l’argomento corridoio qui:

2. Una doccia in camera: esclusività quotidiana

Portare una doccia all’interno della camera matrimoniale significa aggiungere una funzione di grande comfort, che trasforma la percezione dello spazio privato e lo avvicina a quello di una suite in hotel. In questo progetto, il box doccia misura 190 x 100 cm ed è collocato in corrispondenza della parte finale del corridoio: una posizione strategica che lo rende discreto, visibile solo entrando nella stanza.

zona notte azzurra e grigia con doccia in camera

L’accesso avviene dal lato lungo, accanto al letto, con un ingresso che si integra con naturalezza nel percorso interno.

La cura del dettaglio è fondamentale: il vano doccia è rivestito in mosaico, scelta che unisce resistenza, eleganza e possibilità di giochi cromatici raffinati.

La chiusura è affidata a due grandi lastre scorrevoli in cristallo extrachiaro, che garantiscono trasparenza, luminosità e leggerezza visiva, evitando l’effetto “blocco” tipico di molte soluzioni più tradizionali. In alternativa, a seconda delle preferenze personali, si può optare per una chiusura del box doccia che schermi l’interno.

Dal punto di vista tecnico, la collocazione della doccia in camera ha richiesto particolare attenzione agli impianti: scarichi e pendenze sono stati integrati in modo da garantire comfort e durabilità nel tempo. L’intervento dimostra come sia possibile, anche in appartamenti di dimensioni medie, introdurre elementi di qualità che incidono in maniera significativa sull’esperienza quotidiana.

In questo genere di progetto, se possibile, per ridurre vapore e umidità, può giovare prevedere un aspiratore per bagni o la ventilazione meccanica decentrata.

3. Le cabine armadio: ordine e capienza in soli 2 mq

L’introduzione di una cabina armadio, anche in spazi contenuti, rappresenta un plus di grande valore. In questo progetto, riducendo di poco la superficie delle camere, è stato possibile ricavare due vani guardaroba di circa 2 mq ciascuno.

A differenza di un armadio tradizionale a parete, la cabina sfrutta tre lati e tutta l’altezza disponibile, moltiplicando la capacità di contenimento e consentendo una migliore organizzazione interna.

Non si tratta solo di un luogo in cui riporre gli abiti, ma anche di uno spogliatoio e di uno spazio vero e proprio, pratico e ordinato, che facilita la quotidianità e lascia in ordine la stanza.

zona notte scrivania e cabina armadio ok

Dal punto di vista estetico, per le porte scorrevoli di chiusura è stato scelto il vetro laccato grigio, una tinta neutra che ben si inserisce nell’ambiente. Il risultato è un volume compatto, discreto, che scompare nella parete quando chiuso, ma che, una volta aperto, rivela un ambiente attrezzato e funzionale.

Approfondisci l’argomento cabina armadio qui:

 

 
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