imu e tasi fuse insieme per dar vita alla nuova Imu. Questo il progetto di legge depositato alla Camera dei Deputati il 7 dicembre 2018 e che oggi è ancora sotto esame da parte della Commissione finanze. Obiettivo la semplificazione fiscale che in tema di tasse sugli immobili comporta l’unione della disciplina dell’Imu e della Tasi.
Per molti aspetti queste imposte sono simili. Entrambe non si applicano sull’abitazione principale che non sia di lusso e/o di pregio – quindi che non rientri nelle categorie catastali A1, A8 e A9 – e le regole del calcolo sono le medesime (base imponibile rivalutata del 5% e poi le aliquote e detrazioni). La proposta prevede l’unione delle due imposte con aliquota massima al 10,6 per mille data dalla somma delle due.
La proposta punta a una semplificazione del rapporto con i cittadini contribuenti che consenta ai municipi di inviare a casa bollettini precompilati a chi è soggetto al tributo e ad una semplificazione delle delibere comunali con un modello uniforme per tutte le amministrazioni che favorirebbe anche il ministero dell’Economia nella raccolta dei dati dei comuni.
Come ha spiegato Alberto Gusmeroli, vice presidente della commissione Finanze della Camera e primo firmatario del testo: “L’idea è fare un’unica imposta, neutra. Insomma, semplificare oggi per ridurre l’imposta domani. É un mix virtuoso. Ridurre la tassazione e semplificare i sistemi è il modo migliore per far emergere il sommerso e far crescere l’economia (…) Il progetto di legge prevede che la tassazione non aumenti. Il contribuente non deve pagare di più, ma deve trovare una situazione semplificata. Via la giungla di aliquote e, come accade nel mio comune e in molti comuni, il bollettino che ti arriva a casa precompilato, con una sola imposta. Che favorirebbe anche il mercato immobiliare perché la complicazione è sempre indice di difficoltà anche nella vendita dell’immobile”. In merito ai tempi per l’approvazione, il deputato afferma: “Sono ottimista e spero in tempi rapidi, abbiamo chiesto la legislativa, quindi la possibilità di legiferare direttamente in Commissione, vedremo…”