Isolare la casa per risparmiare energia

È una regola che vale tanto per le nuove costruzioni quanto per migliorare le prestazioni di quelle esistenti. Dal piccolo intervento al grande lavoro, ecco qualche suggerimento per isolare la casa.

Giovanna Strino
A cura di Giovanna Strino
Pubblicato il 27/09/2018 Aggiornato il 27/09/2018
Isolare la casa per risparmiare energia
Interno di edificio realizzato da Costruire Bio
Ha senso isolare la casa con interventi di coibentazione perché comporta molteplici vantaggi. Dal raggiungimento di un salubre comfort termico interno al contenimento energetico, fino al risparmio economico. Quindi non si tratta solo di mettere in atto accorgimenti finalizzati al risparmio energetico (per limitare l’utilizzo di fonti non rinnovabili), ma anche di rendere le abitazioni più sane, adottando soluzioni funzionali che rendano gli edifici più sostenibili dal punto di vista ambientale.
 
Isolare la casa è un’operazione che non può essere standardizzata. Gli stessi interventi cambiano secondo i casi. Se è più facile quando si tratta di una nuova costruzione (la legge impone requisiti precisi), perché la casa viene già edificata in quest’ottica, più complicato ma ugualmente fattibile è intervenire in una casa esistente. Di seguito, alcuni dei materiali e dei prodotti indicati per isolare la casa.
 

Muri perimetrali

Un buon isolamento termico consente di ridurre drasticamente le perdite di calore per trasmissione e quindi di risparmiare sui costi per la climatizzazione, raggiungendo un ottimo comfort termico negli ambienti. Per centrare tali obiettivi, e isolare la casa, occorre che l’involucro edilizio abbia un ridotto valore di trasmittanza termica, ottenibile con materiali dall’elevato potere isolante, preferibilmente di origine naturale in una casa bio, così da soddisfare il requisito della sostenibilità ambientale. Attenzione però che talvolta questi subiscono l’umidità di risalita dovuta al contatto con il terreno; per questo spesso si ricorre a una zoccolatura in altro materiale che ne protegge la parte inferiore. Sulle nuove costruzioni è semplice: lo si fa subito. Sull’esistente significa operare con un intervento di riqualificazione energetica che prevede l’aggiunta/sostituzione dello strato termoisolante. Ciò comporta un investimento economico significativo, ma che – tra incentivi fiscali e risparmio sui costi in bolletta – si recuperano in un tempo medio (entro 10 anni).

La trasmittanza termica si riferisce alla dispersione di calore che si verifica attraverso un corpo (un elemento) tra due ambienti con temperature differenti. Tanto più il valore è basso quanto più l’elemento ha potere isolante. Si misura in W/m2K (watt su mq per grado Kelvin).

Interno di edificio realizzato da Costruire BioInterno di edificio realizzato da Costruire Bio http://www.costruirebio.it

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Isolare la casa direttamente dall’esterno con il cappotto

Denominata “cappotto”, questa tecnica per isolare la casa prevede l’applicazione dei pannelli direttamente sui muri perimetrali e poi uno strato di finitura. Rappresenta la soluzione energeticamente più efficiente, in quanto elimina i ponti termici (quelle parti dell’ involucro dove c’è discontinuità che disperdono maggiormente il calore). Con questo sistema il calore prodotto all’interno durante le ore diurne viene conservato negli ambienti per un periodo prolungato e rilasciato lentamente, durante la notte quando l’impianto è spento. In estate previene i fenomeni di surriscaldamento.

Sistema di risanamento termico Green di Tassullo con lastra T-Green

Sistema di risanamento termico Green di Tassullo con lastra T-Green di sughero naturale agglomerato. http://www.tassullo.com

Pannello minerale ecocompatibile Multipor di Ytong

Pannello minerale ecocompatibile Multipor di Ytong. http://www.ytong.it

 

Isolare la casa con lavori all’interno

In questo caso, per isolare la casa si tratta di “foderare” le pareti con pannelli isolanti e di rivestire  con lastre di cartongesso o altro materiale (anche legno). È una soluzione meno efficace perché non sempre elimina tutti i ponti termici e talvolta può creare problemi di condensa. Ci sono casi in cui rappresenta l’unico rimedio: in edifici storici dove la facciata non può essere modificata o in un palazzo quando i condomini non si accordano sui lavori dall’esterno.

Pannello in lana minerale Mineral wood di Knauf

Pannello in lana minerale Mineral wood di Knauf. http://www.knauf.it

Materassino in vetro riciclato, sabbia e uno speciale legante Isover 4+ di Isover

Materassino in vetro riciclato, sabbia e uno speciale legante Isover 4+ di Isover. http://www.isover.it

 In intercapedine

Nelle murature “doppie” per isolare la casa l’isolante si può inserire nello spazio interstiziale: ideali sono i materiali da posare per insufflaggio (fiocchi di cellulosa, lana di vetro, ecc.). Serve poi coibentare i punti in corrispondenza di travi e pilastri. Esistono anche blocchi da tamponamento esterno o portanti prefabbricati che integrano già l’isolante, velocizzando la posa in opera.

Blocco in calcestruzzo di argilla espansa con isolante in polistirene espanso e grafite e parte esterna protettiva Lecablocco Bioclima Zero23P di Anpel

Blocco in calcestruzzo di argilla espansa con isolante in polistirene espanso e grafite e parte esterna protettiva Lecablocco Bioclima Zero23P di Anpel. http://www.lecablocco.it/anpel

Serramenti

Il tipo di infisso gioca un ruolo importante nei consumi energetici di una casa: le superfici vetrate consentono illuminazione naturale e apporto solare gratuito, ma disperdono molto del calore prodotto. Per limitare l’effetto negativo, e contribuire a isolare la casa, si utilizzano oggi due o più lastre accoppiate (vetrocamera) con intercapedine contenente gas a bassa conduttività o materiali isolanti trasparenti. Le prestazioni sono verificabili tramite il coefficiente di trasmittanza termica Uw (che è complessivo dell’intero serramento), obbligatoriamente indicato sulla scheda prodotto. Non solo vetro, infatti: anche i profili sono importanti. Il legno per esempio ha un elevato grado di isolamento, ma oggi spesso si preferisce il più moderno e pratico pvc, talvolta accoppiato ad alluminio. Tutte le performance del serramento vanno poi rapportate alle effettive esigenze, che sono anche legate alla zona climatica in cui si trova l’edificio (in Italia ne sono individuate 6: dalla A più calda alla E più fredda). Per i climi particolarmente rigidi sono indicati i vetri bassoemissivi: la membrana di ossidi di metallo, che costituisce uno degli strati di cui sono composti, fa da barriera termica. Per le zone molto calde sono adatti invece quelli selettivi: ioni d’argento applicati alle lastre riflettono la parte più calda dei raggi solari.

finestra Winergetic Premium Passive di Oknoplast con profili in pvc

È certificata in classe Gold da Casa Clima la finestra Winergetic Premium Passive di Oknoplast con profili in pvc a 7 camere e vetrocamera quadruplo. http://www.oknoplast.it

 

Ecobonus: premi fiscali per la riqualificazione

Ancora fino al 31/12/2018 le spese sostenute per gli interventi per isolare la casa e che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti sono scontabili dall’Irpes o Ires in dichiarazione dei redditi, recuperando la quota in dieci rate annuali di pari importo. La cifra massima che si può portare in detrazione varia secondo il tipo di lavoro: da 30mila a 100mila euro. Le categorie di lavori agevolati  sono individuate dal DM 19/2/2007 (modificato da quello del 7/4/2008).

Le schermature solari

Da 2018 l’ecobonus per le schermature solari (che contribuiscono a isolare la casa) consiste in una detrazione pari al 50%. Riguarda l’acquisto e l’installazione delle schermature solari (sono comprese le tende da sole). A tali elementi è riconosciuto infatti un ruolo fondamentale nella protezione solare degli edifici: riparano dai raggi solari, evitando l’aumento della temperatura interna. Ne consegue una diminuizione del fabbisogno energetico per il raffrescamento degli ambienti.

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