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Le porte e pareti scorrevoli Shoji Cinius rappresentano un modo diverso di vivere lo spazio: flessibile, armonioso, naturale. Realizzate in legno massello di faggio lamellare, sono pensate per chi cerca un equilibrio tra estetica naturale, funzionalità e artigianalità.
Scorrono con leggerezza su binari, liberando spazio e creando ambienti fluidi, luminosi, in continuo dialogo tra loro. La loro leggerezza non è solo visiva: le ante “volano”, come ama dire l’azienda, perché progettate per scorrere in modo silenzioso e preciso. Questa capacità di unire efficienza tecnica e bellezza essenziale è ciò che rende le porte Shoji una scelta raffinata sia in contesti contemporanei sia in case che abbracciano uno stile più naturale e zen.
Artigianato su misura in legno massello
Ogni porta scorrevole Shoji Cinius è realizzata su misura, calibrata sulle proporzioni e sulle esigenze di ciascun ambiente. Il legno di faggio lamellare, selezionato per stabilità e qualità estetica, garantisce robustezza, durata nel tempo e una finitura calda e naturale.
Cinius produce le porte Shoji con cura sartoriale, adattandole a molteplici funzioni:
- come ante scorrevoli per armadi a muro o cabine armadio;
- come pareti divisorie per separare e collegare due ambienti;
- come porte scorrevoli tra stanze, per creare passaggi armoniosi e continui.
Grazie alla lavorazione artigianale, ogni progetto può essere personalizzato nei dettagli: dimensioni, essenza del legno, finiture, tipologia di binario e modalità di scorrimento.
Sistemi di scorrimento: la leggerezza in movimento
Il cuore delle porte Shoji è nel loro sistema di scorrimento, studiato per offrire un movimento fluido e duraturo nel tempo.
Cinius propone diverse soluzioni, in base alla destinazione d’uso e alle dimensioni dell’anta:
- Binari in legno o alluminio a soffitto, perfetti per ante di dimensioni contenute.
- Binari a soffitto e pavimento, ideali per pareti scorrevoli di grandi dimensioni.
- Binari incassati, pensati per armadi a muro o cabine armadio, dove l’estetica richiede una perfetta integrazione con la struttura.
Ogni sistema è progettato per garantire scorrevolezza, silenziosità e durata nel tempo, elementi indispensabili in una porta di qualità.
Come scegliere la porta scorrevole Shoji più adatta
La scelta del sistema Shoji giusto dipende dal tipo di ambiente e dallo spazio disponibile. Cinius offre una guida chiara per orientarsi:
- Chiusura di una nicchia o di un ripostiglio: scorrimento giapponese leggero.
- Armadio a muro (profondità consigliata: circa 60 cm): scorrimento giapponese classico.
- Cabina armadio: scorrimento giapponese con scivolo o sospeso in alluminio, per una maggiore stabilità.
- Divisione tra due ambienti: scorrimento sospeso in alluminio, robusto e visivamente pulito.
- Porta scorrevole tra due stanze: scorrimento sospeso in alluminio, per un effetto moderno e continuo.
Scegliere la tipologia giusta significa garantire un risultato estetico impeccabile e un uso fluido nel tempo, evitando problemi di allineamento o rumorosità.
Dal Giappone al design contemporaneo
Le porte Shoji Cinius sono ispirate alla leggerezza e all’equilibrio delle case giapponesi, ma la loro estetica si adatta perfettamente anche agli interni più moderni.
In un ambiente minimalista, la loro struttura in legno e la luce che filtrano con discrezione diventano protagoniste silenziose. In un contesto più contemporaneo, possono essere abbinate a materiali come vetro, acciaio o superfici opache, creando un contrasto raffinato tra tradizione e innovazione.
Il risultato è sempre lo stesso: uno spazio più ordinato, arioso, coerente, dove ogni elemento trova la sua giusta collocazione.
Come ambientare e valorizzare le porte scorrevoli Shoji Cinius
Le porte scorrevoli Shoji Cinius diventano componenti d’arredo a tutti gli effetti: per ambientarle al meglio, esistono accostamenti che ne esaltano la naturalezza e la leggerezza. Ecco qualche idea:
- In un living luminoso, scegliere un’essenza chiara del legno massello (come il faggio lamellare naturale) e abbina le ante Shoji a pareti tinteggiate in tonalità neutre o pastello: il risultato è uno spazio che appare più ampio e arioso.
- Se l’ambiente ha dettagli in metallo (maniglie, binari, inserti architettonici), si può optare per binari in alluminio a vista e finitura in ottone spazzolato o nero opaco: il contrasto tra legno e metallo conferisce carattere senza rompere l’armonia.
- Per una camera da letto dallo stile zen o ispirato alla tradizione giapponese, conviene mantenere una palette di toni caldi e naturali: legno chiaro, lino grezzo, pochi elementi decorativi. Le ante Shoji agiscono come quinte sottili che separano zone ma lasciano fluire la luce.
- In ambienti contemporanei o open-space, si possono utilizzare le porte Shoji come elemento di demarcazione visiva: scegliere un’essenza più scura, oppure un binario in metallo nero per creare un punto focale; per un risultato più audace si possono accostare a materiali come cemento levigato, vetro o tessuti strutturati.
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