Spostare bagno o cucina: quando si può fare, come e con quali soluzioni tecniche

Si può sempre spostare il bagno o la cucina? I vincoli riguardano essenzialmente gli scarichi. Quando non si possono sfruttare gli impianti di un ambiente adiacente e lo spostamento prevede distanze maggiori, bisogna ricorrere a trituratori e pompe.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 13/01/2018Aggiornato il 13/01/2018
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Riorganizzare la disposizione interna di un’abitazione spesso comporta lo spostamento del bagno o della cucina. Oggi, grazie a soluzioni tecniche sempre più evolute, è possibile quasi ovunque, ma occorrono competenze specifiche per affrontare correttamente la modifica degli impianti idraulici di adduzione e di scarico.

Vediamo quando è davvero possibile intervenire, quali dispositivi si possono usare e quali vantaggi e svantaggi comporta un intervento del genere.

Si può davvero spostare bagno e cucina ovunque?

Dal punto di vista tecnico,  è possibile a certe condizioni.

  • Distanza dalla colonna di scarico: il fattore più critico è l’eventuale allontanamento dalla colonna fognaria verticale (soprattutto per il WC), perché gli scarichi funzionano a gravità e richiedono una pendenza minima dell’1–2% (ovvero 1–2 cm per metro lineare).
  • Vincoli strutturali e impiantistici condominiali: non si può intervenire liberamente su travi, muri portanti o colonne di scarico comuni. Serve spesso il nulla osta dell’amministratore e, nei casi più complessi, una valutazione strutturale a cura di un tecnico abilitato.
  • Altezza utile a pavimento: per mantenere la pendenza necessaria, potrebbe servire un rialzo del pavimento (risolto il più delle volte con un gradino), con conseguente impatto sia estetico sia funzionale.

Le soluzioni tecniche per spostare gli impianti

Oggi esistono soluzioni affidabili e discrete che semplificano lo spostamento di bagno e cucina, anche nei casi più complessi.

 Trituratori e pompe di sollevamento

I trituratori di nuova generazione sono apparecchi compatti e silenziosi, che si installano dietro al WC o a valle di altri scarichi (lavandino, doccia, bidet) e che, grazie a una pompa integrata, evacuano le acque nere e grigie sia in orizzontale che in verticale, anche contro pendenza, tramite tubazioni di piccolo diametro (circa 32–40 mm).

Manutenzione e buone pratiche

La manutenzione di pompe e trituratori moderni non è particolarmente complessa, ma è fondamentale osservare alcune buone pratiche:

  • Non gettare nello scarico oggetti solidi o materiali non compatibili.
  • Evitare l’uso di acidi forti o disgorganti chimici.
  • Utilizzare prodotti anticalcare idonei, soprattutto in zone con acqua dura.

Vantaggi

  • Consentono la realizzazione di bagni anche lontani dalla braga di scarico principale.
  • Alcuni modelli possono smaltire anche le acque bollenti e saponose di lavatrici e lavastoviglie e persino quelle acide delle caldaie a condensazione.
  • Sono disponibili anche in versione a incasso, per sanitari sospesi, da celare dietro un muretto o un arredo.

Svantaggi

  • Dipendono dalla corrente elettrica.
  • Richiedono manutenzione periodica.
  • Possono essere rumorosi se non di qualità o non installati a regola d’arte.

Impianti incassati a pavimento

Se si ha la possibilità di rifare completamente la pavimentazione, è possibile inserire le nuove tubazioni nel massetto. Tuttavia, più ci si allontana dalla colonna di scarico, maggiore dovrà essere lo spessore del massetto stesso per garantire la pendenza.

Attenzione: ciò può comportare la necessità di alzare porte o creare gradini, con impatti su estetica e accessibilità.

Contropareti e controsoffitti

Quando non è possibile intervenire sul pavimento, le nuove tubazioni di adduzione dell’acqua possono essere fatte passare in contropareti in cartongesso o controsoffitti tecnici, facilmente ispezionabili e ideali per impianti di cucine o bagni secondari.

In ambienti dove i tubi possono eventualmente rimanere a vista (lavanderie, bagni di servizio), è possibile nasconderli con arredi su misura o pannellature ad hoc, senza necessità di opere murarie invasive.

Quando conviene davvero spostare bagno e cucina

Spostare un bagno o una cucina può avere grandi benefici in termini di funzionalità e valore dell’immobile, ma va sempre valutato caso per caso, con attenzione a costi e vincoli.

Pro

Contro

Migliore distribuzione interna

Costi aggiuntivi per opere murarie e impiantistiche

Maggiore fruibilità

Complessità progettuale

Possibilità di creare un secondo bagno

Necessità di manutenzione per pompe e trituratori

Aumento del valore immobiliare

Problemi acustici se non ben progettato

 

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