Se lo spazio per aprire e chiudere la porta è limitato, conviene orientarsi su un modello di porta scorrevole, del tipo interno muro, detto più comunemente a scomparsa, o anche da esterno muro se la parete è libera da arredi.
Nel primo caso la porta scorre completamente dentro la parete; all’apertura l’anta entra in un controtelaio, cioè una struttura metallica progettata appositamente con caratteristiche tecniche diverse a seconda che debba essere installata o in tramezzi a intonaco o in cartongesso. Molti di questi modelli non hanno né stipiti né cornici coprifilo per un effetto molto essenziale. Sono disponibili anche a doppia anta e in soluzioni fuori misura personalizzabili, con altezze variabili. Non è semplice installarle in un muro portante o in cemento armato oppure contenente pilastri o canne fumarie: in questi casi si dovrebbe realizzare una parete in cartongesso in cui inserire il controtelaio.
Nella versione esterno muro invece all’apertura la porta scorre lungo la parete su un binario. Questi tipi di porta nelle misure standard di 80 cm di larghezza per 210 cm di altezza non richiedono lavori di muratura. Grazie alla leggerezza dei materiali non serve una guida a pavimento: è sufficiente un perno di guida che scorre insieme al pannello.
I modelli in vetro conferiscono all’ambiente molta luminosità. Le lastre che formano le ante sono assolutamente sicure poiché sono realizzate in vetro temperato, un tipo di cristallo che ha una resistenza fino a cinque volte maggiore rispetto al normale e che in caso di rottura si frantuma in tanti piccoli pezzi non taglienti. Nella maggior parte dei casi ha finitura acidata, cioè con effetto satinato su una o entrambe le facce, ma può essere anche laccato o decorato, per esempio con motivi floreali, stilizzati o tradizionali a seconda dello stile dell’infisso.
Clicca sulle immagini per vederle fullscreen