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I portoni per garage coniugano, nei modelli più recenti, funzionalità, sicurezza e armonia estetica con qualsiasi contesto architettonico. Devono essere scelti a seconda dello spazio disponibile e del tipo di apertura. Conta anche il materiale con cui sono fatti (in genere sono in acciaio e legno, in acciaio zincato o in alluminio) che va valutato anche secondo la posizione del box (al chiuso o all’aperto). E poi in base al gusto e ai costi. Oltre al rivestimento, è possibile inoltre decidere anche la dotazione del portone: eventuali porta pedonale mimetizzata, griglie di aerazione tipo persiana, finestre. Esteticamente paragonabili a portoncini d’ingresso, le chiusure per box e garage hanno oggi molte caratteristiche performanti che possono soddisfare esigenze diverse: dalla tenuta termica (possibile attraverso il coibentato, un raccordo che separa termicamente profilo del serramento e struttura muraria) a quella antieffrazione, fino all’isolamento acustico. I dispositivi sono alloggiati all’interno del pannello o dei profili, restando perfettamente mimetizzati. L’illuminazione e l’aerazione del box, per esempio, sono ottenute per mezzo di specifici profili intermedi in alluminio, inseriti in due punti della chiusura, che permettono di avere aria e luce anche quando la porta del garage è chiusa. Oppure attraverso finestrelle in vetro posizionabili sull’anta o sul sopraluce.
I modelli di portone per box e garage sono 5
La tipologia di serramento va scelta tenendo conto dello spazio disponibile: devono essere consentite, infatti, manovre agevoli e sicure sia con l’autovettura sia a piedi.

Basculante – È un’anta unica che si solleva e si muove grazie a montanti guida laterali, fissati ai lati del vano porta, all’interno del box. Ad apertura totale, rimane parallela al soffitto a distanza di qualche centimetro. Molti modelli sono dotati di guarnizioni perimetrali salvadita tra porta e telaio.

Avvolgibile – Il pannello composto da profili orizzontali agganciati tra loro si avvolge intorno a un rullo, integrato nel meccanismo stesso dell’apertura, posto sul bordo superiore del vano porta. Guide sagomate vengono invece fissate ai lati di questo.

Sezionale – Anche in questo caso il portone ha apertura verticale ma, grazie ad apposite guide laterali scorre verso l’alto, disponendosi lungo il soffitto, senza avvolgersi su se stesso.

Scorrevole – Il portone si apre lateralmente scorrendo, all’interno del box, a ridosso di una parete. Per agevolare il movimento, a terra e a soffitto, devono essere installate guide che accolgono i profili dell’anta.

A battente – È la tipologia tradizionale di chiusura per box, molto utilizzata in passato. Composta da due ante che si aprono verso l’esterno, necessita di spazio davanti al vano. Caratterizzata da apertura manuale,oggi esiste anche in versione motorizzata.
Perché sono sicuri
Tutti i portoni per garage oggi in commercio esibiscono la marchiatura CE e fanno riferimento alla norma di prodotto UNI EN 13241-1 che le dichiara sicure. Una garanzia in più per il consumatore può essere il marchio di qualità rilasciato da un ente certificatore terzo. Alcune aziende forniscono anche una garanzia sui componenti meccanici o elettronici del portone. L’accesso a persone e veicoli è inoltre reso sicuro grazie a particolari optional disponibili in commercio, che controllano la corsa dell’anta in ogni punto e, in caso di ostacoli, la fermano e ne invertono il movimento.
Portoni garage e box resistenti all’effrazione
La protezione dai tentativi di intrusione è invece assicurata da serrature laterali, cassette di rinforzo e profili all’interno dei pannelli. Alcune aziende produttrici, inoltre, sottopongono le porte a severi test relativi alla resistenza allo scasso per sfondamento o per aggancio e trazione verso l’esterno, e alla prova di resistenza sotto carico statico o dinamico.