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Dove posizionare i caloriferi? Meglio evidenziarli o nasconderli? Se la risposta a questa alternativa pressuppone criteri legati al gusto personale per la prima domanda, invece, bisogna contemplare anche questioni tecniche.
Lasciamo la parola all’architetto Clara Bona che ci accompagna nel consueto tour virtuale per le case di cui ha curato il progetto.
“Iniziamo dicendo che il tema va trattato differenziando due categorie di persone: quelle che odiano vedere i caloriferi e cercano quindi soluzioni che spariscono o si possno nascondere dietro a dei copricaloriferi, e quelle che invece li vogliono vedere valorizzati da soluzioni più decorative, che possono diventare anche un elemento caratterizzante dell’interior.”
Quali termosifoni a seconda dello stile?
Calorifero alto a colonnine, adatto a tutti gli stili
Iniziamo con una tra le proposte che si fanno più notare, per dimensioni e per posizione a vista: il calorifero alto, nella versione a colonnine in acciaio bianco. Un calorifero nato per non essere nascosto ed essere un elemento di arredo, anche se si è scelto un colore non in contrasto per cui il radiatore armonizza con lo sfondo. Il suo stile è semplice, può essere realizzato in varie misure e si può inserire in qualsiasi stile di casa proprio perché è visivamente di grande impatto ma allo stesso tempo molto semplice nel design. In questo caso l’acciaio bianco contrasta con la matericità della parete in pietra naturale, che però – dipinta di bianco – integra perfettamente il calorifero nello stile del contesto.
Maxi calorifero a piastra per le case dal design essenziale
Sempre nella serie dei caloriferi alti (ma anche questo modello esiste in tutte le misure) ecco la soluzione a piastra piatta: un’idea valida per chi vuole vedere il calorifero, ma non troppo. Infatti in questo caso il radiatore diventa una superficie uniforme piatta e bianca, che potrebbe essere un pannello e quasi sparisce nella parete. Molto indicato per le case moderne, dal design essenziale, ispirate al motto “less is more”.
Radiatore basso e lungo per sfruttare bene lo spazio
Questo modello – chiamato spesso anche “porcellino” – è particolarmente utile in tutte quelle situazioni in cui non si sa dove mettere il calorifero o dove magari c’è una parete libera nella parte bassa e la si vuole invece allestire in quella alta, per esempio con mensole libreria (come nella foto sotto), o con una panca. Anche questo modello esiste in svariate misure e colori (per chi vuole osare).
Calorifero in nicchia + mensola sopra
Dove ci sia una nicchia e si debba trovare una collocazione per il radiatore, la rientranza della parete è proprio il posto migliore per posizionarlo. Ma non sempre è profonda abbastanza per ospitarlo totalmente: in questo caso si può comunque sfruttare la spazio utile e compensare poi la parte che sporge aggiungendo sopra una mensola, soluzione che evita tra l’altro che si formino antiestetici segni neri su muro dovuti al riscaldamento. Nella foto sotto, vedete il prima e il dopo, la fase di montaggio in cantiere e la parete finita e allestita, con mensola, quadri appesi e due poltroncine davanti che schermano il calorifero.
Calorifero “normale” a colonnina per un’abitazione non moderna
Ecco il calorifero più classico, in una dimensione normale per riscaldare una stanza. È realizzato in acciaio verniciato a fuoco di bianco: una soluzione basic ma ideale per un’ottima prestazione di riscaldamento. Questa immagine dimostra che un calorifero di questo tipo può benissimo integrarsi con armonia che in una situazione di casa non troppo moderna, ma più naturale (un ex fienile con arredi molto semplici in cui presenza del calorifero non disturba l’insieme).
Termosifone delle case d’epoca: classico old style
Completamente diverso da tutti gli altri è il caso dei vecchi caloriferi solitamente realizzati in ghisa e con qualche decoro. Anche quando sembrano rovinati si possono sabbiare e riportare allo stato originale, per essere poi riverniciati del colore scelto. Per fare questo intervento vanno smontati e portati in laboratorio. Tra i caloriferi old style alcuni sono particolarmente belli, avendo lavorazioni particolari ed essendo molto decorati. Come questo, che ha addirittura uno sportello scaldavivande al suo interno. Comodissimo anche per aggiungere tepore ai guanti o al cappello in inverno! Una soluzione bella da vedere e pratica da usare.
Dipingere il calorifero come la parete
Ecco una soluzione interessante quando si ha un calorifero non particolarmente bello o in una posizione che si vuole nascondere: dipingerlo dello stesso colore della parete. Nelle foto sotto, prima e dopo, l’aver verniciato il radiatore nella camera da letto nello stesso blu del muro lo fa sparire e diventare bello… Accorgimento importante è però dipingerlo con uno smalto apposito, altrimenti quando i caloriferi sono caldi la pittura non regge e inizia a scrostarsi.
Moderno scaldasalviette…
Quando si sceglie, si deve tener conto del fatto che lo stesso scaldasalviette in finitura bianca ha molta più resa che nella finitura cromata (come in foto). Se si preferisce la versione cromo bisogna quindi scegliere un modello di dimensioni maggiori. Le posizioni migliori sono o in prossimità della doccia o della vasca, oppure sopra al bidet, che è uno spazio di solito non sfruttato.
Gli scaldasalviette esistono anche in funzione elettrica, molto comoda sia con l’impianto di riscaldamento a pavimento senza radiatori sia con impianto condominiale spento nelle nelle stagioni intermedie per scaldare e asciugare le salviette o gli accappatoi – un piccolo lusso molto piacevole.
… e scaldasalviette rétro
Questo modello, che ricorda i vecchi tubi, aggiunge sicuramente una nota decor a un ambiente bagno di sapore retrò. Ma è utile solo per la funzione di scaldasalviette, e non basta a riscaldare l’interno bagno: ci vuole quindi sempre anche un radiatore in più. Ma il fascino di questo elemento è indiscutibile e diventa un elemento caratterizzante del bagno.
4 proposte per nascondere i caloriferi
Per chi l’elemento calorifero proprio non lo vuole vedere, la soluzione sono i copricaloriferi che trasformano i radiatori in una sorta di mobile. Non pensate però a quelle soluzioni con griglia in metallo che si vedevano nelle case delle nonne: si può realizzare a qualcosa di adatto allo stile della casa, facendolo realizzare su misura dal falegname.
Qui vedete alcune proposte di copricaloriferi realizzati ad hoc, con bacchette verticali, orizzontali o un pannello chiuso (che nasconde un piccolo fan coil a terra nella parte bassa di una nicchia con libreria). L’importante – per non sprecare energia inutilmente – è che ci sia sempre un buon passaggio di aria, perché più si chiude meno calore passa (nel caso del calorifero, deve restare aperto sopra e davanti, mentre in quello del fan coil sopra). Volendo, poi, il pannello frontale si può togliere quando le temperature scendono.
Progetti di interior design e foto: architetto Clara Bona