Superbonus, bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus mobili e sismabonus: le novità 2023

Chi vuole eseguire lavori sul proprio immobile può sfruttare, rispettandone termini e condizioni, dei bonus fiscali. Ecco quali sono.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 20/05/2023 Aggiornato il 20/05/2023
Superbonus, bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus mobili e sismabonus: le novità 2023

Dal Superbonus al 90-110% al bonus mobili, verde, fino alle classiche detrazioni fiscali per interventi in casa: tanti i bonus edilizi in vigore quest’anno e fino al 31 dicembre 2024.

Superbonus 2023 al 90 o 110%, poi scenderà

Il Superbonus è la maxi detrazione al 90 o 110%, che permette di detrarre dalle tasse, in particolare dall’Imposta sui redditi delle persone fisiche, le spese sostenute a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

L’agevolazione fiscale spetta, a determinate condizioni, per le spese sostenute per interventi effettuati su parti comuni di edifici, su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno, site all’interno di edifici plurifamiliari, nonché sulle singole unità immobiliari. Il Superbonus spetta fino al 31 dicembre 2025 ma in diversa misura e ci sono scadenze diverse in funzione dei soggetti che sostengono le spese ammesse. In particolare:

  • Superbonus condomini: per tutto il 2023, l’aliquota è al 110% in caso di delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata entro il 18 novembre 2022 e se alla data del 31 dicembre 2022 risulti presentata la CILAS (Comunicazione inizio lavori asseverata) e in caso di delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata in una data compresa tra il 19 e il 24 novembre 2022 e se alla data del 25 novembre 2022 risulti presentata la CILAS.
    In tutti gli altri casi, l’aliquota scende nella misura del 90%, mentre per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 sarà nella misura del 70% e infine del 65% per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025.
  • Superbonus villette: per gli immobili unifamiliari su cui al 30 settembre 2022siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo, si potrà continuare a fruire del Superbonus con aliquota al 110% fino al 30 settembre 2023.

Per interventi avviati nel 2023 su edifici unifamiliari, a seguito dell’intervento del decreto Aiuti quater, il Superbonus spetta nella misura del 90% a condizione che il contribuente sia titolare del diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (restano esclusi, ad esempio, i comodatari ed i locatari); che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale del contribuente; che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro (da calcolare sulla base del cd. “quoziente familiare”. 

  • Superbonus edifici plurifamiliari (edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari): aliquota al 90% dal 1 gennaio 2023. L’aliquota rimane al 110%: per gli interventi per i quali, alla data del 25 novembre 2022, risulta presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILAS); per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, per i quali alla data del 31 dicembre 2022 risulta presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.La misura scende poi al 70% per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 e al 65% dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025.

BONUS CASA 2023

Fino al 31 dicembre 2024 si potrà fruire della detrazione fiscale al 50% per le ristrutturazioni edilizie, l’ecobonus al 50-65%, il sismabonus e il bonus verde al 36%.

Bonus ristrutturazione 50%

L’agevolazione per ristrutturazione consiste in una detrazione dall’Irpef al 50% e con limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare fino al 31 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro, salvo eventuali proroghe.

I lavori che permettono di avere l’agevolazione sono quelli di manutenzione straordinaria, restauro e recupero conservativo. I lavori di manutenzione ordinaria permettono di fruire della detrazione fiscale per la ristrutturazione edilizia, se sono realizzati su parti comuni di edifici residenziali o se rientrano in un intervento globale di ristrutturazione nel caso di singoli appartamenti. Così la tinteggiatura pareti e soffitti o la sostituzione di pavimenti, nonché il rifacimento di intonaci, sono lavori di manutenzione ordinaria che danno diritto al bonus del 50% se realizzati sulle parti comuni del condominio o se inseriti all’interno di una ristrutturazione per lavori su singoli appartamenti.

Ecobonus 50% e 65%

L’ecobonus è l’agevolazione che permette di portare in detrazione dall’Irpef o dall’Ires una serie di spese sostenute in relazione ad interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. Come funziona l’ecobonus?

In sostanza eseguendo una serie di lavori sul proprio immobile, finalizzati al risparmio energetico, dalla sostituzione della caldaia all’installazione di schermature solari o finestre comprensive di infissi con particolari caratteristiche energetiche fino a dispositivi multimediali per il controllo da remoto del riscaldamento o climatizzazione di casa, si possono scaricare nella denuncia dei redditi le spese sostenute. La detrazione è nella misura più alta, al 50 o 65% a seconda dei lavori, fino al 2024. La detrazione si spalma in dieci quote annuali di pari importo.

Bonus mobili 50%

Resterà in vigore fino al 2024 anche il bonus mobili, la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili nuovi, cucine, letti, armadi, cassettiere, ecc e di grandi elettrodomestici (questi ultimi di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori), destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. La detrazione fiscale è fruibile fino al 31 dicembre 2024. Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022, 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024 (il limite era pari a 16.000 euro per gli acquisti effettuati nel 2021) riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Sismabonus  50%-85%

Il sismabonus è l’agevolazione è pensata per aumentare gli interventi di messa in sicurezza statica degli edifici nelle zone predisposte al terremoto. Consiste in una detrazione destinata sia a immobili a uso residenziale che produttivo per tutti i contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires). Le detrazioni per le case unifamiliari permettono di risparmiare il 50% delle spese, ma è possibile anche arrivare al 70% se si ottiene il passaggio a una classe di rischio inferiore e all’80% se si arriva a due classi di rischio inferiori. Per quanto riguarda i condomini, si parte sempre dalla detrazione del 50% per arrivare al 75% della spesa sostenuta se c’è il passaggio a una classe inferiore e all’85% per il passaggio a due classi di rischio inferiore

Bonus verde 36%

Nel novero delle detrazioni fiscali anche il Bonus verde, una detrazione fiscale al 36% prevista per sistemare il verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, per installare impianti di irrigazione e per la realizzazione di pozzi o di coperture a verde e giardini pensili. Non si tratta infatti di uno sconto diretto sull’acquisto di piante o sui fiori da acquistare per il giardino o il terrazzo di casa, quanto piuttosto la possibilità di portare in detrazione nella denuncia dei redditi le spese sostenute per sistemare il verde.

Bonus barriere architettoniche 75%

Fino al 2025 inoltre si potrà fruire del Bonus barriere architettoniche, agevolazione dedicata ai contribuenti che effettuano interventi per superare ed eliminare le barriere architettoniche.

In particolare, per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, su edifici già esistenti, è prevista una detrazione Irpef, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. In alternativa alla fruizione della detrazione in dichiarazione, è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Il bonus è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile, da 30mila a 50mila euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori.

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