Sapere di avere sulla testa un tetto certificato, resistente anche alla grandine, non è da poco in questo periodo, in cui i temporali si trasformano velocemente in bombe d’acqua dalle conseguenze inaspettate e spesso pericolose. Fenomeni che un tempo avvenivano solo in agosto, ora anche nel nostro paese si presentano anche in altre stagioni, a causa del riscaldamento globale e dei suoi effetti sull’area geografica del Mediterraneo.
Cosa succede se si rompe una tegola?
I cambiamenti climatici richiedono risposte adeguate, soprattutto per preservare, in tale escalation di frequenza e di intensità, gli edifici da tutti i possibili danni arrecati alle coperture e di conseguenza al sottotetto e alle abitazioni sottostanti.
Una tegola rotta può infatti sembrare un problema di poco conto, ma in realtà, se non sostituita prontamente, innesca una serie di effetti negativi:
- infiltrazioni d’acqua che possono danneggiare le strutture portanti sottostanti, soprattutto se lignee come travi e travetti, e ammalorare gli strati isolanti ed eventuali controsoffitti;
- danni interni o strutturali che nel tempo causano macchie e distacco dell’intonaco fino, nei casi più gravi, a compromettere la stabilità e la sicurezza dell’architettura;
- presenza di umidità, con conseguente proliferazione di muffa e di batteri dannosi per la salute delle persone, in particolare chi soffre di allergie o di asma;
- aumento dei costi energetici quando l’acqua compromette la funzionalità dell’isolamento del tetto, non più performante nella tenuta e pertanto causa di dispersioni termiche.
Come proteggere un tetto dalla grandine?
In tale ottica sono pensati, realizzati e successivamente testati i prodotti di Industrie Cotto Possagno, per resistere a ogni tipo di evento atmosferico, tra cui ad esempio anche i bruschi cicli di gelo e di disgelo della stagione fredda. Tra le possibili soluzioni il coppo “Di Più”, best seller dell’azienda per un tetto certificato resistente alla grandine: in grado di resistere all’urto di veri e propri proiettili di ghiaccio, fino a 4 cm di diametro, non si danneggia neanche se colpito a velocità di 100 km/ora. Merito delle moderne tecniche produttive, unite a una sapiente attenzione per la qualità e la selezione delle argille, declinate in una serie di linee di prodotto per ogni tipo di copertura e di contesto.
Un risultato certificato anche dai test svolti da p+f expert – Prüfer und Fachberater fürs Bauen, laboratorio svizzero qualificato e indipendente, che hanno provato risultati di estrema resistenza per un’ampia gamma di prodotti.