Matrimonio: beni in comunione o separazione legale?

Casa e auto fino ai redditi da lavoro e risparmi, ecco cosa succede ai beni dei coniugi se si sceglie l’uno o l’altro regime patrimoniale.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 28/10/2014 Aggiornato il 28/10/2014
Matrimonio: beni in comunione o separazione legale?

Con il matrimonio una coppia realizza un progetto di vita comune e in comune diventano anche le abitudini, gli spazi e la casa. Ma quali sono gli effetti del matrimonio sul piano patrimoniale? I coniugi possono scegliere di effettuare la comunione legale dei beni ovvero la separazione. Che cos’è la comunione e che cos’è la separazione? Quando si può optare per l’una e quando per l’altra? Quali sono le principali differenze? Cerchiamo di rispondere a tutte queste domande.
La comunione dei beni è un regime patrimoniale per cui i coniugi condividono tutte le ricchezze dell’uno e dell’altra e tutti i beni e gli acquisti che vengono effettuati durante il matrimonio sono condivisi. La riforma del diritto di famiglia ha previsto che la comunione dei beni si applica automaticamente sempre che non vi sia una diversa indicazione da parte dei coniugi che scelgono di adottare il regime della separazione dei beni.

Soffermandoci sulla comunione, ne esistono di due tipologie che sono:

  • comunione immediata: vi rientrano tutti gli acquisti compiuti dai due coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio. Ad esempio il divano o l’armadio acquistato per la casa, o anche l’auto.
  • comunione residuale: vi rientrano i redditi personali dei coniugi, anche se frutto di due attività lavorative completamente diverse. In essa vi rientrano i risparmi, quindi gli importi di conti correnti, libretti di risparmio anche se formalmente appartenenti solo al marito o alla moglie.

Non rientrano nella comunione, né immediata né residuale, i beni personali dei coniugi. Tra questi vi sono:

  • i beni di cui il marito o la moglie era già titolare prima del matrimonio;
  • i beni acquisiti dopo il matrimonio a seguito di donazione o successione a suo favore;
  • i beni di uso strettamente personale;
  • i beni che servono all’esercizio della professione del coniuge o quelli ottenuti a titolo di risarcimento danno e la pensione attinente alla perdita della capacità lavorativa.

La comunione si scioglie in caso di morte di uno dei coniugi, separazione o divorzio, fallimento, annullamento del matrimonio o anche dichiarazione di assenza o morte presunta di uno dei coniugi.
In alternativa alla comunione, si può scegliere la separazione legale dei beni, in cui marito e moglie sono ognuno titolare esclusivo dei beni acquisiti durante il matrimonio. Si può optare per il regime della separazione dei beni in 3 diversi momenti che sono: 1) alla celebrazione del matrimonio rendendo apposita dichiarazione all’ufficiale di stato civile, al parroco o a chi celebra la funzione; 2) prima del matrimonio con un’apposita convenzione stipulata da un notaio; 3) dopo il matrimonio con la convenzione stipulata da un notaio e successivamente annotata a margine dell’atto di matrimonio.

Con la separazione, ognuno dei coniugi resta proprietario esclusivo dei beni acquistati prima e durante il matrimonio, dalla casa agli arredi, fino all’auto e ai redditi prodotti dalla propria attività lavorativa. L’altro coniuge può comunque goderne anche se la proprietà esclusiva resta in capo all’altro. Quindi la macchina intestata e di proprietà del marito può comunque essere utilizzata dalla moglie.

Oltre alla comunione e separazione legale dei beni, vi è un’altra possibilità offerta ai coniugi per quanto riguarda l’amministrazione del patrimonio, ossia la costituzione del cosiddetto fondo patrimoniale a cui destinare i beni immobili, mobili registrati o titoli di credito per soddisfare i bisogni della famiglia. I coniugi destinano i beni al fondo a titolo completamente gratuito e non possono disporne per scopi estranei agli interessi della famiglia. Il fondo patrimoniale può essere costituito da un solo coniuge o da entrambi sia con atto pubblico che con testamento. Si può costituire un fondo patrimoniale anche in vista di un imminente matrimonio.

 Cosa comportaCosa vi rientraCosa è esclusoQuando si sceglie

Comunione
legale dei beni

I coniugi diventano
proprietari in comune
dei beni acquisti
durante il matrimonio

Casa, arredi, auto,
redditi, risparmi
e tutti gli acquisti fatti
durante il matrimonio

Tutti i beni personali del coniuge
acquistati prima del matrimonio,
beni avuti in donazione
o successione, beni di uso
strettamente personale

Al momento della
celebrazione,
a patto che
non vi sia una diversa
scelta dei coniugi

Separazione
legale dei beni

I coniugi hanno proprietà
esclusiva dei beni che acquistano
durante il matrimonio.
L’altro coniuge può fruirne

Casa, arredi, auto,
redditi, risparmio
e tutti gli acquisti
fatti durante il matrimonio

Tutti i beni personali
del coniuge acquistati
prima del matrimonio,
beni avuti in donazione
o successione, beni di uso
strettamente personale

Al momento della
celebrazione,
prima o dopo
il matrimonio
di fronte ad un notaio

 

 

 

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