Imposta registro: confrontiamo vecchia e nuova tassazione sulla casa

Ecco come cambia l’imposta di registro e quelle ipotecarie e catastali nell’acquisto della prima casa e di altri immobili dal 1 gennaio 2014.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 23/01/2014 Aggiornato il 23/01/2014
Imposta registro: confrontiamo vecchia e nuova tassazione sulla casa

L’imposta di registro sui trasferimenti immobiliari ha cambiato volto dal 1 gennaio 2014. In particolare si avranno due nuove aliquote, ossia una al 2% per l’acquisto della prima casa con un minimo di 1000 euro, l’altra al 9% per ogni altro trasferimento immobiliare a titolo oneroso, sempre con un minimo di 1000 euro.

Inoltre, in tutti i casi in cui si applicheranno le nuove aliquote dell’imposta di registro al 9 e del 2% , si prevede che le imposte ipotecaria e catastale saranno dovute nella misura fissa di 50 euro ciascuna, mentre aumentano da 168 euro a 200 le imposte di registro e ogni altra imposta fissa ipotecaria e catastale in tutti gli altri casi. Non si pagheranno più l’imposta di bollo, i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie che ordinariamente sono dovute nella misura di (230 + 35 + 65) 320 euro complessivi.
Volendo fare maggiore chiarezza distinguiamo tra le imposte per l’acquisto della prima casa e quelle per altre tipologie di immobili.

Imposte acquisto prima casa

Per quanto riguarda l’acquisto della “prima casa”, l’imposta di registro si abbassa dal 3 al 2% ma con un minimo di 1000 euro. Al contempo da quest’anno cambiano anche i requisiti “di lusso” in presenza dei quali l’agevolazione “prima casa” non si applica. Se fino ad oggi il riferimento normativo era al decreto ministeriale Lavori pubblici del 1969 secondo cui sono di lusso principalmente le case aventi una consistente superficie, a prescindere da qualsiasi altra caratteristica, dal 1 gennaio 2014 saranno considerate “di lusso”, e quindi non rientranti nell’agevolazione “prima casa”, le sole unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli), a prescindere dalle loro specifiche caratteristiche.

Imposta acquisto altri immobili

Per quanto riguarda l’acquisto di immobili non classificati come “prima casa”, si applica dal 1 gennaio 2014 l’imposta di registro con l’aliquota del 9%, un aumento rispetto alle aliquote precedenti comprese tra il 3 e l’8%, ma sempre con un minimo di 1000 euro.

 

Ecco degli esempi pratici:

1. Acquisto prima casa: prezzo 200.000 euro

Tassazione in vigore fino al 31.12.2013:

imposta registro al 3% (minimo 168 euro)6000 euro
imposta ipotecaria168 euro
imposta catastale168 euro
bollo e tasse ipotecarie320 euro
totale6.656 euro

Tassazione in vigore dal 01.01.2014:

imposta registro al 2% (minimo 1000 euro)4000 euro
imposta ipotecaria50 euro
imposta catastale50 euro
bollo e tasse ipotecarie0 euro
totale4.100 euro

2. Acquisto immobile diverso da prima casa: 100.000 euro

Tassazione fino al 31.12.2013:

imposta registro al 7% (minimo 168 euro)7.000 euro
Imposta ipotecaria 2% ( minimo 168 euro)2.000 euro
Imposta catastale 1% ( minimo 168 euro)1.000 euro
bollo e tasse ipotecarie320 euro
totale10.320 euro 

Tassazione in vigore dal 01.01.2014:

imposta registro al 9% (minimo 1000 euro)9.000 euro
imposta ipotecaria50 euro
imposta catastale50 euro
bollo e tasse ipotecarie0 euro
totale9.100 euro
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