Canone Rai 2015: sanzioni, interessi e avvisi di pagamento

Non hai pagato il canone Rai? Quali sono le sanzioni a cui si va incontro? E che cosa fare se arriva un avviso di viale Mazzini ma abbiamo già pagato? Ecco le risposte ai dubbi più frequenti.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 20/02/2015 Aggiornato il 20/02/2015
Canone Rai 2015: sanzioni, interessi e avvisi di pagamento

Per chi non ha rispettato la scadenza annuale per pagare l’abbonamento alla TV, il canone rai, lo scorso 2 febbraio 2015 (la scadenza per legge è il 31 gennaio ma quest’anno, cadendo di sabato, è slittata al lunedì successivo) si può sempre rimediare pagando oltre all’importo totale (113,50 euro), sanzioni e interessi. Vediamo come.

I ritardatari che non hanno pagato il canone rai possono versare l’intero importo (113,50 euro) usando un bollettino di conto corrente postale, con numero 1107, reperibile presso gli uffici postali, intestato a: “AG: ENTRATE DP. I UFF. TERR. TO 1 SAT”. La causale del versamento deve riportare la dicitura: “RECUPERO CANONI ABBONAMENTO TV”.

Oltre all’importo totale di 113, 50 euro, il contribuente distratto deve sempre pagare le sanzioni che hanno misure diverse a seconda dei giorni di ritardo. Così sotto i 30 giorni (quindi fino al 2 marzo 2015), si paga una sanzione amministrativa di 1/12 dell’importo totale del canone per ogni semestre pari a 4,47 euro. Se si paga oltre i 30 giorni (dal 3 marzo 2015 in poi), si dovrà versare una sanzione amministrativa di 1/6 del canone per ogni semestre pari a 8,94 euro.

Se il pagamento supera i 6 mesi dalla scadenza prevista per legge, sono dovute oltre alle sanzioni anche gli interessi di mora, attualmente determinati nella misura pari all’1% per ogni semestre di ritardo. Sanzioni e interessi devono essere versate con un altro bollettino di conto corrente, con numero 104109, intestato a “AG. ENTRATE DP. 1 UFF. TERR. TO 1 SAT” e con la causale di versamento “SANZ. AMM.VE INTERESSI E SPESE”.

Chi non paga ed evade la tassa, rischia una sanzione fino a 620 euro. In tal caso si procede al recupero coattivo del canone, attivando una procedura specifica da parte della società di riscossione, solitamente Equitalia che manda a casa una cartella esattoriale.

Può anche accadere però che al contribuente arrivi a casa un avviso di pagamento del canone che in realtà è stato già versato. Cosa fare in questo caso? Sul sito della Rai è attivo un form che va compilato con i dati del versamento effettuato. Ricevute alla mano, si dovrà confrontare gli importi e i periodi di pagamento indicati nell’avviso ricevuto a casa e se si riscontra che il pagamento “contestato” in realtà è avvenuto, l’avviso dovrà essere rinviata insieme alle fotocopie dei bollettini pagati a “AGENZIA ENRTRAE- DIREZIONE PROVINCIALE 1 DI TORINO, SPORTELLO SAT, C.P. 22 10121 TORINO”.

Se il canone è stato pagato con un bollettino di c/c in bianco, tutti i dati andranno riportati in una tabella apposita che la RAI mette a disposizione on line (www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/SePagato.aspx). Sarà l’azienda di viale Mazzini ad effettuare la ricerca del bollettino pagamento e, se non avesse esito positivo, verrà richiesta la spedizione della fotocopia della ricevuta.

 

 

 

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