Superbonus, ristrutturazione, ecobonus: come potrebbero cambiare le detrazioni fiscali per lavori in casa

Grandi cambiamenti potrebbero arrivare per la normativa che regola il Superbonus 110% con l’introduzione di un’aliquota fissa al 75% che assorbirebbe tutti gli attuali bonus fiscali previsti per la casa nell'ottica di armonizzazione e semplificazioni delle procedure.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 16/04/2021 Aggiornato il 16/04/2021
bonus casa

Potrebbero arrivare grandi novità per il superbonus al 110, ristrutturazione, bonus mobili, ecobonus e tutte le altre detrazioni fiscali attualmente previste per lavori in casa. A tracciarle il Piano nazionale di ripresa e resilienza, lo strumento che dovrà dare attuazione, in Italia, al programma Next Generation EU che il Governo dovrà presentare a Bruxelles entro fine mese.

Detrazioni fiscali per la casa: novità in arrivo?

Tra le novità presentate da Camera e Senato vi sono quelle riguardanti il superbonus, la  detrazione fiscale del 110%  fruibile per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. La legge di bilancio 2021 ha previsto ulteriori sei mesi di tempo (31 dicembre 2022) per i lavori condominiali se, al 30 giugno 2022, è stato realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo.

La novità allo studio prevede una proroga della maxi detrazione fino al 2023. Poi da quella data le cose potrebbero cambiare.

La proposta di legge prevede che il novero delle detrazioni fiscali per lavori in casa venga rimodulato e armonizzato: via bonus ristrutturazione, mobili, ecobonus, facciate e bonus verde e superbonus, al loro posto potrebbe esserci una sola ed unica detrazione fiscale prevista per chi esegue interventi in casa con aliquota al 75%.

Obiettivo è semplificare le procedure oggi previste introducendo un unico sconto fiscale e al tempo stesso rendendo più semplici  le alternative alla detrazione, ossia lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Inoltre nella proposta allo studio si prevede anche la possibilità di ampliare la platea dei beneficiari della detrazioni fiscale, ad oggi circoscritta a persone fisiche, condomini, Onlus, Istituti autonomi case popolari (Iacp), associazioni sportive e di volontariato, a strutture ricettive, quali alberghi e agriturismi, nonché imprese e strutture pubbliche come scuole, università, strutture sanitarie e tribunali. Infine l’altra novità potrebbe riguardar ei tempi del rimborso. In genere le detrazioni fiscali attuali sono spalmate in dieci quote annuali di pari importo: nella proptsa si prevede un taglio dei tempi del rimborso da 109 a 5 anni come oggi previsto con il Superbonus al 110%.

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