Preparare una ciotola fiorita con edera e verbena

In questo periodo dell’anno è possibile acquistare verbena ed edera, due piante belle e resistenti, con cui allestire una ciotola che durerà fiorita sul balcone fino all’arrivo dell’autunno.

Giovanna Rio
A cura di Giovanna Rio
Pubblicato il 19/04/2017 Aggiornato il 19/04/2017
ciotola fiorita

Per avere un balcone o un terrazzo fiorito da adesso e per tutta l’estate, è possibile preparare una ciotola fiorita con edera e verbena, due specie resistenti e sempreverdi: la prima con foglie belle, verdi o variegate, la seconda con splendidi fiorellini colorati (in genere viola).

Verbena

Il genere verbena è originario dell’America meridionale ed appartenente alla famiglia delle Verbenacee. In vaso può essere coltivata con successo Verbena hybrida.
Si tratta di una pianta perenne che può essere considerata tale solo nelle regioni del sud Italia, mentre nelle altre è in genere coltivata come pianta annuale visto che non sopporta i rigori invernali. Presenta foglie piccole, rugose, leggermente coriacee, pelose e ruvide al tatto che si sviluppano su sottili fusti erbacei. Negli anni i tralci assumono un portamento prostrato e decombente. Agli apici dei fusti, dalla primavera fino all’autunno le piante producono numerosi fiori piccoli di colore diversi dal viola, al blu, al rosa e rosso, perfetti per una ciotola fiorita. La pianta può essere moltiplicata facilmente alla fine dell’inverno.  

Hedera helix

Insieme alla verbena, nella ciotola fiorita può essere abbinata con successo l’edera nella specie helix, molto rustica che resiste anche al sole: garantirà una tonalità di verde scuro alla ciotola.
Chi vuole aggiungere una tonalità di verde più chiaro può scegliere gli ibridi a fogliame variegato come per esempio: “Cavendishii” di bassa taglia che presenta foglie con macchie bianche;
Aureo-variegata o Chrysophylla” che presenta foglie di colore giallo o variegate di giallo che tendono a diventare verdi.

La scelta del contenitore

La grandezza della ciotola può variare a seconda dello spazio a disposizione, meglio utilizzare ciotole più larghe che profonde.
Se si desidera utilizzare una cassetta (di coccio, di plastica o resina) scegliere contenitori di medie/grandi dimensioni che possano contenere terriccio a sufficienza; cassette della lunghezza di 50-60 cm con profondità di 50 cm possono essere sufficienti.
Se i contenitori sono già stati utilizzati occorre togliere le vecchie tracce di terriccio, calcare o altro materiale residuo, poi bisogna lavare per bene i contenitori aggiungendo all’acqua qualche goccia di varichina che aiuterà a disinfettare le superfici, terminato il lavaggio, risciacquare abbondantemente e quindi asciugare.
Se si utilizzano contenitori nuovi di terracotta prima di riempirli con il terriccio metterli a bagno per una notte (per dar modo alla terracotta di idratarsi).

Comporre la ciotola fiorita

Sul fondo della ciotola, dopo avere chiuso i fori di scolo con un coccio, stendere uno strato di argilla espansa (almeno 4-5 cm) per garantire il drenaggio. Poi riempire con terriccio universale miscelato a torba in parti uguali.
Quindi inserire le piantine: al centro le verbene (meglio di uno o massimo due colori) e, lungo il bordo del vaso, le piantine di edera: questo accentuerà l’effetto ricadente.
Infine compattare il terriccio con le mani, per evitare di lasciare sacche d’aria che farebbero seccare le radici, e bagnare con un getto a doccia molto delicato per dare modo alle piantine di assestarsi al meglio.

L’esposizione

Quella ideale per garantire una fioritura abbondante e colorata è il pieno sole. Se il terrazzo è in località molto calda, scegliere una posizione riparata dal vento, soleggiata solo al mattino. Se il terrazzo è in località fresca anche d’estate posizionare al sole per tutta la giornata. Evitare l’esposizione all’ombra perché le piante fanno fatica a fiorire.

Acqua

La ciotola fiorita può sopportare brevi periodi di siccità. Se si desiderano vasi sempre in fiore e piante rigogliose occorre annaffiare con regolarità attendendo sempre che il terreno asciughi bene tra le due annaffiature. Intervenire più spesso se il clima si mostra particolarmente caldo e siccitoso.

Concime

Durante l’estate eseguire una fertilizzazione ogni 12-15 giorni. Utilizzare un concime liquido per piante da fiore sciolto nell’acqua delle annaffiature oppure un concime granulare a lenta cessione da distribuire al momento della messa a dimora delle piante.

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