Tasi: delibere comunali verso la proroga

Possibile lo slittamento del pagamento della Tasi per la proroga dei termini di approvazione delle delibere da parte dei Comuni.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 02/04/2014 Aggiornato il 02/04/2014
Tasi: delibere comunali verso la proroga

Sulla tasi l’ultima parola spetta ai Comuni che, sulla base delle indicazioni fornite dal governo in merito alle aliquote sulla prima e sulla seconda casa, devono adottare le relative delibere con cui stabilire proprio quanto si pagherà in merito alla tassa sui servizi comunali e quando. I Comuni hanno tempo per approvare queste delibere entro la fine del mese di aprile ma si vocifera che ci saranno slittamenti e proroghe, forse addirittura a luglio, creando se così fosse un vero e proprio caos di scadenze per i cittadini visto che la Tasi, così come la tari, la nuova tassa sui rifiuti, potranno essere divise in due rate che potrebbero essere molto vicine tra di loro. Per sapere quanto si pagherà della tassa che serve a coprire servizi quali la manutenzione delle strade, la pulizia, la pubblica illuminazione, si devono quindi attendere le delibere che potrebbero ritardare, con conseguenze negative per i cittadini. Alcuni comuni hanno però già provveduto ad adottare queste delibere, primo fra tutti il comune di Milano guidato da Pisapia che ha approvato la delibera sulla iuc, l’imposta sulla casa nata con la legge di stabilità 2014 che si compone di imu, Tasi e Tari. In merito alla Tasi, a pagarla, ricorda la delibera della giunta milanese, sono tanto il proprietario quanto l’inquilino in una quota compresa tra il 10 e il 30 per cento, così come previsto per legge. Sempre la legge ha deciso possibili aumenti delle aliquote della Tasi, fino allo 0,8 per mille a condizione che il maggior gettito che entra nelle casse del comune sia destinato a finanziare ipotesi di detrazione o di esenzione dall’imposta. Detrazioni ed esenzioni che sono sempre decise dal singolo comune. L’aliquota della Tasi per il 2014 è fissata al 2.5 per mille per le abitazioni principali e allo 0.8 per mille per gli immobili soggetti a Imu, ossia le seconde case. La delibera milanese sulla Tasi prevede l’applicazione dell’aliquota al 2.5 per mille sulla prima casa abbinata a una detrazione fissa per le abitazioni che hanno una rendita catastale fino a 350 euro. La detrazione sulla Tasi sarebbe riservata anche ai titolari di un reddito imponibile inferiore a 21.000 euro e diminuisce al crescere del valore della casa fino ad annullarsi per le case con rendite immobiliari superiori a 700 euro. Nella stessa delibera viene riportata una tabella riguardante l’applicazione della Tasi sulle abitazioni principali, considerando rendita e reddito e detrazioni. 
A Roma la delibera non è ancora stata adottata, ma il primo cittadino, Ignazio Marino, ha affermato di voler applicare l’aliquota indifferenziata al 2 per mille.

Tabella sulla Tasi per l’abitazione principale (riportata nella delibera adottata dal comune di Milano

Tabella Tasi per l'abitazione principale adottata dal comune di Milano

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