Scadenza Imu e Tasi: guida al calcolo e versamento

Scadenza Imu e Tasi, oggi 16 dicembre 2016: vediamo quando si pagano e come si calcolano le tasse sulla casa.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 16/12/2016 Aggiornato il 16/12/2016
Scadenza Imu e Tasi: guida al calcolo e versamento

Oggi venerdì 16 dicembre è l’ultimo giorno utile per effettuare il versamento del saldo dell’imu e della tasi dovute per l’anno 2016. Ricapitoliamo cosa sono queste due imposte, quando si pagano, come si esegue il calcolo e come si effettua il versamento.

Saldo Imu e Tasi 2016. Ecco quando non si pagano

Partendo dall’Imu, l’imposta municipale sugli immobili, il presupposto per la sua applicazione è il possesso dell’immobile. Dal 2014 l’Imu non è più dovuta sulle abitazioni principali e relative pertinenze, tranne quelle censite nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 ossia abitazioni di tipo signorile, abitazioni in ville e castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e o storici. Stessa cosa vale per la Tasi, il tributo comunale sui servizi indivisibili quali la manutenzione delle strade, la pubblica illuminazione ecc. Per abitazione principale si intende quell’immobile in cui il possessore e la sua famiglia vi dimorino abitualmente e vi abbiano la propria residenza anagrafica. Si intendono invece per pertinenze dell’abitazione principale quelle classificate nelle categorie catastali:

  • C/2 ossia cantina, soffitta o locale di sgombero
  • C/6 autorimessa o posto auto
  • C/7 tettoia.

È esente dal versamento Imu e Tasi anche la casa coniugale assegnata al coniuge dopo la sentenza di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.

Per quanto riguarda gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai parenti entro il primo grado in linea retta, che li destinano ad abitazione principale, è prevista una riduzione della base imponibile per il calcolo dell’Imu e della Tasi al 50%. Per beneficiare della riduzione occorre che il contratto di comodato sia registrato, il comodante possegga un solo immobile in Italia e vi risieda/dimori nello stesso Comune in cui si trova l’immobile concesso in comodato. La base imponibile è invece ridotta del 25% quando l’immobile viene concesso in locazione a canone concordato. Tali regole valgono sia per l’Imu che per la Tasi.

Per il tributo comunale sui servizi indivisibili occorre però fare una precisazione. Il presupposto della Tasi infatti è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati e aree fabbricabili. Ciò significa che sono tenuti a pagare la Tasi anche gli inquilini in una quota compresa tra il 10 e il 30% a seconda di cosa ha deciso il Comune nella delibera. La restante quota tra il 70 e il 90% grava sempre sul proprietario. Ebbene con l’esenzione dalla Tasi sull’abitazione principale viene meno anche il pagamento richiesto in capo all’inquilino sempre se ha adibito l’immobile preso in locazione ad abitazione principale e non sia censito nelle categorie di lusso di pregio. Rimane sempre a carico del proprietario la sua quota Tasi visto che l’immobile che ha concesso in locazione si qualifica come seconda casa.

Come si calcola il saldo Imu e Tasi 2016

Detto ciò vediamo da vicino come si effettua il calcolo del saldo Imu e della Tasi dovuto per il 2016. Le regole sono le stesse seguite per il calcolo dell’acconto scaduto il 16 giugno scorso. Alla rendita catastale rivalutata al 5% si applicano i coefficienti previsti dalla legge (160 per l’abitazione) a cui poi vanno aggiunte le aliquote decise dal Comune. Mentre per l’acconto si sono usate le aliquote valevoli per il 2016, per calcolare il saldo dovuto entro oggi, 16 dicembre 2016, si dovranno usare le nuove aliquote che il Comune ha deliberato entro il 28 ottobre e che sono state pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze dedicato proprio alle aliquote Imu e Tasi. Si deve effettuare così un conguaglio sulle somme già versate sia in aumento che in diminuzione a seconda che la nuova aliquota sia superiore o inferiore alla precedente.

Come pagare il saldo Imu e Tasi 2016

Il saldo Imu così come quello della Tasi può essere effettuato, a scelta del contribuente, con il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale. Per chi sceglie di pagare con il modello F24, reperibile on line gratuitamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate o presso gli sportelli abilitati, questo deve essere compilato con molta attenzione. In particolare andranno indicati i codici tributo che sono:

per l’Imu:

  • “3912” per l’abitazione principale e relative pertinenze
  • “3913” per fabbricati rurali ad uso strumentale
  • “3914” per i terreni
  • “3916” per le aree fabbricabili
  • “3918” per gli altri fabbricati.

Per la Tasi:

  • “3958” per l’abitazione principale e relative pertinenze
  • “3959” per fabbricati rurali ad uso strumentale
  • “3960” per le aree fabbricabili
  • “3961” per altri fabbricati.

Il codice tributo va indicato nella “SEZIONE IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI” in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”. Nello spazio “codice ente/codice comune”, deve essere indicato il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili (si trova sul sito dell’Agenzia delle entrate), va barrato lo spazio “Saldo”, mentre nello spazio “Numero immobili” va indicato il numero degli immobili (massimo 3 cifre) e in quello relativo ad “Anno di riferimento” deve essere indicato l’anno d’imposta cui si riferisce il pagamento, quindi nel caso del saldo in scadenza il 16 dicembre l’anno è il 2016.Una volta compilato il modello F24 si può pagare:

  • agli sportelli delle banche o delle poste se l’importo da pagare è pari o inferiore alla somma di 1000 euro
  • on line tramite i servizi di home banking o dal sito dell’Agenzia delle Entrate – F24Web, F24 on line e F24 cumulativo – se il saldo supera i 1000 euro

Se invece si sceglie di pagare l’Imu e la Tasi con i bollettini postali cartacei, il numero di conto corrente per l’Imu è  “1008857615”, valido su tutto il territorio nazionale e il bollettino deve essere intestato a “Pagamento Imu”. Per la Tasi invece il numero di bollettino è “1017381649”, anch’esso valido indistintamente per tutti i Comuni.

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