Piante d’appartamento all’aperto: come curarle

D'estate, non basta spostare all’aperto le piante da appartamento per farle stare bene. Anzi, se non ci sono le condizioni idonee, può essere dannoso. Ecco come seguirle in modo corretto.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 09/08/2016 Aggiornato il 09/08/2016
Piante d’appartamento all’aperto: come curarle

La maggior parte delle piante che coltiviamo in appartamento si possono raccogliere in due gruppi: quelle a fogliame decorativo e le succulente. Le prime sono per lo più originarie delle aree tropicali ed equatoriali della Terra, nelle quali le temperature nel corso dell’anno subiscono solo lievi variazioni, non risultando quasi mai inferiori ai 20-25°C e dove l’umidità dell’aria è alta, con valori che si mantengono attorno al 70-80%.
Le piante grasse sono presenti nelle regioni predesertiche, dove prosperano in condizioni di piena luminosità, alta temperatura e ridotta umidità ambientale.
In appartamento tutte le piante sono sottoposte a condizioni di luce, temperatura e umidità non ottimali, in quanto ben differenti da quelle richieste e tipiche dei rispettivi luoghi di origine. Quindi tutte, dopo 10 mesi passati al chiuso, traggono enorme giovamento se sono spostate all’aperto, in giardino, sul balcone o sul terrazzo, fino a settembre o all’inizio dell’autunno (al Nord), quando dovranno essere necessariamente riportate all’interno. L’importante, però è non abbandonarle, ma sottoporle alle medesime cure di cui erano oggetto dentro casa.

Irrigazioni e nebulizzazioni

Per garantire bagnature regolari è opportuno collegare i vasi con l’impianto di irrigazione a goccia. La maggior parte delle specie da fogliame decorativo vuole costante umidità a livello fogliare, pertanto è opportuno provvedere, in mancanza di precipitazioni significative, a regolari nebulizzazioni fogliari oppure a riempire vasche di argilla espansa da tenere sempre bagnata in modo da creare una zona di umidità diffusa. Non tutte però: alcune specie da fiore, come Aechmea fasciata, Saintpaulia jonantha e Kalanchoe blossfeldiana, che in estate risultano generalmente prive di fiori, non sopportano le distribuzione di acqua sulle foglie che, anzi, provoca lesioni fogliari, decolorazioni o ingiallimenti. Queste piante vanno poste al riparo di strutture ombreggianti o al di sotto di arbusti già presenti in grado di intercettare l’acqua.

Sospendere le concimazioni

Durante il periodo estivo le concimazioni vengono generalmente sospese, tuttavia, in caso di periodo fresco e piovoso, quindi in condizioni di dilavamento delle sostanze nutritive, potrebbe essere richiesta un concimazione straordinaria, da effettuarsi con i fertilizzanti specifici, liquidi, per ogni gruppo botanico (piante verdi, fiorite, succulente).

Rinvasi: solo per le grasse

Durante il periodo estivo solo le piante grasse possono essere sottoposte a rinvaso se necessario. Per le piante decorative di origine tropicale è opportuno aspettare gli inizi dell’autunno, poco prima del rientro in appartamento.

Illuminazione adatta

Le esigenze di luminosità od ombrosità delle varie specie deve essere rispettata anche sul balcone, considerando che non sono abituate al sole diretto.
➜ Le piante che vogliono molta luce (come per esempio le piante grasse) non dovranno essere troppo ombreggiate,
➜ mentre quelle da ombra (ad es. felci) non andranno posizionate al sole.
Anche per quelle piante da interno destinate alla piena luce, vanno comunque evitati i balconi/terrazzi troppo esposti al sole, privi di adeguata ombreggiatura: l’eccessiva insolazione facilmente danneggia piante abituate a condizioni di luminosità in appartamento, pur buona, ma sempre inferiore a quella naturale estiva.

Salute: difese al massimo

Durante l’estate, le irrigazioni frequenti possono creare le condizioni favorevoli per lo sviluppo di alcune malattie.
Attacchi fungini
Le malattie da fungo più diffuse d’estate sono: maculature fogliari, marciumi aerei e radicali, muffa grigia e mal bianco. Queste vanno contrastate a partire dalla comparsa, dopo una corretta identificazione, con fungicidi specifici per piante d’appartamento.
Acari
ragnetti rossi e gialli possono attaccare nei periodi molto caldi e secchi. Vanno controllati sia con opportuni interventi acaricidi sia, a livello preventivo e curativo, con frequenti nebulizzazioni delle chiome per creare un ambiente inospitale per i parassiti.
Afidi e cocciniglie
Tali parassiti vanno colpiti con insetticidi specifici, avendo l’accortezza di eseguire i trattamenti nelle ore più fresche della giornata, onde evitare scottature o disseccamenti delle lamine fogliari, per interazione negativa tra gli antiparassitari e l’intensa illuminazione naturale (effetto fitotossico degli agrofarmaci).

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