Bonus mobili: serve una spesa minima di ristrutturazione?

A quanto deve ammontare la spesa per interventi di manutenzione straordinaria che permette di accedere al bonus mobili? Il decreto legge non menziona alcun valore minimo.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 31/10/2013 Aggiornato il 31/10/2013
Bonus mobili: serve una spesa minima di ristrutturazione?

Il cosiddetto “bonus mobili”, introdotto con il Dl 63/2013 e richiedibile fino al 31 dicembre 2013 (o fino al 31 dicembre 2014 se verrà confermata la proroga prevista dal disegno di legge di stabilità) è una detrazione irpef del 50 per cento sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore alla A + (A per i forni) destinati a immobili oggetto di ristrutturazione edilizie. La detrazione è da ripartire in 10 rate annuali su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro, che va ad aggiungersi al limite dei 96mila euro previsto per le ristrutturazioni edilizie. Se ilil tetto massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è definito, esiste invece un valore minimo di costi di ristrutturazione da sostenere per poter avere diritto al Bonus mobili? Il disegno di legge non ne fa menzione e sottolinea che deve trattarsi di interventi di manutenzione straordinaria e non di una semplice manutenzione ordinaria, ossia riparazione di qualcosa già esistente. Una specifica: anche le spese di trasporto e montaggio degli articoli acquistati rientrano nell’importo detraibile dalle spese sostenute per l’acquisto sia dei mobili che dei grandi elettrodomestici.

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