Tasi: decise le aliquote 2014

Approvate le percentuali per il 2014 della tassa sui servizi indivisibili comunali. Che potranno essere aumentate dai singoli comuni per finanziare le detrazioni.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 03/03/2014 Aggiornato il 05/03/2014
Tasi: decise le aliquote 2014

Il Consiglio dei ministri lo scorso venerdì 28 febbraio ha approvato le aliquote tasi 2014, la tassa sui servizi indivisibili comunali che insieme all’imu e alla tari, costituisce la nuova iuc, l’imposta unica comunale. “La Tasi è una tassa municipale che andrà regolata dai sindaci, che saranno in grado di renderla più equa e flessibile, come è giusto che sia” – ha detto al termine della conferenza stampa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. 
Se viene abolita l’Imu sulla prima casa, tranne che per le abitazioni considerate di lusso, quindi rientranti nelle categorie A/1, A/8 e A/9, rimane la Tasi che potrà avere un’aliquota variabile tra il 2,5 e il 3,3 per mille. Sugli altri immobili invece il tetto massimo sarà computato sulla somma tra Imu (che per le tipologie diverse dall’abitazione principale resta in vigore) e Tasi e si posizionerà all’1,14%. Gli aumenti potranno essere finalizzati al finanziamento, sempre su decisione del singolo comune, di detrazioni e riduzioni. Qui la partita è tutta in mano agli amministratori locali che potranno modellare le detrazioni Tasi sulla falsariga di quelle previste per l’IMU, quindi la detrazione per l’abitazione principale (per l’IMU si aggira sui 200 euro) o per figli a carico conviventi minori di anni 26. Un’indicazione il Governo l’ha comunque data ai Sindaci per quanto riguarda le detrazioni per la Tasi: logico sarebbe non far pagare la Tasi a chi oggi non paga l’Imu. In ogni caso le  detrazioni, finanziate con l’aumento delle aliquote, saranno tutte decise dai comuni che potranno stabilire in piena autonomia i criteri per la concessione di sgravi anche totali dal tributo, ad esempio sulla base del numero di figli, o potranno decidere un limite di valore catastale sotto il quale esentare dal pagamento o ancora fare riferimento al reddito Isee del nucleo familiare del contribuente.
Le prime simulazioni effettuate in merito al pagamento della tassa rivelano che a Torino il tributo su una casa con categoria catastale A/2 potrebbe arrivare a 2.490 euro, mentre nella A/3 il costo a Roma potrebbe toccare i 1.531 euro. Aumenti importanti rispetto all’IMU prevista lo scorso anno, tanto che la nuova tassa è stata già ribattezzata “super Tasi”. 
Si ricorda che il pagamento avverrà con due rate annuali, di cui almeno per la prima rata la scadenza sarà decisa autonomamente dalle amministrazioni ma potrebbe essere intorno al 16 giugno.  

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