Acconto 2017: come pagare la Tasi in ritardo

Scaduto il termine fissato per legge, il 16 giugno 2017, ecco come pagare l'acconto Tasi in ritardo.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 17/06/2017 Aggiornato il 17/06/2017
tasi

Chi non ha pagato l’acconto della tasi, il tributo comunale sui servizi indivisibili, entro il 16 giugno può sempre rimediarvi. Come? Utilizzando uno strumento concesso dal Fisco, il cosiddetto ravvedimento operoso, grazie a cui si pagano sanzioni ridotte in base ai giorni di riardo nel pagamento. Entriamo nei dettagli.

Come pagare la Tasi 2017 in ritardo

Se il contribuente paga l’acconto Tasi nei successivi 14 giorni la scadenza oltre all’acconto dovuto, verserà lo 0,1% di sanzione per ogni giorno di ritardo. Così se si deve pagare 2mila euro di acconto Tasi e lo si fa con due giorni di ritardo dalla scadenza, la sanzione è pari allo 0,2% ossia 4 euro (0,1% per i 2 giorni di ritardo).

Se invece paga dal 15esimo fino al 30esimo giorno successivo, paga una sanzione pari all’1,5%. Se il pagamento avviene entro 90 giorni, la sanzione è pari all’1,67% fisso. Insieme alle sanzioni si pagano gli interessi legali che hanno misura pari allo 0,2% annuo.

Come si paga? Si utilizza il modello F24 in cui andranno indicati i codici tributo “3958” per l’abitazione principale e relative pertinenze, “3959” per fabbricati rurali ad uso strumentale, “3960” per le aree fabbricabili e “3961” per altri fabbricati.

Il codice tributo va indicato nella “SEZIONE imu E ALTRI TRIBUTI LOCALI” in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”. Nello spazio “codice ente/codice comune”, deve essere indicato il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili (si trova sul sito dell’Agenzia delle entrate), va barrato lo spazio “Acc.”, mentre nello spazio “Numero immobili” va indicato il numero degli immobili (massimo 3 cifre) e in quello relativo ad “Anno di riferimento” deve essere indicato l’anno d’imposta cui si riferisce il pagamento, quindi nel caso dell’acconto scaduto il 16 giugno, l’anno è il 2017.

Visto che si tratta di pagamento in ritardo inoltre va barrata la casella “Ravv”.

Una volta compilato il modello F24 si può pagare:

  • agli sportelli delle banche o delle poste se l’importo da pagare è pari o inferiore alla somma di 1000 euro
  • on line tramite i servizi di home banking o dal sito dell’Agenzia delle Entrate – F24Web, F24 on line e F24 cumulativo – se il saldo supera i 1000 euro.
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