Le piastrelle che si rifanno alle tradizionali cementine dei primi del Novecento continuano a rivestire pavimenti e pareti degli ambienti interni. A testimonianza, anche al Cersaie 2018, del rinnovato interesse per il decor, che si traduce in quella commistione di stili che caratterizza il mondo dell’abitare contemporaneo.
Se i motivi decorativi vengono ripresi dalla tradizione, cambiano però i materiali. Non più polveri di marmo miscelate a cemento e ossidi naturali, ma soprattutto gres porcellanato. Dal punto di vista estetico possono risultare identiche, ma le “cementine” in gres porcellanato assicurano alta resistenza a ogni tipo di sollecitazione, inassorbenza e lunga durata nel tempo.
Formati e posa per le cementine
Si tratta principalmente di mattonelle di formato quadrato, a volte già composte in pannelli in mix (sembrano invece tramontate quelle in formato esagonale). Da comporre come in un patchwork, in ordine apparentemente casuale, oppure a formare un motivo compiuto. Secondo il tipo di ambiente, e naturalmente delle sue dimensioni, si può scegliere se rivestire a tutto campo le superfici, pareti e pavimenti, oppure una sola porzione.
A terra, daranno l’idea di un tappeto, utile per definire, per esempio, l’angolo cottura, la zona conversazione o l’area pranzo. A parete, le soluzioni sono infinite: in una cucina, per esempio, si può decidere di rivestire solo la fascia sotto i pensili; in bagno, l’area lavabo, la cornice intorno allo specchio o la parete dietro la vasca; in camera, quella in corrispondenza della testata del letto.
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