TASI 2019: in scadenza la prima rata. Un breve riepilogo

Come l'IMU, a breve in scadenza, la TASI 2019 va pagata entro il 17 giugno. Ecco un breve vademecum.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 09/06/2019 Aggiornato il 19/06/2019
TASI 2019: in scadenza la prima rata. Un breve riepilogo

Doppio appuntamento lunedì 17 giugno con la scadenza della prima rata dell’imu e della prima rata della TASI, entrambe dovute per il 2019. Vediamo chi deve pagare la tasi e come.

Prima rata TASI 2019: quando e chi deve pagare

Il tributo per i servizi indivisibili comunali, quali la manutenzione stradale, della pubblica illuminazione, del verde ecc, si applica al possesso o alla detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati. Ma come l’IMU anche la TASI non si applica sull’abitazione principale che non rientra nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 ( quindi l’immobile non deve essere di lusso né di pregio).

A differenza dell’IMU però la TASI è dovuta non solo dal titolare del diritto reale (proprietario, titolare del diritto di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie) ma nel caso in cui l’immobile sia occupato da un soggetto diverso dal titolare, come nel caso della locazione, a pagarla è anche l’occupante, l’inquilino quindi. Quest’ultimo deve corrispondere l’imposta nella misura, stabilita dal Comune nel proprio regolamento, compresa tra il 10% e il 30%, mentre la restante parte è a carico del proprietario. Altrimenti, in caso di mancata previsione della percentuale di ripartizione dell’imposta tra i due soggetti, la TASI è dovuta dal titolare del diritto reale nella misura del 90% e dall’occupante nella misura del 10%. 

Tuttavia se l’immobile sia adibito ad abitazione principale dall’occupante allora la TASI è dovuta solo dal possessore (che in questo caso la paga perché si tratta di seconda casa) nella misura del 90 per cento e non dall’inquilino ( sempre che non rientri nelle categorie di cui sopra).

Prima rata TASI 2019: come si calcola

Per calcolare la TASI occorre individuare la rendita catastale e rivalutarla del 5% e poi applicare il coefficiente per la tipologia di immobile. Tali coefficienti sono:

  • 160 per le abitazioni di tipo: signorile, civile, economico, popolari, ultrapopolari, rurali, villini, ville, castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici, alloggi tipici dei luoghi (categoria catastale da A/1 a A/11 – escluso A/10)
  • 80 per uffici o studi privati (categoria A10)
  • 140 per collegi e convitti, case di cura e ospedali non a scopo di lucro, prigioni e riformatori, uffici pubblici, scuole e laboratori, biblioteche, musei, gallerie, accademie, circoli (categoria catastale da b1 a b8)
  • 55 per negozi e botteghe (categoria catastale c1).

Si ottiene così l’imponibile a cui si applica l’aliquota fissata dal Comune di appartenenza. Per la prima rata della tasi 2019, in scadenza il 17 giugno, si applicano le aliquote dell’anno scorso, mentre a dicembre si farà il saldo tenendo conto delle delibere nuove che verranno decise dal singolo Comune nel corso dell’anno.

Come si paga la prima rata TASI 2019

La TASI deve essere versata in due rate mediante modello f24 o apposito bollettino di conto corrente.  Per chi sceglie di pagare con il modello F24, reperibile on line gratuitamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate o presso gli sportelli abilitati, andranno indicati i seguenti codici tributo:

  • 3958 per l’abitazione principale e relative pertinenze
  • 3959 per fabbricati rurali ad uso strumentale
  • 3960 per le aree fabbricabili
  • 3961 per altri fabbricati.

Se invece si sceglie di pagare l’imposta con i bollettini postali cartacei, il numero di conto corrente è “1017381649”, intestato a PAGAMENTO TASI, valido indistintamente per tutti i Comuni.

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