Nuovo livello mansardato e soppalco per 60 mq, ristrutturati a 1100 euro al mq

Un piccolo bilocale all'ultimo piano è diventato più grande realizzando un nuovo livello a soppalco che sfrutta lo spazio sottotetto come mansarda. 60 mq ristrutturati con 65.500 euro.

Giovanna Strino
A cura di Giovanna Strino, Plus Ultra Studio, Fotografo Pier Maulini
Pubblicato il 29/05/2017 Aggiornato il 10/08/2018
Nuovo livello mansardato e soppalco per 60 mq, ristrutturati a 1100 euro al mq

Da studio professionale ad abitazione small, ma accogliente e superfunzionale. Trasformazione resa possibile anche dal recupero del sottotetto di pertinenza che ha permesso quasi di raddoppiare la superficie arrivando a 60 mq.

Il volume interno è stato completamente svuotato con la demolizione del solaio e delle ripartizioni verticali e ridefinito secondo il nuovo layout. Il progetto finalizza il doppio livello ottenuto alla separazione degli ambienti: la zona giorno nei due locali al piano inferiore (quello di ingresso) con il bagno al centro, e la zona notte con studio alla quota superiore, talmente ben articolato e organico da far risultare gli spazi armoniosamente connessi tra loro.

Con la definizione di una serie di elementi che costituiscono una parte essenziale del progetto e che caratterizzano in modo peculiare questa casa. La luce, naturale e artificiale, ben sfruttata anche in falda dove sono state aperte due nuove finestre, o al piano terra dove gode del favorevole affaccio esistente su tre lati.

Il recupero del patrimonio edilizio esistente, come la conversione ai fini abitativi dei sottotetti, è promosso da molte regioni, con leggi ad hoc e incentivi.

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Il parquet industriale

Caratterizzata dal formato in piccoli listelli e da una variazione di sfumature cromatiche è una versione, nata a suo tempo per gli edifici industriali, del pavimento in legno. Tratto distintivo di ex capannoni e laboratori professionali (loft), rievoca un mood industrial dal fascino e performance tecniche particolari, riscoperte dagli interior decorator che ora lo propongono con successo negli interni domestici. Nella sua composizione tradizionale, è formato da tavolette di legno massello, posate di taglio: a tale disposizione è dovuta la grande resistenza e la possibilità di rigenerarlo, con ripetuti interventi di lamatura. Plus in termini “eco” è che le lamelle sono ricavate da scarti derivanti dalla lavorazione del materiale, o da parti meno nobili. I singoli elementi sono forniti grezzi, tenuti insieme con nastro adesivo che viene eliminato prima delle finitura in opera. Nella forma “prefinita”, invece, è in tavole, con le lamelle già posate su un supporto in multistrato e già rifinite.

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  • Arredi leggeri e contemporanei in salotto: Semplice ed efficace la soluzione adottata per la piccola zona conversazione, un mix di elementi che ha il pregio di rendere l’ambiente confortevole e godibile. Le pareti sono arredate al piede con mobili bassi, e semplici profili bianchi in metallo, invece, sostituiscono le classiche mensole decorando con eleganza. Tanto bianco, superfici lucide e riflettenti per illuminare e valorizzare lo spazio. Con il pavimento in legno, in una calda tonalità, e il divano con rivestimento tessile scuro a contrastare tonalità molto neutre. Un angolo equilibrato e ben risolto compositivamente.

Il soffitto ad altezza variabile è una peculiarità che caratterizza ma che può essere vincolante. Affinché l’insieme risulti più ampio, con il cosiddetto effetto scatola, l’ideale è uniformarlo per colore alle pareti. 

Pensato nel dettaglio

L’arredo della cucina è disegnato e realizzato su misura. Si sviluppa ad angolo, con qualche ostacolo dal punto di vista architettonico: sul lato corto c’è la finestra e, su quello lungo, la doppia altezza del soffitto si riduce della metà. Per tale varietà volumetrica è stata realizzata una composizione altrettanto dinamica e variamente organizzata, con continui cambi di prospettiva, sempre legati tra loro. Sulla parete con l’apertura al centro sono stati concentrati i blocchi di servizio della zona di preparazione dei cibi: una fascia di arredo solo bassa, a profondità standard di 60 cm. Sulla parete maggiore, la cui funzione è “contenere”, i moduli hanno invece profondità minore, coordinati ai pensili e di altezza variabile. La distinzione tra i due lati è sottolineata da top diversi (uno giallo, l’altro grigio), che nell’angolo si sovrappongono uno sull’altro. All’estremità opposta, quello giallo prosegue e diventa fianco delle basi e, a seguire, superficie della panca, collegando di fatto gli elementi. Il tavolo è realizzato con due semplici cavalletti e un pesante piano in multistrato laminato bianco. Può diventare zona pranzo per 4 e, utilizzando la panca, per 8 persone.

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  • Incastro perfetto per la zona cottura conviviale: la finestra in corrispondenza del piano di lavoro richiede una progettazione della cucina accurata e al centimetro. Qui l’apertura coincide con la parte libera di top: piano cottura e lavello, infatti, sono alle estremità e grazie a questa soluzione, il serramento può essere aperto senza avere ostacoli o costituire un limite. Il risultato è una zona operativa pratica ed ergonomica, luminosa e godibile. Predomina il bianco, tinta acromatica ampiamente privilegiata nella scelta degli arredi in cucina, che contribuisce ad ampliare visivamente lo spazio a disposizione, mosso però da una composizione non simmetrica e illuminato dall’uso del giallo zafferano che disegna alcuni elementi. Il parquet è in tonalità calde, ideale per i due ambienti comunicanti, seppure separati dal corridoio e da una porta scorrevole.

Basta il colore per raccordare elementi diversi presenti in una stanza. Qui, la tonalità giallo zafferano è usata come filo conduttore e accende il total white della cucina

All’ingresso: 4 idee da copiare

Uno spazio – che prima era stretto, lungo e buio – si è completamente trasformato grazie a soluzioni decor ispirate alla natura e a un intelligente progetto di illuminazione.

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1. Luci d’effetto: in gole o profilati: scenografico il riflesso luminoso che si crea intorno al vano porta, alla fine del corridoio. È ottenuto con luci led a strisce, inserite lungo il bordo superiore, in modo che non risultino visibili. Complete di trasformatore, sono collegate all’interruttore posto accanto alla porta di ingresso.

1. Luci d’effetto: in gole o profilati: scenografico il riflesso luminoso che si crea intorno al vano porta, alla fine del corridoio. È ottenuto con luci led a strisce, inserite lungo il bordo superiore, in modo che non risultino visibili. Complete di trasformatore, sono collegate all’interruttore posto accanto alla porta di ingresso.

2. Uno specchio per ingrandire: basta una fascia ad altezza occhi per creare un senso di maggiore profondità e ampiezza, date da una superficie specchiante. Vi si riflettono le fonti luminose e risultano moltiplicati i decori grafici che ornano la parete di fronte.

2. Uno specchio per ingrandire: basta una fascia ad altezza occhi per creare un senso di maggiore profondità e ampiezza, date da una superficie specchiante. Vi si riflettono le fonti luminose e risultano moltiplicati i decori grafici che ornano la parete di fronte.

3. Carta da parati per decorare: Semplice e veloce da applicare, la tecnica della decorazione con la carta da parati è l’ideale per porzioni di pareti contenute. In questo caso, decora con motivi stilizzati a tema naturale, in tonalità che si sposano bene con quelle di tutta la casa.

3. Carta da parati per decorare: Semplice e veloce da applicare, la tecnica della decorazione con la carta da parati è l’ideale per porzioni di pareti contenute. In questo caso, decora con motivi stilizzati a tema naturale, in tonalità che si sposano bene con quelle di tutta la casa.

4. Porta mimetica: le filomuro sono perfette per essere invisibili anche quando sono a battente. Prive di cornici e coprifilo, se fornite grezze si possono rifinire come la muratura, con gli stessi prodotti e colori usati per la tinteggiatura delle pareti. In questo caso una soluzione ottimale, poiché si tratta della porta del bagno proprio in asse con il corridoio d’ingresso.

4. Porta mimetica: le filomuro sono perfette per essere invisibili anche quando sono a battente. Prive di cornici e coprifilo, se fornite grezze si possono rifinire come la muratura, con gli stessi prodotti e colori usati per la tinteggiatura delle pareti. In questo caso una soluzione ottimale, poiché si tratta della porta del bagno proprio in asse con il corridoio d’ingresso.

scala

  • Al soppalco, realizzato interamente in legno e con sostegni verticali in ferro, si accede dal soggiorno tramite una scala a vista, rigorosa e scultorea. Dal punto vista estetico, lo spazio sotto la rampa, in corrispondenza della parete grigio-blu del bagno, è sfruttato con un pratico modulo su ruote e con una seduta pouf in modo da creare una zona studio “d’emergenza”. Un origami in lamiera, la rampa in lamiera piegata è smaltata di bianco. Al centro della casa, si appoggia al volume del blocco servizi che ne sostiene il peso. Progettata appositamente e realizzata in laboratorio dal fabbro, nasconde completamente la parte strutturale e in soggiorno appare come un “leggero foglio bianco piegato” su fondo scuro.

L’uso di porzioni di muro in tonalità scure funziona anche nelle case piccole per dare profondità o “muovere” le pareti. il consiglio è sempre quello di scegliere un solo colore anche per altri elementi.

La ristrutturazione per realizzare soppalco e creare zona mansardata

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  • Camera con “doppia”  vista: la suggestiva posizione sotto il lucernario in falda (il serramento è di Velux, http://www.velux.it) è riservata al letto. La zona notte è stata progettata per il massimo relax e riposo: la parete in policarbonato, che tampona l’affaccio sulla cucina, crea una sorta di “effetto lanterna” quando, nelle ore serali, le luci sono accese.

Con una adeguata coibentazione termica delle falde e idonei serramenti, gli ambienti sottotetto godono di una posizione privilegiata. Che siano destinati alla zona notte o ad altri ambienti della casa.

soppalco-scrivania

  • Un bordo che disegna lo spazio: Minimale e in lamiera metallica verniciata di nero, una sorta di alzatina di pochi centimetri che incornicia l’intero profilo irregolare del soppalco ed evita che piccoli oggetti possano scivolare al piano inferiore. In corrispondenza della scala, si raccorda alle barre del corrimano formando un elemento unico.

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  • La scala al centro: il piano superiore è diviso in due dalla rampa. L’estremità con affaccio open sul living è organizzata per lo studio, in corrispondenza del lucernario che fornisce luce zenitale. Un lungo piano in legno bianco, appoggiato su sostegni murati nelle pareti, è alto e profondo abbastanza per essere una comoda superficie di lavoro e, allo stesso tempo, una barriera di protezione.

letto contenitore

IL PROGETTO per ricavare sul soppalco un nuovo livello mansardato

demolizioni costruzioniprospettopianta pianta-soppalcoProgetto: PLUS ULTRA studio, arch. Marco di Nallo, arch. Alessandra Castelbarco Albani – Milano, Tel. 02/36557854, info@plusultra-studio.com, http://www.plusultra-studio.com
Foto: Pier Maulini

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