Contenuti trattati
In scadenza venerdì 16 dicembre 2022 il termine per versare il saldo della nuova IMU dovuta per quest’anno.
La nuova IMU – che ormai “nuova” non è più ma così era stata chiamata per differenziarsi dalla precedente IMU – è l’imposta che si applica agli immobili in Italia. È in vigore dal 2020 ed è nata dalla fusione tra IMU e Tasi, mentre rimane a sé la Tari.
Saldo nuova IMU: chi deve pagare e chi no
Si ricorda che l’IMU non è dovuta dai proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale tranne nel caso in cui questa non rientri nelle categorie catastali A1, A8 e A9 ovvero si tratti di case signorili, ville e castelli. Per abitazione principale si intende quell’immobile in cui il possessore e la sua famiglia vi dimorino abitualmente e vi abbiano la propria residenza anagrafica.
La nuova IMU si paga sempre sugli immobili diversi dall’abitazione principale, quindi le seconde case, a prescindere dalla categoria catastale.
Di conseguenza la tassa non è dovuta se l’abitazione principale rientra nella categoria catastale:
- A2 civile abitazione
- A3 abitazioni di tipo economico
- A4 abitazioni di tipo popolare
- A5 abitazioni di tipo ultrapopolare
- A6 abitazioni di tipo rurale
- A7 abitazioni in villini.
Per sapere a quale categoria catastale appartiene il proprio immobile, basta verificarlo sull’atto di compravendita o di donazione oppure da una visura catastale da richiedere all’Agenzia delle Entrate.
Sugli immobili diversi dall’abitazione principale, la nuova Imu si paga a prescindere dalla categoria catastale. Quindi via libera al pagamento in caso di seconde e terze case, sia sfitte che concesse in locazione.
Per chi sceglie di pagare con il modello F24, reperibile on line gratuitamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate o presso gli sportelli abilitati, questo deve essere compilato con molta attenzione.
In particolare andranno indicati i codici tributo che sono:
- “3912” per l’abitazione principale e relative pertinenze
- “3913” per fabbricati rurali ad uso strumentale
- “3914” per i terreni
- “3916” per le aree fabbricabili
- “3918” per gli altri fabbricati.
Una volta compilato il modello F24 si può pagare agli sportelli delle banche o delle poste se l’importo da pagare è pari o inferiore alla somma di 1000 euro; on line tramite i servizi di home banking o dal sito dell’Agenzia delle Entrate – F24Web, F24 on line e F24 cumulativo – se il saldo supera i 1000 euro.
Il pagamento può avvenire tramite il servizio PagoPa oppure il modello F24 ordinario o semplificato può essere compilato tramite la propria banca (home banking) o direttamente dal sito internet delle Entrate (si accede tra l’altro con Spid) indicando l’Iban del conto corrente di addebito.
Come si calcola il saldo IMU
L’imposta è dovuta per l’anno in corso e viene calcolata in proporzione alla percentuale di possesso e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso. L’imposta si può pagare in un’unica soluzione entro il 16 giugno o in due rate, una con scadenza il 16 giugno (acconto) e l’altra, a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata, deve essere versata entro il 16 dicembre sulla base della delibera di approvazione delle aliquote e del regolamento pubblicati sul sito del Dipartimento delle finanza entro il 28 ottobre dell’anno di riferimento.
Nuova IMU: come pagare il saldo
Per eseguire il versamento è possibile utilizzare:
- gli appositi bollettini postali, ovvero in alternativa,
- il modelloF24 nella sezione “Imu e altre imposte locali”, ricordando che gli importi da indicare sul modello F24 devono essere arrotondati all’unità di euro e occorre verificare sul regolamento comunale quale sia la soglia per il minimo di versamento.
Per chi sceglie di pagare con il modello F24, reperibile on line gratuitamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate o presso gli sportelli abilitati, questo deve essere compilato con molta attenzione.
In particolare andranno indicati i codici tributo che sono:
- “3912” per l’abitazione principale e relative pertinenze
- “3913” per fabbricati rurali ad uso strumentale
- “3914” per i terreni
- “3916” per le aree fabbricabili
- “3918” per gli altri fabbricati.
Una volta compilato il modello F24 si può pagare agli sportelli delle banche o delle poste se l’importo da pagare è pari o inferiore alla somma di 1000 euro; on line tramite i servizi di home banking o dal sito dell’Agenzia delle Entrate – F24Web, F24 on line e F24 cumulativo – se il saldo supera i 1000 euro.
Il pagamento può avvenire tramite il servizio PagoPa oppure il modello F24 ordinario o semplificatoù può essere compilato tramite la propria banca (home banking) o direttamente dal sito internet delle Entrate (si accede tra l’altro con Spid) indicando l’Iban del conto corrente di addebito.
Cosa succede se si paga in ritardo l’IMU
Chi paga oltre le scadenze previste per legge, insieme all’imposta, deve versare sanzioni tanto più severe quanto è maggiore il ritardo e gli interessi legali parametrati sul numero dei giorni (il tasso legale per il 2022 è l’1,25%).
Per piccoli ritardi, comunque, le sanzioni sono davvero leggere come segue:
- 0,1% al giorno fino a 14 giorni di ritardo
- 1,5% dal 15° al 30° giorno;
- 1,67% dal 31° al 90° giorno;
- 3,75% dal 91° giorno e fino a un anno di ritardo.