Pannelli radianti: alto rendimento, bassi consumi

I pannelli radianti per il riscaldamento invernale consentono un considerevole risparmio energetico e riducono le dispersioni termiche.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 19/06/2013 Aggiornato il 19/06/2013
Pannelli radianti: alto rendimento, bassi consumi
Cofllor di Oventrop

I pannelli radianti fanno risparmiare energia: hanno infatti il vantaggio di funzionare con acqua a temperature molto più basse: solo 30-35 °C, contro i 60-70 °C  e oltre degli impianti tradizionali con i radiatori. Questi tipi di impianti possono essere utilizzati anche per la climatizzazione estiva: in questo caso nelle condutture circola acqua fredda. La distribuzione del calore (o del freddo) è omogenea e il microclima interno risulta quindi particolarmente confortevole.

Come funziona impianto con pannelli radianti

L’acqua, riscaldata dalla caldaia, circola in un sistema chiuso formato da sottili tubi, in rame o in materiale plastico. Premontati su pannelli, sono installati capillarmente sotto il pavimento dei diversi ambienti da riscaldare o raffrescare. Anche questo tipo di impianto, come quelli tradizionali, può essere gestito da sistemi elettronici di termoregolazione che consentono di ottimizzare i consumi e di adeguare il clima interno alle condizioni esterne e alle eventuali variazioni. Quando l’impianto viene utilizzato per la climatizzazione estiva, l’acqua viene invece raffreddata da un’unità refrigerante, in genere installata in un locale tecnico all’interno dell’abitazione.

Come viene realizzato

Le tubazioni di andata e ritorno dell’acqua riscaldata ( o raffreddata), che hanno diametro di circa 2 cm, vengono posate , a spirale, sopra il massetto degli impianti elettrico e idraulico dopo aver interposto su un supporto di polistirene che funge anche da isolante; successivamente vengono ricoperti da un ulteriore strato cementizio. Sopra questo viene poi posato direttamente il rivestimento scelto. Il supporto di polistirene serve anche da isolante acustico. Lo spessore complessivo dell’impianto è variabile, ma in genere l’altezza del pavimento aumenta complessivamente di circa 4,5 cm. In alternativa all’installazione a pavimento, i pannelli radianti possono essere posati anche a parete o a soffitto. I pannelli posati a terra sono però quelli che permettono di sfruttare al meglio le potenzialità del sistema a basse temperature. Permette infatti di evitare le dispersioni verso l’alto, dove il calore (o il fresco) non servono.

Tempi e costi pannelli radianti

L’installazione dei pannelli radianti è un intervento abbastanza complesso, consigliabile in fase di ristrutturazione o di nuova costruzione. È adatto sia in una casa unifamiliare sia un condominio; in questo secondo caso non ci sono problemi se ogni unità immobiliare è dotata di caldaia per il riscaldamento autonomo; ma la soluzione è fattibile anche nel caso di impianto centralizzato, previa una serie di valutazioni preventive.
Per la realizzazione dell’impianto in un’abitazione di medie dimensioni sono richiesti circa 15 giorni di lavoro, compresa la posa del rivestimento superficiale. Costi, tempo impiegato e difficoltà sono comunque superiori rispetto a quelli necessari per realizzare un impianto tradizionale a radiatori; sono però compensati dai minori costi di esercizio che permettono in ammortizzare in tempi brevi la spesa iniziale. Esistono anche soluzioni con sistemi a pannelli radianti che possono essere installati sul pavimento esistente e coperti poi con una nuova finitura. In questo caso il lavoro diventa molto più rapido e semplice e i tempi si riducono, ma occorre verificare preventivamente la fattibilità tecnica di questo tipo di intervento.

La diffusione del calore

A differenza che in un impianto di riscaldamento o di climatizzazione tradizionale, in quello a pannelli radianti non ci sono differenze di temperatura tra le diverse zone di una stanza; l’aria, calda o fredda, salendo dal basso verso l’alto si distribuisce in modo uniforme in tutto il volume dell’ambiente, senza sbalzi termici. Il risultato è quello di avere la stessa sensazione di benessere di una temperatura dell’aria a 22-23 °C anche se in realtà ci sono 2 °C in meno effettivi. Per ogni grado in meno di temperatura si registra una riduzione del 7-8% del consumo di energia. L’assenza di moti convettivi d’aria, riduce inoltre il movimento delle polveri e delle altre impurità presenti negli ambienti: l’aria è quindi più salubre e pareti e tendaggi si sporcano meno. Lo stesso impianto a pannelli radianti, inoltre, permette di migliorare la coibentazione termica, facendo di conseguenza diminuire il fabbisogno energetico.

Le finiture del pavimento

Un altro vantaggio del riscaldamento a pannelli radianti è quello di essere completamente invisibile. Una volta installate le condutture, il pavimento può essere rifinito con qualsiasi tipo di rivestimento senza rischio che venga danneggiato dal calore: parquet, piastrelle, gres, cotto, marmo eccetera. Nel caso del parquet è in genere consigliabile il prefinito in quanto più stabile.

  • Il sistema di riscaldamento a pavimento New Plus di Rdz a bassa temperatura è formato da una rete di tubi, annegati nella soletta del pavimento, in cui circola l’acqua. È compatibile con vari tipi di rivestimento. www.rdz.it
  • Può essere posato in diversi modi il sistema per riscaldamento e raffrescamento radiante a pavimento e a parete Cofllor di Oventrop. Comprende pannelli preformati, fogli isolanti, tubazioni e  componenti studiati per diverse soluzioni. www.oventrop.de
  • Riscalda e raffresca gli ambienti il sistema radiante di Rehau applicabile a parete, soffitto e su pavimenti esistenti. La posa, eseguita a secco, è semplice e veloce. www.rehau.com
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