Tasi Milano, Firenze, Roma e Palermo: le aliquote per il saldo di dicembre

Le regole per calcolare e pagare il saldo della Tasi non cambiano da Comune a Comune, ma cambiano le aliquote. Ecco cosa hanno deciso quattro grandi città: Milano, Firenze, Roma e Palermo.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 03/12/2014 Aggiornato il 03/12/2014
Tasi Milano, Firenze, Roma e Palermo: le aliquote per il saldo di dicembre

Il 16 dicembre è l’ultimo giorno utile per pagare il saldo della tasi per il 2014, la tassa sui servizi indivisibili comunali. Le regole sia per calcolare il saldo, sia per pagare la tassa sono le stesse in tutti i Comuni. A cambiare però sono le aliquote. Vediamo cosa hanno deciso alcune grandi città, come Milano, Firenze, Roma e Palermo. Innanzitutto si ricorda che per calcolare la Tasi occorre avere prima il valore della rendita catastale dell’immobile, poi rivalutarla al 5% e moltiplicarla per dei coefficienti previsti dalla legge (160 per le abitazioni principali).

La Tasi annua si calcola moltiplicando la base imponibile per l’aliquota decisa dal singolo Comune, aliquota che si trova nella delibera che ogni Amministrazione comunale deve aver pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze. Entro il1 6 dicembre quindi deve essere pagato l’importo rimanente della tassa, per chi ha già versato l’acconto a giugno o ad ottobre, oppure l’importo totale per chi non ha pagato la prima rata, in mancanza della delibera (in tal caso l’aliquota è all’1 per mille).

Tutto dipende dalle aliquote. Così il Comune di Milano ha approvato le relative aliquote con la delibera 17 del 23 giugno scorso. Sulla prima casa che rientra nelle categorie catastali A2 (abitazioni di tipo civile), A3 (abitazioni di tipo economico), A4 (abitazioni di tipo popolare), A5 (abitazioni di tipo ultrapopolare), A6 (abitazioni di tipo rurale), A7 (villini) e le relative pertinenze, l’aliquota da applicare è al 2,5 per mille. Allo 0,8 per mille invece per le abitazioni principali che rientrano nelle categorie di lusso, ossia A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi storici). Palazzo Marino ha anche deciso le detrazioni dall’imposta, rapportate alla rendita catastale: 115 euro per le abitazioni con rendita catastale fino a euro 300; 112 euro per le abitazioni con rendita catastale fino a euro 350; 99 euro per le abitazioni con rendita catastale da euro 351 a euro 400,99; 24 euro per le abitazioni con rendita catastale da euro  601 a 700 euro, a condizione che il reddito complessivo del soggetto passivo, come determinato ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto degli oneri deducibili, non sia superiore a euro 21.000. Detrazione questa aumentata di 20 euro per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Il Comune di Firenze ha deciso di non far pagare la Tasi sugli immobili adibiti ad abitazione principale che rientrano nelle categorie catastali A1, A8 e A9, che sono già soggette all’IMU. La Tasi a Firenze è dovuta sulle abitazioni principali che rientrano nelle categorie catastali A2, A3, A4, A5, A6, A7 e le relative pertinenze. L’aliquota su questi immobili è al 3,3 per mille. Sono previste poi delle detrazioni modulate alla rendita catastale, che vanno da 170 euro per la rendita fino a 300 euro, 140 fino a 500 e poi azzerarsi per la rendita superiore a 1200 euro. Detrazione di 25 euro anche per i figli di età non superiore a 26 anni che risiedono nella casa.

A Roma, le aliquote decise dal Comune per il 2014 sono:

  • 2,5 per mille per le abitazioni principali, non soggette all’IMU che rientrano nelle categorie catastali da A1 a A7
  • 1 per mille per le abitazioni principali delle categorie catastali A1, A8 e A9
  • 0,8 per mille per tutti gli altri immobili

Pagano la Tasi a Roma anche gli inquilini, con la quota del 20%. Anche il Comune capitolino ha deciso le detrazioni in base alla rendita: 110 euro per immobili con rendita sino a 450 euro, 60 per la rendita tra 451 e 650 euro.

Infine a Palermo, la Tasi per il 2014 è dovuta solo sulle prime case che rientrano nelle categorie catastali da A2 ad A7 e relative pertinenze. L’aliquota è al 2,89 per mille. La tassa sui servizi comunali non si paga sulla seconda casa e sulla prima casa di lusso e di pregio, delle categorie catastali A1, A8 e A9 che pagano già l’IMU. A Palermo la Tasi non è dovuta neanche da chi vive in affitto.

Le regole per il pagamento del saldo di dicembre sono uguali per tutti i Comuni. Si può pagare tramite il modello F24 cartaceo o on line (in quest’ultimo caso solo se l’importo supera i 1000 euro), sbarrando la casella relativa al “Saldo” e inserendo i codici tributo dedicati alla Tasi (“3958” per l’abitazione principale e “3961” per altri fabbricati). Cambiano i codici relativi ai Comuni: F205 per Milano, D612 per Firenze, H501 per Roma e G273 per Palermo.

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