Evitare la dispersione di calore durante l’inverno e contenere l’innalzamento della temperatura interna agli ambienti nel periodo estivo: sono le prestazioni di un buon isolamento termico delle pareti di casa, garanzia di benessere, ma anche di un considerevole risparmio sulle spese di riscaldamento e di raffrescamento. Se per gli edifici di nuova costruzione la legge (normativa di riferimento nazionale Decreto Lgs.vo n. 311/06) impone il rispetto di una serie di parametri per l’isolamento termico, molto si può fare anche su quelli esistenti, sfruttando oltrettutto gli ecobonus statali previsti per gli interventi volti a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia. E dal 1° luglio 2013 tale sconto sale al 65% (fino al 31/12/2013 per le singole abitazioni; fino al 30 giugno 2014 per gli edifici condominali che procedono al rifacimento di pareti e intonaci esterni, del tetto o dell’impermeabilizzazione delle coperture).
È soprattutto nelle vecchie costruzioni che la mancanza o il cattivo stato di conservazione dell’isolamento termico provoca una notevole dispersione del calore attraverso serramenti, pareti e tetti. Per quanto riguarda proprio le pareti, un intervento che si rivela risolutivo è l’applicazione di un “cappotto termico” all’edificio. Uno dei sistemi più efficaci anche per la durata della costruzione stessa e, tutto sommato, di semplice realizzazione è la facciata ventilata: ovvero l’applicazione all’edificio di uno strato isolante distanziato dalla facciata per consentire anche il passaggio di aria, assolutamente efficace ai fini dell’isolamento termico e della conservazione dei materiali utilizzati. All’isolante viene poi applicato il rivestimento esterno. Gli isolanti specifici per la facciata ventilata sono particolari pannelli, predisposti per essere uniti tra loro a formare uno strato continuo e uniforme (indispensabile) e per essere accoppiati al rivestimento esterno. Tra i vari prodotti esistenti, quelli dalla conformazione a battenti contrapposti assicurano, oltre ad una posa più rapida, semplice e sicura, perfetta aderenza all’incastro tra loro, eliminando di fatto il rischio di ponti termici. In genere componibili, si trovano in altezze funzionali al tipo di rivestimento e alle dimensioni dell’edificio. Versioni studiate con un correntino dal piatto di appoggio più ampio, garantiscono maggiore flessibilità di applicazione: il piatto più largo permette, infatti, che si possano fissare più tipologie di rivestimenti esterni e una maggiore ventilazione della facciata. Che è resa possibile da fori predisposti sui profili metallici dei pannelli isolanti, anche in grado di far scorrere le eventuali infiltrazioni accidentali di acqua.