Modello 730: gli sconti fiscali per lavori di casa

La dichiarazione dei redditi per dipendenti e pensionati anche quest’anno viene resa disponibile in forma precompilata sul sito dell’Agenzia delle entrate. Tra le spese che il contribuente può indicare ottenendo sconti fiscali, troviamo quelle sostenute per interventi sulla propria casa. Vediamo come indicarle nella denuncia dei redditi.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 17/05/2016 Aggiornato il 17/05/2016
vista Ravenna - Rapporto annuale ISTAT 2019

La stagione dichiarativa è ormai alle porte e i contribuenti saranno tenuti, come ogni anno, a presentare la propria denuncia dei redditi su cui verranno calcolate le tasse da pagare. Ma nella dichiarazione è possibile sempre fruire di una serie di sconti fiscali, tra cui le detrazioni per interventi sul proprio immobile.

Chi ristruttura casa può fruire della detrazione dall’Irpef nella misura pari al 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinaria (ordinaria solo se gli interventi riguardano singole parti comuni di edifici residenziali), di restauro e risanamento conservativo. Il limite massimo di spesa ammesso per ogni unità immobiliare è di 96mila euro e la detrazione deve essere ripartita in quote annuali di pari importo. Chi ristruttura casa può godere anche del bonus mobili, la detrazione fiscale prevista per chi acquista mobili nuovi e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto die lavori. Anche in tal caso la detrazione è pari al 50% e a prescindere dalla somma spesa per i lavori di ristrutturazione, va calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro e ripartita in dieci quote annuali di pari importo.  Chi invece effettua lavori di risparmio energetico può beneficiare del bonus del 65%. In tal caso la spesa massima detraibile dipende dal tipo di lavoro: 100mila euro per la riqualificazione energetica di edifici esistenti, 30mila euro per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, 60mila euro per gli interventi sugli involucri di edifici e per l’installazione di pannelli solari, 60mila anche per l’acquisto e posa in opera di schermature solari.

Ma come si indicano nella dichiarazione dei redditi? E’ bene a questo punto fare una distinzione. Il modello 730 infatti anche per il 2016 (relativo ai redditi 2015) può essere compilato in forma ordinaria ovvero si può fruire della modalità precompilata direttamente dal sito dell’Agenzia delle entrate dove è possibile accedere a un’apposita sezione in cui visionare il modello 730, modificarlo o accettarlo così com’è e inviarlo on line. Chi riceve il 730 precompilato non è obbligato a utilizzarlo e come tale può scegliere di avvalersi della dichiarazione classica. In quest’ultimo casa il quadro di riferimento nel 730 per indicare le spese relative agli interventi sulla casa che danno dritto alle detrazioni fiscali è il quadro E, intitolato Oneri e Spese. Nella sezione III A, “Spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio” andranno indicate per l’appunto le spese che danno diritto alla detrazione IRPEF al 50%: è nei righi da E51 a E53 che devono essere indicate le seguenti informazioni:

  • dati catastali identificativi dell’immobile
  • estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo (ad esempio, contratto di affitto), se i lavori sono effettuati dal detentore
  • altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione.

È dedicata invece al bonus mobili la sezione III C “Spese per l’arredo degli immobili ristrutturati (detrazione d’imposta del 50 per cento)”, dove al rigo E57 nelle colonne 1, 2, 3 e vanno indicate per ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione il numero di rata e la spesa sostenuta (colonna 2 e 4) entro il limite di 10.000 euro.
Infine la Sezione IV è dedicata alle spese per interventi finalizzati al risparmio energetico e in essa vanno indicate quelle sostenute dal 2008 al 2015 per interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale. I righi da compilare sono da E61 a E63 in cui va indicato il tipo di intervento, l’anno, l’importo delle spese e il numero delle rate.

E per chi sceglie di usare il 730 precompilato? Da quest’anno nella precompilata entrano nuovi oneri e spese tra cui proprio i bonifici riguardanti le spese per interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici. Banche e Poste a cui il contribuente paga i bonifici relativi agli interventi realizzati sul proprio immobile devono trasmettere all’Agenzia delle entrate l’ammontare delle spese sostenute, nonché i dati riguardanti il mittente, i beneficiari della detrazione e i destinatari dei pagamenti. In tal modo il Fisco è già a conoscenza delle spese che ha sostenuto il contribuente le indica nella precompilata, disponile on line sul sito della stessa Agenzia dal 15 aprile 2016. Si potrà così accettare il modello 730 così come proposto oppure si potrà modificarlo o integrarlo prima dell’invio, i cui termini vanno al 2 maggio al 7 luglio 2016.

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