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Sostituire infissi è un investimento che migliora subito la qualità della vita in casa e si ripaga in pochi anni, grazie al risparmio energetico – fino a 500 euro l’anno sulle spese di riscaldamento – e agli agli incentivi fiscali. Una spesa intelligente, che valorizza l’immobile e aumenta il comfort quotidiano.
I serramenti moderni non si limitano a far entrare luce naturale (che favorisce benessere, concentrazione e sonno) e aria: proteggono dal caldo, dal freddo, dai rumori e dagli agenti atmosferici. Migliorano il microclima interno e riducono i consumi.
Quando compaiono condensa sui vetri, dispersioni di calore o rumori dall’esterno, è tempo di cambiare: i serramenti non svolgono più la loro funzione.
I modelli attuali – da far realizzare su misura – garantiscono ottimo isolamento e più luce grazie a telai ridotti e vetro più esteso, con finiture personalizzabili per adattarsi allo stile dell’arredo.
Per scegliere quelli giusti contano il materiale del profilo e il tipo di vetrocamera dell’infisso, ma anche l’orientamento della casa e il clima.
Quali bonus fiscali per l’acquisto delle finestre
Per la sostituzione dei serramenti – se migliora le prestazioni energetiche dell’edificio – è sempre possibile usufruire di diversi bonus, che dal 2025 cambiano di entità se si tratta di prima casa o seconda casa.
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QUALE MATERIALE PER LE FINESTRE?
Sempre più spesso i produttori di finestre utilizzano diversi materiali accoppiati così da abbinarne i vantaggi riuscendo a volte anche a contenere il prezzo. Vediamo quindi pro e contro dei diversi materiali con cui vengono costruite le finestre.
Finestre in PVC, il materiale più scelto
Negli ultimi anni il PVC ha conquistato una quota sempre maggiore nel mercato dei serramenti. Il successo si deve alle eccellenti prestazioni isolanti, alla resistenza e al vantaggioso rapporto qualità-prezzo.
Il PVC, o polivinilcloruro, è un polimero termoplastico ad alta viscosità, tra le materie plastiche più diffuse al mondo. È un ottimo isolante termoacustico, resiste a gelo, acqua, vento, raggi UV, piogge acide e salsedine, qualità che lo rende adatto anche per le zone marine. Non richiede manutenzioni specifiche: è sufficiente una semplice pulizia con un detergente neutro.
I serramenti in PVC sono composti da profilati cavi, spesso rinforzati internamente con inserti in acciaio o materiali compositi che impediscono deformazioni e garantiscono stabilità.
La struttura deve contenere da 5 a 7 camere d’aria per evitare dispersioni termiche. Gli angoli vengono termosaldati per formare un corpo unico, continuo e privo di giunzioni, mentre speciali guarnizioni elastiche sulle battute assicurano un’elevata impermeabilizzazione.
La norma EN 12608 distingue due classi di resistenza climatica: la classe S è indicata per climi severi, come quello italiano, mentre la M è adatta a condizioni più moderate. Esistono inoltre tre classi legate allo spessore dei profili – A, B e C – dove la classe A è la più robusta e adatta anche all’uso di vetri tripli o alla realizzazione di infissi di grandi dimensioni.
Ampia la gamma delle finiture disponibili: bianco, tinte colorate opache o metallizzate, tonalità vivaci o tenui, fino ai rivestimenti effetto legno, ideali per adattarsi a vincoli estetici come quelli imposti dai regolamenti condominiali.
Finestre in legno
Tradizionalmente legato all’edilizia residenziale, il legno è un materiale nobile, naturale e rinnovabile, che oggi – grazie a tecnologie di lavorazione avanzate – offre elevate prestazioni in termini di isolamento termico e acustico, durata e stabilità.
Le finestre in legno presentano valori di isolamento termico superiori a quelli dell’alluminio e molto simili a quelli del pvc, con performance eccellenti anche per quanto riguarda la tenuta ad aria, acqua e vento, come dimostrato da test di laboratorio.
È inoltre un materiale igroscopico, ovvero capace di assorbire umidità in eccesso quando l’ambiente è più freddo e umido, per poi restituirla quando il clima diventa più secco, contribuendo al comfort interno senza comprometterne l’integrità. La qualità del serramento dipende anche dalla corretta stagionatura del legno, ovvero dal tempo di maturazione in magazzino (circa 2-3 mesi), necessario per raggiungere un equilibrio igrometrico stabile (con umidità attorno al 13-14%).
Dal punto di vista strutturale, l’impiego del legno lamellare, formato da più strati incollati e pressati, rende i profili più stabili e indeformabili rispetto al massello: una soluzione che mantiene le qualità estetiche e naturali del materiale, migliorandone elasticità e resistenza alle deformazioni dovute a variazioni di temperatura e umidità.
Ampia la gamma di essenze disponibili – tra cui pino, okoumè, abete, frassino, rovere e teak – tutte trattate con finiture protettive: vernici trasparenti, laccature coprenti, oppure finiture a poro aperto che lasciano intravedere le venature del legno, valorizzandone l’aspetto autentico.
Essendo un materiale vivo, il legno necessita tuttavia di una certa manutenzione, soprattutto sul lato esterno, esposto agli agenti atmosferici.
Si consiglia un controllo periodico, almeno due volte all’anno, per verificare lo stato del film protettivo. In caso di deterioramento (sbiadimento o sfogliatura), è opportuno intervenire tempestivamente con carteggiatura e nuova verniciatura. Alcuni produttori offrono kit specifici con prodotti ecologici a base d’acqua e oli naturali, utili per prevenire l’invecchiamento precoce e mantenere l’aspetto e la funzionalità nel tempo.
Sostenibile se proveniente da foreste certificate (come FSC), il legno unisce qualità tecniche ed estetiche a una sensazione di calore e naturalezza, ideale anche nei contesti architettonici più tradizionali o di pregio.
Finestre in metallo
I serramenti metallici – realizzati in alluminio, acciaio, ferro o leghe – rappresentano una valida alternativa ai materiali più tradizionali, grazie alle moderne tecnologie che ne migliorano prestazioni e resa estetica. Nonostante qualche pregiudizio dovuto a esperienze passate, oggi garantiscono ottime performance sia sotto il profilo tecnico sia formale.
Costruiti con profilati, i serramenti metallici offrono buone proprietà di isolamento termico e acustico grazie al taglio termico, un sistema che prevede l’inserimento tra le superfici interna ed esterna di separatori in materiale plastico rinforzato con fibra di vetro a bassa conducibilità.
Questo accorgimento riduce la trasmissione di calore ed elimina la fastidiosa sensazione di freddo o caldo al tatto tipica dei vecchi infissi in metallo. Inoltre, il cosiddetto giunto aperto – una guarnizione elastica collegata al telaio fisso – migliora l’ermeticità della finestra.
Tra i metalli, l’alluminio è uno dei più diffusi per la sua resistenza agli agenti atmosferici, l’indifferenza agli sbalzi termici, l’elevata durabilità e l’assenza di manutenzione. È indeformabile e riciclabile, quindi sostenibile dal punto di vista ambientale. Tuttavia, essendo un conduttore termico, è fondamentale che i suoi profili siano realizzati con sistemi a taglio termico e camere interne riempite con materiale isolante, così da prevenire la condensa in inverno e il surriscaldamento in estate.
Sul piano estetico, l’alluminio offre una gamma molto ampia di finiture: può essere anodizzato, ossidato o verniciato in tutte le tonalità della scala RAL, oppure rifinito con effetto legno, risultando adatto anche nei contesti dove è richiesto un impatto visivo più caldo o tradizionale.
Finestre in diversi materiali combinati
L’abbinamento di materiali diversi – come legno e pvc, legno e alluminio, pvc e materiali hi-tech, o persino soluzioni che combinano alluminio + ABS + legno – consente di ottimizzare le prestazioni dei serramenti, sfruttando le qualità specifiche di ciascun componente e, in alcuni casi, contenendone anche i costi.
Nel sistema legno-alluminio, le configurazioni più comuni sono due: con struttura portante in alluminio e rivestimento interno in legno, oppure, al contrario, telaio interno in legno e guscio esterno in alluminio. In entrambi i casi, l’obiettivo è integrare i vantaggi dei due materiali: il calore e l’isolamento del legno per gli ambienti interni, uniti alla resistenza agli agenti atmosferici e alle effrazioni dell’alluminio per la parte esposta all’esterno.
Nel caso del pvc combinato con il legno, la parte plastica offre un’alternativa economica e priva di manutenzione per l’esterno, mentre all’interno si può mantenere l’aspetto naturale e accogliente del legno.
Anche la combinazione pvc-alluminio è apprezzata: il pvc garantisce isolamento e praticità, mentre il rivestimento in alluminio permette di ottenere colorazioni e finiture altrimenti non realizzabili con il solo pvc.
Le soluzioni multistrato sono ideali anche per rispondere a vincoli estetici o paesaggistici: ad esempio, quando all’esterno è richiesto un determinato materiale o colore, mentre all’interno si può optare per finiture più coerenti con lo stile dell’arredo.
Valutare l’isolamento: la trasmittanza termica
Indipendentemente dai materiali impiegati, la qualità isolante di una finestra si misura attraverso il valore di trasmittanza termica, che indica la capacità del serramento di contrastare la dispersione energetica. I valori si esprimono con sigle differenti:
Ug: per il vetro,
Uf: per il profilo,
Uw: per l’intero infisso.
Più il valore è basso, maggiore è la capacità isolante del serramento.
Finestre gallery 2025
Finestre gallery 2024
Come sono fatte le finestre
All’apparenza, le finestre sembrano elementi architettonici molto semplici, formati da un’intelaiatura (cioè i profili orizzontali e verticali) che racchiude una lastra di vetro. In realtà, esistono tante tecnologie e soluzioni che rendono diversi i vari modelli e, ovviamente, ne determinano le prestazioni.
La struttura, ovvero i profili delle finestre, è costituita da una parte fissa e da una mobile (l’anta), tenute insieme da un’apposita ferramenta. Vediamoli nel dettaglio.
Parte fissa
È formata da un controtelaio (o falso telaio), che fa da elemento di connessione tra la muratura e il serramento, e un telaio fisso, che sostiene l’intera struttura della finestra e fa da cornice. Nel caso di sostituzione di vecchi serramenti, è spesso necessario montare un nuovo telaio sopra il preesistente che funge da controtelaio. Tra i due elementi viene lasciato un piccolo spazio che assorbe le tolleranze di fabbricazione e permette di eseguire i piccoli aggiustamenti necessari per assicurare la verticalità del serramento (cioè la sua messa a piombo).
Elementi mobili
Sono le ante, costituite da un telaio mobile e dal vetro, ancorate al telaio fisso con le cerniere, che svolgono anche la funzione di scaricare il peso delle ante e del vetro sulla struttura.
La ferramenta
Comprende tutti gli elementi metallici che permettono montaggio, movimento e manovra della finestra: punti di chiusura, aste di manovra, bloccaggi, maniglie, fermi e cerniere. La ferramenta, inoltre, è importante perché influisce anche sulla sicurezza antieffrazione.
Vetro
Più propriamente detto vetrocamera, in quanto formato da due o più lastre separate da distanziatori, si trova all’interno delle ante, bloccato tramite un profilo fermavetro. Diverse, come vedremo, le tipologie: basso emissivo, selettivo, riflettente, fonoassorbente e blindato.
Profili e lastre
Vediamo nel dettaglio le caratteristiche e le proprietà dei due principali elementi di un serramento. Per entrambi non è possibile indicare una gamma migliore di un’altra in assoluto, perché nella scelta occorre considerare soprattutto la tipologia di abitazione, il tipo di coibentazione e la zona climatica di appartenenza.
Dal punto di vista del design, le linee sono sempre più snelle, per lasciare più spazio alla superficie vetrata, fino a raggiungere l’effetto “tutto vetro”, ma senza pregiudicare le prestazioni del serramento. Ecco quali sono le caratteristiche da valutare, a partire dai materiali della struttura. Tre sono i più utilizzati per la realizzazione dei profili delle finestre, in quanto dotati di caratteristiche isolanti intrinseche, qualità che possono essere ulteriormente migliorate grazie ad alcune tecnologie costruttive e alla combinazione con altri materiali.
Una struttura performante
Costituita da telaio e ante, può essere realizzata in materiali diversi, anche in associazione tra loro. Per quanto riguarda il design, oggi i profili si fanno sempre più sottili, fino quasi a scomparire nella muratura, ma non per questo diminuiscono le prestazioni tecniche. Non vanno poi trascurati alcuni “dettagli”
Tre sono i principali materiali utilizzati per la realizzazione dei profili, pvc, legno e alluminio, che però possono essere associati tra loro (due, ma anche tre insieme) per migliorare le prestazioni isolanti, oltre che per motivi estetici o stilistici, come nel caso del legno.
Modalità di apertura
Va decisa al momento dell’acquisto, perché richiede una ferramenta ad hoc, e valutata in base alle esigenze di spazio e di aerazione quotidiana. Per maggiore comfort, si possono prevedere più sistemi di movimentazione. Le dimensioni e lo spessore dei profili, nonché l’ingombro occupato dalle ante quando si aprono, sono fattori che incidono nella scelta del tipo di apertura delle finestre della propria casa.
Il sistema di apertura più comune per le finestre è quello a battente, con una o più ante incernierate al telaio sul lato verticale, con apertura verso l’interno. La finestra si apre completamente.
Se il movimento è a ribalta o vasistas, l’anta si apre in modo obliquo verso l’interno, mentre sotto rimane chiusa e incernierata, e l’apertura ha raggio di inclinazione variabile. Il vantaggio è che è possibile aerare il locale senza necessità di aprire totalmente l’infisso.
Molte finestre e portefinestre hanno, di serie, un doppio sistema di apertura: a battente e a vasistas.
La finestra a bilico o basculante ha l’anta che ruota verso l’esterno sui perni posti ai lati verticali del telaio. È una soluzione salvaspazio e favorisce il ricambio d’aria, con l’uscita dell’aria viziata interna e l’ingresso di quella fresca dall’esterno. È indicata in cucina o in bagno, se gli spazi sono contenuti e l’anta a battente sarebbe di ingombro, ma è soprattutto la soluzione perfetta per la mansarda. Per i sottotetti esistono anche serramenti particolari, come quello che, con un unico telaio, consente di montare 3 finestre, di cui 2 a bilico e una fissa, massimizzando così l’ingresso della luce.
Ante scorrevoli
Le portefinestre, soprattutto se di grandi dimensioni, spesso hanno ante scorrevoli, che si muovono lungo un binario a pavimento. Soluzioni che permettono di sfruttare al massimo lo spazio all’interno degli ambienti, senza gli ingombri delle ante a battente. Lo scorrimento avviene lungo un binario a pavimento e possono essere abbinate a una o più parti fisse, a dare stabilità. Nelle scorrevoli è utile la presenza della soglia termica, una barriera che impedisce ad acqua e aria di penetrare all’interno dell’ambiente. Diverse le tipologie possibili.
- Scorrevole parallelo, quello classico in cui due ante scorrono una davanti all’altra. Questa tipologia di apertura è quella meno performante per quanto riguarda le prestazioni termo-acustiche (peggiorativa rispetto ad una finestra a battente). Un infisso scorrevole parallelo in legno costa indicativamente 550 €/mq. Un infisso scorrevole parallelo in legno alluminio costa indicativamente 68€/mq
- Alzante scorrevole: in cui il meccanismo di movimentazione alza l’anta scorrevole per farla scorrere. Questa tipologia di meccanismo consente di avere le stesse prestazioni termoacustiche di un infisso a battente. Gli alzanti scorrevoli invece hanno costi notevolmente superiori. E sono i più cari. Un infisso alzante scorrevole in legno costa indicativamente 1.050 €/mq. Un infisso alzante scorrevole in legno alluminio costa indicativamente 1.300 €/mq.
- Scorrevole traslante:il meccanismo di movimentazione sposta verso l’interno l’anta scorrevole per consentirle di scorrere. Questa tipologia consente anche l’apertura a vasistas e garantisce le stesse prestazioni termo acustiche di un infisso a battente. Unica pecca è la ferramenta totalmente in vista. Per gli infissi scorrevoli paralleli non ci sono particolari differenze rispetto agli infissi a battenti, anzi potrebbero addirittura costare leggermente in meno. Un infisso scorrevole traslante in legno costa indicativamente 700 €/mq. Un infisso scorrevole traslante in legno alluminio costa indicativamente 800 €/mq.
- A libro: le ante scorrono e si possono impacchettare, lasciando totalmente libero il passaggio e garantendo maggior ingresso d’aria. In questo caso occorre considerare l’ingombro dato dalla profondità delle ante impacchettate.
Finestre con qualcosa in più
Non sono solo normali serramenti ma prodotti 2 in 1 che consentono di massimizzare il comfort all’interno degli ambienti. Come? Assicurando un’adeguata aerazione indoor e il controllo dell’irraggiamento solare che vengono gestiti da display elettronici o app, anche con moduli fotovoltaici. Risparmiando così energia. Luce, sole e aria sono elementi importanti per il nostro benessere psicofisico, e per sfruttarne appieno i vantaggi esistono serramenti studiati ad hoc.
Con ventilazione
Anche se chiuse, queste finestre permettono di aerare l’ambiente grazie al sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) integrato nella struttura (generalmente nella parte superiore). Il vantaggio è l’efficace ricambio d’aria: si espelle all’esterno quella interna viziata e si immette aria più pulita dall’esterno.
I sistemi più smart rilevano la qualità dell’aria interna e ne regolano in automatico il flusso; altri sono in grado di recuperare parte del calore dell’aria viziata interna per riscaldare quella pulita in entrata, risparmiando energia. Il sistema può essere gestito da telecomando o tramite un pannello a parete.
Un elemento importante sono i filtri, che devono impedire l’ingresso di inquinanti dall’esterno e pulire l’aria. Da valutare anche il rumore emesso dall’apparecchio, che deve essere il più possibile ridotto.
Finestre con schermatura integrata
Tra i vetri di questo tipo di infissi con schermatura integrata è inserita una tenda veneziana, con lamelle in alluminio, sollevabili oppure orientabili per schermare o regolare l’intensità della luce, senza impedire l’apertura dell’infisso. Quando non serve, la schermatura si impacchetta e si nasconde all’interno di un piccolo cassonetto.

La schermatura solare (tenda veneziana, plissé o rullo) ScreenLine® di Pellini si adatta a ogni serramento ed è una tenda integrata nella vetrata isolante che permette di controllare perfettamente luce e calore solare: riducendo l’apporto solare nei mesi più caldi e incrementandolo nei mesi invernali, si ottimizza il comfort termico e visivo in ogni stagione e diminuiscono le spese per raffrescamento, riscaldamento e illuminazione e, di conseguenza, le emissioni di CO2. http://www.pellini.net – Scopri di più qui
Frangisole per finestre: le schermature esterne in facciata
I frangisole per finestre sono sistemi di schermatura solare progettati per regolare l’apporto di luce naturale e ridurre il carico termico sugli edifici. Possono essere fissi o orientabili, installati in posizione orizzontale o verticale a seconda dell’esposizione e delle esigenze progettuali.
I frangisole orientabili permettono un controllo dinamico della radiazione solare, ottimizzando il comfort visivo e termico interno e contribuendo all’efficienza energetica dell’edificio.
La loro integrazione architettonica richiede attenzione agli aspetti statici, alla resistenza al vento e alla manutenzione, oltre a una corretta valutazione del fattore di trasmissione solare (g-value).

Frangisole motorizzato Protal, dotato di lamelle in metallo con meccanismo di funzionamento nascosto all’interno delle guide laterali. Il sistema, offerto da Pellini, presenta un dispositivo di blocco che ostacola l’effrazione e contribuisce ad aumentare il livello di sicurezza del serramento. http://www.pellini.net
Elementi che possono fare la differenza
Funzione primaria dell’infisso è quella di essere una barriera contro gli agenti atmosferici: non deve lasciar passare acqua e aria, deve isolare da caldo e freddo (in base alla stagione) e dai rumori. I materiali con cui sono realizzati i profili delle finestre e la vetrocamera, che occupa la maggior parte della superficie, hanno un ruolo fondamentale, ma non bisogna trascurare altri elementi “nascosti”.
Lungo il perimetro esterno delle ante sono presenti delle guarnizioni, che consentono la chiusura ermetica del serramento. Devono essere elastiche per garantire la sua perfetta efficienza. Le tipologie migliori sono realizzate in EPDM, uno speciale materiale plastico dotato di memoria che, anche se manipolato, ritorna sempre alla forma originaria senza deformarsi. Nei serramenti decisamente più performanti ne sono presenti almeno 3 o 4: due nell’anta, una nel telaio e una al di sotto della vetrocamera.
Le canaline o distanziatori sono gli elementi che separano le lastre della vetrocamera, garantendone la tenuta ermetica agli agenti atmosferici, e la resistenza meccanica. Quelle che offrono prestazioni maggiori da questo punto di vista sono dette warm edge (canaline calde), realizzate in materiale isolante.
Nel caso di grandi serramenti alzanti scorrevoli, la presenza di una soglia termica evita la formazione di ponti termici (tipici, per esempio, dell’alluminio) e il conseguente sviluppo di condensa: è una barriera che impedisce ad acqua e aria di penetrare all’interno dell’ambiente.
Trasmittanza termica
Si tratta di un parametro importante per capire se una vetrocamera e una finestra, nel suo complesso, hanno buone proprietà isolanti. Infatti la trasmittanza termica indica “il flusso di calore medio che passa, per metro quadrato di superficie, attraverso una struttura che delimita due ambienti a temperatura diversa” (per esempio l’esterno dell’edificio e un locale riscaldato). È indicata con W/m² K (Watt su mq per grado Kelvin). Si tratta, per la precisione, di tre valori: la trasmittanza termica del vetro, indicata dal simbolo Ug; quella del telaio (Uf) e il valore dell’intera finestra indicato con Uw.
Tanto più sono bassi questi valori, tanto più sarà alto l’isolamento termico della finestra. Per ogni serramento i parametri variano in base al tipo di dotazione. Cresce, per esempio, aggiungendo un triplo vetro al posto del doppio vetro standard. I valori più bassi sono un requisito negli edifici a basso consumo energetico, come quelli passivi, che utilizzano solo in minima parte o per nulla sistemi di riscaldamento tradizionali.
Vetri delle finestre adatti ai diversi climi
Hanno un ruolo importante per il comfort e il risparmio energetico, poiché coprono la maggior parte della superficie del serramento e devono perciò essere ad alte prestazioni ed efficienti. Non esiste però un prodotto adatto a ogni situazione: in alcuni casi, oltre all’isolamento termico, andranno valutati anche altri elementi
La finestra non deve montare un semplice vetro, ma una vetrocamera, un sistema costituito da 2 o (meglio) 3 lastre distanziate da una canalina. La “camera” che si forma viene riempita con gas Argon o Krypton, aumentando le proprietà termiche dell’infisso. Ecco le principali tipologie di vetri.
Da considerare il fattore solare o valore G, che indica la quantità di calore che entra dal vetro. Più è basso questo valore, meno calore entrerà.
Basso-emissivi
Sono vetri rivestiti con uno strato di ossidi metallici che aiutano a limitare la perdita di calore dall’interno verso l’esterno. Grazie a questo trattamento il calore viene trattenuto all’interno degli ambienti, senza con questo impedire l’ingresso della luce. Le lastre basso emissive sono adatte soprattutto nel caso di climi rigidi, in cui serve un isolamento termico elevato.
Selettivi
Si tratta di vetri a controllo solare che proteggono gli ambienti dalla radiazione olto intensa. Hanno un doppio strato d’argento (invisibile), che garantisce l’ingresso della luce ma, al contempo, evita che gli ambienti si surriscaldino. Permettono di ridurre il bisogno di aria condizionata durante la stagione calda. È una soluzione adatta anche nel caso di ampia superficie vetrata esposta a sud, dove il sole è più intenso.
Fonoisolanti
Sono studiati per ridurre l’ingresso del rumore, quindi adatti nel caso in cui l’abitazione si trovi in una zona rumorosa per traffico o attività commerciali. I vetri fonoisolanti sono composti da lastre stratificate protette da pellicole in materiale plastico trasparente pvb (polivinilbutirrale), ad alta attenuazione acustica. È possibile che questo tipo di lastre abbia anche trattamento basso emissivo sulla superficie. Spesso sono anche di sicurezza.
Antieffrazione
Sono realizzati con due o più lastre stratificate unite da pellicole in materiale plastico, che devono essere certificate, ovvero avere superato specifici test di laboratorio in base alla norma EN 356. Le classi sono 8, in ordine crescente di resistenza: da P1A a P5A (resistono alla penetrazione di una sfera d’acciaio di 4 kg con diametro 10 cm); da P6B a P8B (contrastano l’ascia d’acciaio da 2 kg). Sono indicati nel caso di case isolate o poste in zone ad alto rischio di furti.
Finestre con ferramenta antieffrazione
Un serramento di qualità si riconosce anche dalla ferramenta, che deve garantire sicurezza. Oltre a una dotazione base indispensabile, a volte è possibile aggiungerne una antieffrazione. In particolare, si possono prevedere: elementi in acciaio temperato, ancorati su una base in acciaio all’interno del telaio; nottolino a fungo, dispositivo che vincola l’anta al telaio, incastrandola; perni di sicurezza del nodo centrale che bloccano le ante tra loro; serratura con chiave e sensori d’allarme.
Nel caso di abitazioni isolate o poste in zone ad alto rischio di furti, è possibile far montare vetri antieffrazione o antisfondamento. Realizzati con due o più lastre di vetro unite da pellicole in materiale plastico (Pvb), sono in grado di resistere a ripetuti urti inferti anche con oggetti metallici pesanti. Nel complesso, la resistenza antieffrazione viene valutata in classi (EN 1627-1630), assegnate in seguito al superamento di prove presso enti riconosciuti, dalla RC1 (la più bassa) alla RC6, di massima sicurezza. La scelta dipende dal tipo di abitazione e dal livello di rischio. Le più adatte in ambito residenziale sono le RC2-RC4.
La posa in opera è fondamentale
La posa in opera e (soprattutto) la serietà dell’impresa che la esegue è un altro aspetto di capitale importanza: si potrebbero avere dei serramenti spettacolari, perfetti in ogni caratteristica e dotati di performance di assoluta eccellenza, ma se chi ne esegue il montaggio non lo effettua in maniera tecnicamente corretta e in conformità alle normative, si potranno comunque avere spifferi, infiltrazioni, condensa eccetera.
Stesso discorso per le rifiniture: cornici che si staccano o non si raccordano bene, sbeccature, ecc. In generale, comunque, è meglio rivolgersi a imprese o rivenditori che valutino da subito ogni eventuale lavoro necessario piuttosto che cercare sconti sul prezzo per poi ritrovarsi con serramenti non posati a regola d’arte.
Se il rivenditore o impresa a cui ci si affida è serio e lavora bene, ha sicuramente delle referenze, ad esempio può aver già lavorato nel quartiere o nelle vicinanze, oppure ha un cantiere aperto in cui poter andare a fare una visitina, o più semplicemente ha le fotografie di lavori realizzati. Uno showroom (per quanto moderno, luminoso e accogliente), del campionario o degli opulenti gadget non potranno mai sostituire la concretezza di un lavoro già eseguito da mostrare.
Se un serramento di qualità non viene posato a regola d’arte perde parte delle sue caratteristiche. La messa in opera deve perciò essere eseguita da parte di serramentisti posatori qualificati, nel rispetto delle norme UNI 11673-1-2, Posa in opera di serramenti – Parte 1 e 2. I punti più critici sono quelli tra l’infisso e il controtelaio e tra quest’ultimo e la parete che lo ospita. Per sigillare queste congiunzioni è consigliabile utilizzare schiume elastiche, in grado di compensare qualsiasi movimento della finestra.
A garanzia del consumatore è nato il Marchio Posa Qualità Serramenti, frutto di un accordo tra le associazioni ANFIT, CNA, Confartigianato, LegnoLegno, FederlegnoArredo, PVC Forum, UNICMI. In realtà si tratta di tre marchi: Progettazione, Posa e Assicurazione.
Per certificare la prima vengono eseguiti test di laboratorio nel rispetto delle norme UNI di riferimento; per la posa, prove in cantiere con verifiche specifiche.
Per l’assicurazione è possibile sostituire i serramenti che, dopo l’installazione, non sono idonei alle prestazioni a cui sono destinati per difetti, rotture o posa non corretta; la garanzia vale 10 anni.

Marchi ed etichette di qualità
I serramenti devono essere completi di marcatura CE (in seguito al Decreto Legge 106/2017 e alla norma UNI EN 14351), che indica che la finestra è conforme ai requisiti essenziali previsti dalle direttive europee per sicurezza e salubrità. Inoltre devono essere completi di documentazione che comprende la dichiarazione di prestazione, di conformità energetica, il manuale di uso e manutenzione, la garanzia e la dichiarazione di sostanze pericolose.
In aggiunta a ciò ci sono alcuni marchi ed etichette che, su base volontaria, ne evidenziano la qualità in rapporto a specifici requisiti. In particolare l’Etichetta Energetica ANFIT e il Sigillo Prodotto Qualità CasaClima.
Il preventivo: meglio se dettagliato
Se si devono cambiare le finestre, il preventivo è una fase fondamentale e delicata, importantissima per evitare problemi, specie se ci si affida a un venditore più “economica” ma magari un po’ improvvisato. Un contratto di fornitura e posa in opera di serramenti deve essere basato su una preventivazione realistica e adeguata alle circostanze.
A questo scopo, è importante fornire al rivenditore o all’installatore più dettagli possibile sulla situazione del proprio immobile; meglio ancora effettuare un sopralluogo cosicché possa constatare personalmente lo stato di fatto (piano alto, difficoltà di accesso all’appartamento, assenza di parcheggio o impossibilità di sosta per carico scarico) e studiare il sistema di posa.
Quando il preventivo è pronto e ci si appresta a valutarlo in paragone con gli altri (concorrenza), non bisogna quindi badare solamente ai prezzi. Il più economico non è necessariamente il migliore. Prima di tutto bisogna esaminare bene le caratteristiche degli infissi, riportate su ciascuno dei preventivi delle diverse ditte, per capire se il prodotto è davvero dello stesso tipo e soprattutto se ha gli stessi parametri di isolamento termico e acustico, e quindi fare una media del costo al metro quadro o al metro lineare.
In generale, però, è meglio valutare il preventivo nella sua interezza, piuttosto che per ogni singola voce. Fate attenzione per esempio se tutti i preventivi comprendano anche cassonetti in caso ci siano le tapparelle o i falsitelai; se i vetri sono doppi o tripli; se sono inclusi Iva e installazione.
Etichetta energetica ANFIT
Oltre alla marcatura CE (in seguito al Decreto Legge 106/2017 e alla norma UNI EN 14351), che indica che la finestra è conforme ai requisiti essenziali previsti dalle direttive europee per sicurezza e salubrità, esistono anche alcune etichette e certificazioni su base volontaria.
Tra queste, l’Etichetta Energetica ANFIT, messa e punto dall’Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy (Anfit), a tutela del consumatore e dei prodotti Made in Italy.
Si tratta di un adesivo con un codice identificativo univoco per ciascuna finestra che ne evidenzia la prestazioni in relazione alla località in cui viene installata. È costituita da un’etichetta fisica e da una documentazione a corredo.
La prima indica la classe energetica in un contesto sia estivo sia invernale; gli indici prestazionali e la zona climatica di riferimento.
La documentazione è composta da una scheda prodotto che riporta i materiali utilizzati e da una dichiarazione di origine dello stesso.
L’etichetta permette perciò di valutare la tracciabilità del prodotto: collegandosi al sito http://www.etichettaenergeticaanfit.it, inserendo il codice univoco presente sull’etichetta è possibile risalire a tutta la filiera del prodotto.

Sigillo Prodotto Qualità CasaClima
Punto forse un po’ ovvio, ma comunque importante: le certificazioni e la qualità del prodotto. È opportuno informarsi bene e richiedere le specifiche tecniche dei serramenti che verranno installati, appurando la provenienza dei profili (o la sede di produzione) così da accertarsi che non si stia acquistando merce di bassa qualità.
Sul sito http://www.agenziacasaclima.it/it/prodottiqualita-casaclima/finestraqualita sono indicate le finestre che hanno ottenuto il sigillo.
L’Agenzia per l’Energia Alto Adige – CasaClima è un ente della Provincia Autonoma di Bolzano, specializzata nei criteri costruttivi per la qualificazione delle costruzioni ad alta efficienza energetica.
Il marchio viene rilasciato ai serramenti che superano una serie di prove e, in base alle prestazioni, possono avere la classe B (la più bassa), A (intermedia) o Gold (la più alta). Per esempio, una finestra in classe Gold dovrà avere Uf ≤ 1,4 W/m²K e Ug ≤ 1,1 W/m²K

Chi si occupa dello smaltimento dei vecchi infissi?
Lo smaltimento del materiale di scarto non sempre viene citato in fase di preventivo, ma è invece importante. Anche le vecchie finestre vanno smaltite. Alcuni comuni offrono un servizio gratuito di ritiro di rifiuti ingombranti; questo può senz’altro agevolare le operazioni. Certe ditte richiedono un contributo per lo smaltimento, anche perché devono forzatamente sostenere un costo per conferire il materiale presso l’isola ecologica di pertinenza. In ogni caso, è bene parlarne prima di iniziare i lavori così da non ritrovarsi in un secondo momento con il problema solo perché non ci si era pensato.
Configuratori online di finestre
Sostituire un serramento esterno datato con uno nuovo è un’operazione che aiuta a migliorare le prestazioni energetiche e di comfort di una abitazione. Come riuscire però a prefigurare il risultato finale, se non si è un progettista o un professionista del settore?
Il cambiamento degli infissi esterni con modelli maggiormente performanti, soggetti a sgravi fiscali, migliora infatti l’isolamento termico e acustico degli ambienti domestici. Ma può apportare anche una sostanziale trasformazione estetica.
Se all’esterno è pressoché sempre obbligatorio rispettare l’uniformità formale del caseggiato, tanto più se si abita in un centro storico, all’interno la scelta può ampliarsi. L’effetto finale però non è facile da immaginare, date le variabili in gioco. Colori e finiture degli infissi possono infatti influire sull’armonia dell’insieme e sarebbe meglio venissero selezionati in stile con l’arredamento, nel rispetto del gusto personale. Le opzioni disponibili possono tuttavia complicare il momento pre-acquisto, allungando i tempi di decisione e rendendo confusa se non addirittura apparentemente complessa la selezione.
Un aiuto sostanziale può venire dalla tecnologia. Molte aziende produttrici di finestre e portefinestre hanno strumenti avanzati, capaci di accompagnare il cliente nella scelta. In tal modo anche chi non è esperto o ha difficoltà a immaginare spazi e accostamenti cromatici riesce a districarsi nel mondo del serramento esterno e degli svariati dettagli che lo differenziano, sia prestazionali che materici o estetici.
Si tratta di configuratori online che, una volta individuato il sistema più adatto alle proprie esigenze, permettono di ambientarlo in spazi di stile diverso e di accostarlo a diverse opzioni di arredamento, rivestimenti e colori. La personalizzazione può giungere alla definizione dei più piccoli dettagli (maniglia, guarnizioni, tinte delle canaline o dei cassonetti delle tapparelle), inclusa qualche volta la possibilità di inserire nel rendering ciò che si vede all’esterno attraverso i vetri o di una fotografia della stanza esistente.
Con il risultato finale, stampato con tutte le relative specifiche tecniche, sarà più semplice non solo convincersi a sostituire un serramento esterno con tutte le conoscenze possibili, ma anche ottenere un preventivo personalizzato, rivolgendosi al rivenditore specializzato più vicino.

Stile industrial per le finestre in alluminio Titano Steel di Oknoplast con sagomature decorative sul profilo esterno. Ha tre guarnizioni e può avere canaline termiche e isolante che riducono le dispersioni, con trasmittanza Uw fino a 0,80 W/m²K. Sicurezza antieffrazione fino a RC2. http://www.oknoplast.it

Design lineare per il serramento Ravia PRO di WnD, complanare sul lato esterno: quando è chiuso anta e telaio sono allineati. È dotato di profili in pvc a 7 camere, con profondità dell’anta di 92 mm e 3 guarnizioni. Garantisce valori di trasmittanza termica Uw fino a 0,80 W/m2K, riduzione rumore fino a 47 dB e sicurezza antieffrazione fino alla classe RC2. http://www.finestrewnd.it

I serramenti And di B.G. Legno sono in legno lamellare, proveniente da deforestazione controllata, con alluminio sul lato esterno. Due le versioni: And 81 e And 91, il secondo con vetro a doppia camera di serie, i due in versione Classic e Flat complanare. http://www.bglegno.it

Profili sottili per i sistemi in alluminio AWS Block System di Schüco Italia che massimizzano la quantità di superficie vetrata grazie alle sezioni in vista di 73 mm. La guarnizione centrale continua offre elevata tenuta ad acqua, aria e vento. Isolamento acustico fino a 49 dB. http://www.schueco.com/it

Design complanare tra telaio e anta per la finestra HF 520 di Internorm con profili in legno e alluminio. Ha tre guarnizioni, ferramenta nascosta, spessore a vista del profilo 101 mm. Ha isolamento termico Uw fino a 0,71 W/m²K, abbattimento acustico a 35-47 dB, sicurezza antieffrazione in RC2. http://www.internorm.com/it-it

Minima di Finnova ha design squadrato e telaio da inserire nella muratura, lasciando a vista solo il vetro. In legno e alluminio, ha vetro doppio o triplo, tre guarnizioni e le cerniere possono essere a scomparsa. Offre trasmittanza termica fino a 0,80 W/m²K, sicurezza fino alla classe RC2. http://www.finnovasrl.it

Le finestre del Sistema 80 di Iperceramica sono in pvc con profilo a 7 camere e profondità di 80 mm. Sono realizzate su misura in base alle necessità e raggiungono trasmittanza termica Uf fino a 1 W/m²K, isolamento acustico fino a 46 dB. Diverse le finiture, sia colorate sia effetto legno. http://www.iperceramica.it

Il sistema per finestre in pvc di forma squadrata Schüco Focusing di Schüco PWS Italia ha profondità del telaio di 70 mm e alloggia vetri di spessore fino a 54 mm. La tecnologia a 5/6 camere di isolamento permette di avere trasmittanza Uf 1,1 W/m²K. Isolamento acustico fino a 48 dB, sicurezza antieffrazione in classe RC2. http://www.schuecopws.it

Le finestre Ideal Neo MD di Drutex sono realizzate con profili sottili e simmetrici in pvc a 5 camere, che favoriscono molta luce negli ambienti. Il telaio è profondo 76 mm e l’isolamento termico è di Uw 0,76 W/m²K. Ha 3 guarnizioni, doppia vetrocamera, quattro riscontri antieffrazione. Oltre 30 le finiture. http://www.drutex.it

Il legno della struttura di City 2.0 di Navello è rivestito all’esterno in alluminio. La vetrocamera di tipo basso emissivo e tre guarnizioni garantiscono trasmittanza Uw a 0,96 W/m²K. Il telaio esterno è incassato nel muro. Nella misura L 80 x H 130 cm, in pino FJ laccato bianco, costa da 980 euro + Iva. http://www.navello.it

Softline 76 Italia di Veka è un sistema con profili multicamera in pvc con rinforzi in acciaio. I vetri possono essere doppi o tripli, con spessore fino a 54 mm, che ne migliora le prestazioni. Trasmittanza termica Uw fino a 0,8 W/m²K. Diverse le finiture, tra cui laccate soft touch Spectral. http://www.veka.it
Riqualificare e isolare
Il monoblocco è una struttura prefabbricata completa di tutti gli elementi, pronta da installare, adatta per riqualificare il serramento.
Il grande vantaggio è dato dalle proprietà termoisolanti, poiché isola il foro finestra, eliminando i ponti termici, sia dal punto di vista energetico sia da quello acustico. Va installato tra il serramento e la parete.
In fase di installazione del serramento si possono formare cavità tra parete e controtelaio o tra telaio e controtelaio. L’utilizzo di una schiuma apposita riempie questi vuoti, con il risultato di sigillare e isolare, contribuendo all’isolamento termoacustico.

Il controtelaio monoblocco Tiquadra di DeFaveri è adatto per la riqualificazione, poiché isola il foro finestra. Non va sostituito l’infisso esistente e non necessita di opere murarie: si monta dall’esterno e si appoggia alla finestra. In eps con profilo in pvc, È adatto per finestra, scuro a cardine e avvolgibile. http://www.defaveri.it

La Schiuma Poliuretanica Serramento di Fischer è adatta per la posa di telai di finestre e porte. Isola, riempie e sigilla le cavità. Ha buone proprietà di isolamento acustico (fino a 58 dB) e termico (fino a 0,036 W/m²K). È resistente a umidità, muffe e infiltrazioni d’acqua. http://www.fischer.it