Tari 2020: prima e seconda casa, ecco quando si paga

Si paga la Tari anche dopo l'emergenza Covid-19? E se si tratta di una seconda casa che è rimasta chiusa per mesi? Questi e altri i dubbi frequenti che sorgono in merito alla tassa sui rifiuti, rimasta in vigore anche con l'arrivo della nuova IMU, l'imposta che incorpora IMU e Tasi.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 05/06/2020 Aggiornato il 05/06/2020
tassa sui rifiuti

Dal 2020 nasce la nuova imu, l’imposta che incorpora IMU e Tasi, il tributo comunale sui servizi indivisibili. Rimane la tassa sui rifiuti, la TARI, dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti.

Tari prima casa

Il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte operative suscettibili di produrre rifiuti urbani. La tassa, come abbiamo detto poc’anzi, è dovuta da chiunque possieda o detenga il locale o l’area e, quindi, dal soggetto utilizzatore dell’immobile. A pagarla quindi sia il proprietario di casa che l’inquilino in caso di immobile in affitto. Se però la detenzione dell’immobile ha durata breve, non superiore a sei mesi, la tassa deve essere sempre pagata dal proprietario.

Sconti e agevolazioni per la Tari

La legge prevede dei casi specifici di agevolazioni ed esenzioni come ad esempio abitazioni con unico occupante; abitazioni e locali per uso stagionale; abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero; fabbricati rurali ad uso abitativo. Tuttavia ogni Comune può decidere altri casi di riduzioni ed esenzioni. In tal caso il consiglio è di contattare l’ufficio tributi o verificare sul sito istituzionale.

Scadenze Tari 2020

Quando si parla di Tari sono molti i dubbi che possono sorgere su quando pagarla o meno. È il caso di chi ha una seconda casa che utilizza magari per trascorrere le ferie o come casa vacanza da affittare ai turisti.

Prima di entrare nei dettagli si precisa che se aziende e negozi (utenze non domestiche) a causa dell’emergenza Coronavirus in cui sono stati chiusi, non pagano la rata Tari prevista, stessa cosa non è prevista per le utenze domestiche che devono pagare la tassa.

Le scadenze di pagamento della TARI sono determinate dal singolo Comune che di norma prevede almeno due rate a scadenza semestrale, inviando direttamente a casa i bollettini precompilati. Ma per venire incontro ai cittadini, a seguito dell’emergenza coronavirus  molti Comuni hanno posticipato le scadenze già fissate. Ad esempio a Novara, la giunta comunale ha deciso per la proroga al 30 settembre 2020 per il versamento della prima rata d’acconto pari al 50% e la proroga al 30 novembre 2020 per il versamento della seconda rata di saldo della tassa. Il Comune di Roma ha deciso di posticipare l’invio delle bollette relative alla Tari relative all’annualità 2020, indicando la scadenza del 30.09.2020, per il pagamento della tassa sui rifiuti relativa al primo semestre  e la scadenza del 31.12.2020 per il secondo semestre. Come sapere se il proprio Comune ha deciso o meno la sospensione dei tributi in scadenza e quali? Basta andare sul sito istituzionale oppure rivolgersi telefonicamente all’Ufficio tributi preposto.

Tari seconda casa non abitata

La TARI si paga sulle seconde case tranne che siano disabitate e inutilizzabili, cosa che deve provata dimostrando l’assenza di allaccio alla rete elettrica, idrica o fognaria. In questo caso è necessario presentare apposita documentazione al Comune che potrà effettuare un’ispezione.

Se invece la seconda casa non è abitata ma è arredata e dotata di allacci alle utenze, la tassa rifiuti deve essere pagata. Il calcolo lo fa il Comune, che come prevede nel suo regolamento può applicare un criterio presuntivo per stabilire quanto pagare di TARI. Cosa significa? Che il Comune presume che i non residenti debbano pagare un tot per una seconda casa che è presuntivamente proporzionato alla superficie dell’immobile.

Tari seconda casa abitata e messa in locazione

 Il tutto cambia se la seconda casa invece è abitata. E’ il caso dell’immobile concesso in locazione. Se è stato stipulato un contratto di affitto, a pagare la tassa rifiuti è sempre l’inquilino. Se invece si affitta la seconda casa temporaneamente, ad esempio nei mesi estivi – è il caso della casa vacanza – a pagare è sempre il proprietario.

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