Climatizzatori: vivere al meglio l’estate

I climatizzatori rinfrescano e migliorano la qualità dell’aria in casa, spesso con consumi ridotti. E in più alcuni modelli riscaldano anche.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 10/06/2013 Aggiornato il 10/06/2013
Climatizzatori: vivere al meglio l’estate
Emura di Daikin

La scelta e l’acquisto dei climatizzatori

Gli impianti di climatizzazione fissi, formati da unità interne ed esterne collegate tra loro, offrono un’ampia scelta per quanto riguarda caratteristiche e potenze. Durante il normale funzionamento deumidificano e purificano l’aria da polveri sottili e batteri, integrando quindi – a parità di dimensioni – più apparecchi. L’effetto sul microclima interno è quindi quello di riprodurre quanto possibile dentro casa le condizioni naturali di fresco.
Per poter avere garanzie adeguate circa la qualità del climatizzatore e l’assistenza tecnica, il primo consiglio è quello di optare per marchi conosciuti e di diffidare dei prezzi troppo bassi. Per quanto riguarda i canali di vendita, le catene di elettronica di consumo offrono la possibilità di visionare più modelli, mentre nella grande distribuzione generica vengono proposte solo offerte stagionali. In alternativa ci si può rivolgere direttamente a un installatore, che però potrà magari anche disporre di una sola marca; in questo caso però il servizio offerto è completo. Altra possibilità sono i grossisti di materiale termoidraulico.

L’installazione del climatizzatore

L’efficienza dei climatizzatori fissi dipende non soltanto dalla tecnologia e dalle prestazioni delle macchine, ma in larga misura dalla qualità dell’installazione. Per quanto riguarda i tempi tecnici, sono diversi a seconda che si tratti di una sostituzione o di una realizzazione ex novo: possono variare da poche ore a più di una giornata. L’intervento può essere più o meno complesso a seconda del numero di elementi da installare, della distanza tra unità interne ed esterne da collegare e del tipo di impianto, sotto traccia o con canaline esterne. Ecco alcuni punti fondamentali da non trascurare.

 

come funzionamento unità interna e esterna climatizzatore

Climatizzatore monosplit o multisplit?

In genere si decide di realizzare un impianto di climatizzazione fisso, quando ci sono più ambienti della casa da raffrescare o riscaldare. In ogni stanza (escludendo i bagni, i disimpegni e in alcuni casi la cucina) deve essere di solito installata un’unità interna. A seconda delle esigenze e della configurazione della casa, per ottenere questo risultato si può optare per più apparecchi monosplit o per un multisplit unico. Nei due casi la potenza e la resa possono essere analoghe. Si può dire però in linea di massima che il multisplit può rivelarsi una scelta più conveniente quando si è in fase di ristrutturazione. L’installazione di più monosplit riduce invece l’entità dell’intervento e le opere murarie. La valutazione della scelta più adatta deve essere effettuata insieme a un tecnico.

climatizzatore MIH Trialsplit di Aermec è collegata con tre unità esterne a parete due da 9.000 Btu/h e una da 7.000 Btu/h

L’unità esterna del climatizzatore MIH Trialsplit di Aermec è collegata con tre unità esterne a parete, due da 9.000 Btu/h e una da 7.000 Btu/h. Il sistema funziona anche in riscaldamento con temperature esterne fino a -15 °C. Si attiva con telecomando a raggi infrarossi. Misura L 79 x P 19,8 x H 27,8 cm. Prezzo 1.943,50 euro. http://www.aermec.com

 

 

Dove mettere l’unità esterna

In un impianto split – composto cioè da un’unità esterna che produce il freddo e da una o più unità interne ventilanti che lo diffondono negli ambienti – l’elemento esterno è sempre il più voluminoso, pesante e anche rumoroso in quanto contiene il compressore che è il motore del sistema.
La forma è quella di un parallelepipedo che può avere dimensioni diverse a seconda della potenza del climatizzatore: si installa sul balcone o sul terrazzo, appoggiando l’unità a terra o fissandola al muro con staffe.
Se nell’appartamento non ci sono balconi, l’unità esterna può essere fissata sulla facciata (in genere sotto una finestra). Per ragioni tecnico-pratiche e per garantire un’efficienza ottimale dell’impianto, va sistemata al massimo a 10 metri di distanza dalle unità interne cui è collegata.

Come fissare l’unità esterna sulla facciata

Se l’abitazione è in un condominio, nel caso l’unità esterna possa modificare il profilo della facciata, è buona regola informare preventivamente l’amministratore e gli altri condomini. Nel caso di zone o edifici di particolare pregio storico-artistico, questo tipo di installazione può non essere consentito.
Per salvaguardare l’estetica della facciata, alcuni modelli di unità esterne sono dotati di pannelli di copertura decorativi che permettono di mimetizzarli con le murature alle quali vengono fissati. Il fissaggio dell’unità esterna sulla facciata può essere effettuato in diversi modi, a seconda del piano a cui si trova l’abitazione e della difficoltà della posizione. In genere i tecnici intervengono con una scala, con un trabattello (cioè un ponte a torre su ruote) oppure realizzando un ponteggio fisso; in alternativa, l’installazione può essere effettuata utilizzando gru con cestello.

Come funziona il climatizzatore

L’unità esterna è il motore dell’apparecchio: qui si trova il compressore che comprime e raffredda, all’interno del condensatore, il gas refrigerante presente nel circuito. In seguito alla compressione il gas, diventato liquido, passa all’evaporatore, nello split interno: qui si dilata ed, evaporando, assorbe calore dall’ambiente e cede l’aria fresca che viene distribuita grazie a una ventola. Il gas torna quindi al condensatore cedendo all’esterno il calore assorbito.

  • L’acqua di condensa prodotta viene raccolta in un contenitore, collegato con il sistema di scarico o direttamente con l’esterno dell’abitazione tramite un tubo.
  • Gli impianti domestici funzionano con gas refrigerante ecologico R 410 A che non è dannoso per l’ambiente; se non ci sono perdite, questo non si consuma perché si tratta di un circuito sigillato.

Con pompa di calore per riscaldare

La funzione di riscaldamento, presente in quasi tutti i nuovi modelli di climatizzatori, è particolarmente importante in quanto permette, in determinati casi e in presenza di climi non troppo rigidi, di fare a meno dell’impianto di riscaldamento tradizionale. Anche nel caso questo continui a essere utilizzato in pieno inverno è comunque possibile utilizzare il climatizzatore almeno sei mesi l’anno. La modalità riscaldante è resa possibile dalla presenza di una pompa di calore che inverte il ciclo del freddo: nel circuito l’aria calda, anziché essere espulsa all’esterno, viene rilasciata negli ambienti che si riscaldano così in breve tempo.

climatizzatore monosplit inverter Emura di Daikin in classe di efficienza energetica A

Si caratterizza anche per la cura nel design il climatizzatore monosplit inverter Emura di Daikin in classe di efficienza energetica A sia per il raffrescamento sia per il riscaldamento. Dispone di funzione Comfort, sensore di movimento, filtro fotocatalitico all’apatite di titanio, funzione Econo che riduce la potenza assorbita. Misura L 29,5 x P 15,5 x H 91,5 cm. Prezzo con pannello bianco 1.400 euro. http://www.daikin.it

 

Anche per i climatizzatori, nuova Energy Label

Dal 1 gennaio 2013 è entrata in vigore ed è obbligatoria per i climatizzatori fissi con potenza inferiore a 12 kW, cioè quelli normalmente usati nella abitazioni, l’etichetta energetica europea che prevede nuove classi di efficienza superiori alla A: la A+++, la A++ e la A+. Scompariranno invece progressivamente dal mercato i climatizzatori di classe inferiore alla D. Gli apparecchi che rispondono ai requisiti delle classi superiori hanno le prestazioni più elevate e i consumi più bassi: un risultato reso possibile dalle nuove tecnologie di funzionamento basate sull’elettronica. Nei modelli con pompa di calore, cioè quelli che dispongono anche della funzione di riscaldamento (ormai quasi tutti), sono indicate due classi di efficienza energetica distinte, una per il raffrescamento e una per il riscaldamento. Possono essere uguali oppure diverse tra loro.

climatizzatore monosplit Akita Evo RAS-B10N3KV2-E di Toshiba a++ in raffreddamento e a+ in riscaldamento

È in classe di efficienza energetica A++ in raffrescamento e A+ in riscaldamento il climatizzatore monosplit Akita Evo RAS-B10N3KV2-E di Toshiba. Ha 7 velocità di ventilazione comprese le modalità Auto fan e Quiet. Con potenza in raffrescamento di 2,5 kW, misura L 79 x P 22,5 x H 27,5 cm. Prezzo 999 euro. http://www.toshibaclima.com

climatizzatore monosplit inverter EcoCool EXI 12 HL1WI di Electrolux, in classe di efficienza energetica A++

Il climatizzatore monosplit inverter EcoCool EXI 12 HL1WI di Electrolux, in classe di efficienza energetica A++ ha capacità di raffrescamento di 3,5 kW. Con comandi elettronici ha sistema di filtraggio Cold Plasma e funzione Follow-me per regolare automaticamente il livelli di raffreddamento/riscaldamento. Misura L 89,6 x P 20,5 x H 31,6 cm. Prezzo 945 euro. http://www.electrolux.it

 

Che cos’è l’etichetta energetica

È il “documento di identità” che accompagna per legge tutti i grandi elettrodomestici (oltre ai climatizzatori, lavatrici, lavastoviglie forni e da poco anche gli apparecchi audio-video) presenti sul mercato. Nel caso dei climatizzatori l’etichetta energetica riporta, oltre alle classi di efficienza energetica, anche i dati relativi ai consumi per il riscaldamento e il raffrescamento e quelli sulla rumorosità dell’apparecchio.

Quanto energia assorbe un climatizzatore?

Quelli più moderni, anche funzionando in modo continuativo durante la giornata, non richiedono più di 2 kW. Quando si installano non è quindi necessario richiedere il potenziamento dell’utenza domestica, che è in genere di 3 kW. Una potenza maggiore può essere necessaria soltanto se si opta per un climatizzatore multisplit composto da 3-4 unità interne che vengono attivate contemporaneamente per lunghi periodi.
Come si riducono i consumi? Risparmiare ottimizzando il rendimento: i nuovi climatizzatori hanno fatto grandi passi avanti in questa direzione. Quasi tutti funzionano ormai con tecnologia Inverter: un dispositivo elettronico regola in automatico l’intensità di funzionamento del compressore; si evitano così i picchi di consumo tipici dei vecchi modelli on/off, dove non era possibile modulare la potenza a seconda delle effettive necessità. Con gli inverter più evoluti, chiamati DC Inverter, il risparmio può arrivare anche al 30%.

L’elettronica nei climatizzatori

Le esigenze di raffrescamento di un ambiente possono variare nel corso della giornatao del clima esterno. Se in una stanza ci sono più persone che svolgono un’attività intensa, gli spazi si surriscaldano più in fretta e il climatizzatore deve lavorare di più; lo stesso succede se la temperatura esterna ha un picco improvviso.
Quindi, per calibrare in automatico il funzionamento dell’apparecchio ottimizzandone di conseguenza i consumi, molti dei nuovi modelli dispongono di rilevatori termici, di presenza e di movimento (chiamati anche sensori) che controllano il funzionamento più o meno intensivo del motore. I sensori sono attivi anche nella funzione di riscaldamento. Grazie a questi sistemi, il risparmio può arrivare anche al 40%.

climatizzatore monosplit inverter Kyris 35 MC8 di Ariston

Il climatizzatore monosplit inverter Kyris 35 MC8 di Ariston è dotato del sensore Intelligent Eye che rileva i movimenti delle persone nella stanza e attiva in automatico la modalità di funzionamento più adatta. Il filtro Platinum cattura batteri muffe e allergeni. Con potenza di 3,5 kW, misura L 89,8 x P 14,8 x H 29,8 cm. Prezzo Iva e installazione esclusi costa 1.100 euro. http://www.ariston.com

 

Purificano anche l’aria

Un vantaggio dei nuovi climatizzatori è quello di unire alle funzioni di raffrescamento e riscaldamento anche quelle di deumidificazione e purificazione dell’aria. Sistemi di filtraggio sempre più efficienti e a più livelli sono in grado di trattenere anche particelle di dimensioni infinitesimali (acari, pollini, allergeni) migliorando la qualità dell’aria indoor.
In molti climatizzatori questa funzione è svolta dagli ioni d’argento utilizzati per rivestire i filtri. Questi bloccano la proliferazione dei microorganismi. La stessa funzione può essere svolta anche dai filtri agli enzimi. Importante ricordare che i filtri si saturano con l’indirizzo prolungato (in media dopo circa 500 ore di utilizzo); per mantenerli in efficienza e assicurare la qualità dell’aria in uscita vanno lavati o sostituiti. Sul libretto d’istruzioni sono indicate la procedura e la modalità di intervento.

climatizzatore monosplit inverter Vort-Ice 9 di Vortice con filtri ai carboni attivi

È dotato di filtri ai carboni attivi il climatizzatore monosplit inverter Vort-Ice 9 di Vortice con 5 modalità di funzionamento: automatico, raffrescamento, deumidificazione, riscaldamento, ventilazione. Misura L 79,9 x P 18,3 x H28 cm.  Prezzo 1.283,68 euro. http://www.vortice.com

 

 

I modelli senza unità esterna

Alcuni modelli di climatizzatori fissi prevedono un impianto senza unità esterna. L’elemento interno viene sistemato su un muro perimetrale dell’abitazione ed è collegato con l’esterno tramite fori sulla facciata. Nei nuovi apparecchi di questa tipologia la rumorosità è molto inferiore rispetto al passato; e ora ci sono anche modelli dual, con due unità interne, una più grande e una più piccola, da posizionare in ambienti diversi.

limatizzatore senza unità esterna « 2.0 » di Innova si installa nel muro perimetrale

Il climatizzatore senza unità esterna « 2.0 » di Innova si installa nel muro perimetrale con due semplici fori. In classe di efficienza energetica A, ha potenza in raffrescamento di 2,3 kW. Misura L 103 x P 16,5 x H 55 cm. Prezzo 1.600 euro. http://www.innovaenergie.com

climatizzatore Unico Twin di Olimpia Splendid senza unità esterna

Può raffrescare due ambienti diversi il climatizzatore Unico Twin di Olimpia Splendid senza unità esterna. È composto dal monoblocco “Master” e dallo split “Wall”. Il monoblocco misura L 90,2 x P 22,9 x H 51,6 cm. Prezzo da rivenditore. http://www.olimpiasplendid.it

 

 

I climatizzatori idronici, ad acqua

Nei modelli cosiddetti “idronici” lo scambio termico avviene grazie all’acqua che circola nel sistema al posto del gas refrigerante (come nei tradizionali impianti di riscaldamento). L’aria viene distribuita nell’ambiente tramite unità esterne chiamate anche fan coil o terminali idronici (a soffitto, parete o pavimento). Oltre che all’unità che produce il freddo, questi modelli possono essere collegati d’inverno anche alla caldaia per riscaldare. Nei climatizzatori “raffreddati ad acqua”, invece, nel circuito circola il gas refrigerante come negli split tradizionali. Il motore dell’unità motocondensante, posta all’interno anziché all’esterno, viene però raffreddato, anziché ad aria, con acqua di rete che finisce poi nello scarico.

ventilconvettori da soffitto Serie F di Frost Italy a funzionamento idronico

Compatti e versatili, i ventilconvettori da soffitto Serie F di Frost Italy a funzionamento idronico esistono anche in versione da parete e da pavimento. Dispongono di telecomando a raggi infrarossi. Le potenze variano da 1,8 a 9 kW. Da 1,8 kW misura L 84,7 x P 23 x H 54 cm. Prezzo da rivenditore. http://www.frostitaly.it

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